Questa è la mia seconda fic su Harry Potter
Questa è la mia seconda fic su Harry Potter.
E’ ambientata all’epoca dei malandrini e……beh……viene costruita su
un espediente giù utilizzato altre volte nelle fic, però, ci tenevo a
scriverla comunque perché ho in mente tre scene che si sposavano perfettamente
con la trama.
Spero di renderla un po’ originale e se vorrete farmi sapere il vostro
parere ve ne sarei grata.
Come sempre i personaggi sono della Rowling ed io non ci guadagno nulla ad
usarli. Mi diverto solo a farli muovere in situazioni che piacciono a me e come
secondo me dovrebbero muoversi. Per cui le mie fic sono da considerarsi AU....e
per alcuni i personaggi potrebbero essere OOC per me no.
Buona lettura (spero).
Agartha
LE COPPIE "SBAGLIATE"
1° CAPITOLO – CHE COSA HO FATTO?!
"Dai Lunastorta ti prego, dammi una mano" esclamò
con voce supplichevole un ragazzo dai capelli castani tutti spettinati e dagli
strani occhiali tondi ad un ragazzo pallido con capelli ramati e occhi d’ambra
nel dormitorio della scuola che frequentavano.
"Ma perché proprio io?" rispose l’altro ragazzo
recalcitrante.
"Perché tu sei l’unico a cui potrei chiederlo. Se
fossero Sirius o Peter ad andare da Lily bhe…lei capirebbe subito che li ho
mandati io e sospetterebbe qualcosa"
"Perché io invece non ti conosco?"
"No! Mi conosci. Sei uno dei miei più grandi amici. Ma
sei anche un bravo ragazzo sempre calmo e tranquillo. E, poi, sei un capo scuola
proprio come lei……uffa….sei sopra le parti….lei non sospetterebbe mai di
te".
"E perché no?"
"Dai Remus….siamo seri per favore……tu non sembri
proprio il tipo in grado di tramare qualche inganno, non almeno nei confronti di
chi ti sta simpatico e Lily ti sta simpatica no?"
"Sì. E’ una brava ragazza ed in parte posso anche
capire l’interesse che nutri per lei, James" a quelle parole James Potter,
uno degli studenti più ambiti dalle ragazze e famoso per il suo talento
frequentante l’ultimo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts,
nonché capitano e cercatore della popolare squadra di Quidditch guardò in
tralice il compagno che si affrettò a continuare "Anche se posso ben dire
che non è il mio tipo. Però è proprio perché mi sta simpatica che non mi va
di ingannarla".
"Visto?" sorrise James detto anche Ramoso "Sei
la persona perfetta. Visto i tuoi grandi ideali sei insospettabile. Allora mi
dai una mano?". Il ragazzo dai capelli castani guardò con sguardo
luccicante il compagno, uno sguardo a cui non si poteva dire di no, era così
carico di aspettativa.
"Davvero Ramoso…sul serio…..ma perché vuoi farle
questo?" provò di nuovo a tirarsi indietro Remus Lupin, uno studente molto
brillante dell’ultimo anno della stessa scuola di James Potter, caposcuola dei
Grifondoro, nonché riconosciuto da tutti, escluso dai suoi amici più intimi,
come un tipo malaticcio visto che almeno una volta al mese saltava le lezioni
per recarsi in infermeria, in verità quel comportamento celava un grosso
segreto che risaputo gli avrebbe creato molti problemi ovvero il suo essere un
licantropo.
"Perché l’amo e l’amerò se fosse necessario per
tutti e due per sempre, perché sono stufo dei suoi due di picche, sono stufo
della sua indifferenza. Non ce la faccio più a starmene con le mani in mano,
voglio conquistarla e non m’importa se per farlo dovrò ricorrere a qualche
trucco……..dopo tutto sono un malandrino e lo sei anche tu no? Ci siamo
giurati di darci una mano sempre in ogni circostanza qualsiasi cosa si
tratti"
James sembrava così sincero ed aveva usato un tono talmente
supplichevole da far sentire in colpa il suo amico, come fare a rifiutare?
Ramoso sembrava così afflitto.
E, poi, per finire l’opera Potter usò il suo ultimo colpo
mancino, quello che sapeva avrebbe definitivamente fatto capitolare Remus, che a
volte era fin troppo buono e pronto ad aiutare i suoi amici, anche se si
trovavano invischiati in cose sbagliate. Si inginocchiò di fronte a Remus detto
anche Lunastorta e giungendo le mani mormorò "Ti supplico, Lunastorta,
aiutami…………..e dopo ti giuro che per un mese ed anche di più righerò
dritto, non mi infilerò in nessuna rissa, non userò la mia magia per prendermi
gioco di nessuno, nemmeno di Mocciosus, proprio di nessuno. Ti supplico……..visto?
Lily mi riduce in questo stato, io il grande James sono qui in ginocchio e ti
supplico di aiutarmi, non puoi rifiutarti Remus….ti prego".
"E va bene" sospirò Remus rendendosi conto che per
un motivo o per l’altro James l’aveva sempre vinta "Cosa devo
fare?"
L’altro si alzò in piedi euforico ed abbracciò il
compagno urlando "Grazie. Sapevo che sei un vero amico".
Poi, abbassò la voce e gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
Remus ascoltava concentrato ed il suo volto si feceva sempre
più serio man mano che l’altro gli spiegava il suo piano nei dettagli.
Alla fine sbuffò chiudendo gli occhi.
Quando li riaprì James lesse una luce determinata nei suoi
occhi.
Questo significava che ormai si era deciso ad aiutarlo anche
se ancora non era convinto del tutto.
Potter a quel punto andò verso il suo armadio, tirò fuori
il baule dove teneva i suoi oggetti personali, lo aprì e ne estrasse due
boccette contenenti un liquido verde.
Le porse a Remus che se le infilò nella tasca interna della
sua divisa trasandata.
Poi, il ragazzo dai capelli ramati uscì dal dormitorio,
scese fino alla sala comune, si guardò in giro per vedere dov’era seduta Lily
Evans e come gli aveva detto James era accomodata su un divanetto intenta a
leggere un libro. Lily era una ragazza dai capelli rossi ed occhi verdi molto
carina. Era una studentessa molto famosa a scuola per la sua intelligenza e
sagacia. Era eclettica e grintosa, sapeva combattere per i suoi ideali anche da
sola contro tutti e tutti. Era un capo scuola dei grifondori proprio come Remus,
era un tipo in gamba e James era stato stregato da lei dal primo momento in cui
l’aveva vista. Conquistarla era diventata la sfida della sua vita e…….e
visto che lei continuava a rifiutare le sue avance apparentemente immune al suo
fascino, lui aveva finito con farla diventare il centro dei suoi pensieri. Ormai
l’amava sul serio.
Remus deglutì domandandosi per l’ennesima volta se era
giusto quello che stava per fare, ma poi scrollò le spalle. Ormai l’aveva
promesso al suo amico.
Salutò i ragazzi che incontrava lungo il suo tragitto e
passò attraverso il ritratto della signora grassa per andare dove poteva
procurarsi ciò che gli aveva chiesto Ramoso. Sperava solo di fare la cosa
giusta, anche se dentro di lui da quando James gli aveva annunciato il piano,
aveva cominciato a crescere una strana inquietudine, aveva un brutto
presentimento.
* * *
Mezz’ora dopo Remus era di ritorno con un vassoio e due
coppe di succo di zucca.
Prima di entrare nella sala comune rinfrescò le idee
tentando di darsi una linea di condotta da seguire.
Il piano di James di per sé era molto semplice.
Doveva soltanto trovare il modo di far bere a Lily Evans il
succo che aveva portato con sé ed in cui aveva versato le fialette che gli
aveva dato Ramoso.
Una fialetta per ogni coppa.
Una fialetta che secondo James avrebbe dovuto contenere una
potente pozione d’amore in grado di far innamorare Lily di colpo di lui o
meglio di chiunque avesse bevuto dalla seconda coppa.
Chissà poi se era vero, si ritrovò a pensare Remus.
Ed il fatto che la pozione l’aveva scoperta Ramoso in uno
dei tanti libri polverosi della biblioteca e che l’avesse preparata lui stesso
in gran segreto durante le ore di lezione di pozione lo faceva dubitare. James
era bravissimo in certe materie ma in pozioni proprio no.
Boh…..Lupin si augurava soltanto che almeno quella mistura
non fosse velenosa.
Non voleva essere costretto a portare Lily in infermeria e
spiegare il motivo per cui le aveva propinato quella schifezza ai professori
sarebbe stato imbarazzante.
Perché si faceva sempre comandare a bacchetta dai suoi
amici?
Altro che capo scuola, era una frana.
Sospirò e si decise ad entrare nella sala comune.
Pronunciò la parola d’ordine e la signora grassa si
spostò dal suo dipinto per farlo accomodare.
Il ragazzo notò che la sala comune era deserta in quel
momento, gli altri studenti dovevano essere uscita per andare in biblioteca o
all’aperto.
Anche se ormai si era alla fine di ottobre le giornate erano
ancora tiepide ed era un piacere crogiolarsi al sole.
Lily, però, com’era sua abitudine era ancora nello stesso
posto dove l’aveva vista prima Remus.
Lupin fece finta di guardarsi intorno come a cercare
qualcuno, alzò le sopracciglia perplesso di non averlo trovato e, poi, a passo
spedito si avvicinò alla Evans.
Tentando di essere naturale chiese "Scusa Lily se ti
disturbo, ma hai per caso visto James?"
La ragazza alzò gli occhi dal libro e vedendo chi l’aveva
disturbata gli sorrise, Remus era l’unico degli amici di James Potter con cui
lei andasse d’accordo, certo non si potevano definire amici ma almeno quando
si parlavano non finivano per litigare, erano molto simili sotto certi aspetti,
entrambi studiosi e ben voluti dai professori, ed infatti la ragazza più di una
volta si era chiesta come poteva un tipo come Lupin trovarsi bene con James ed i
suoi compari…..e non riuscendosi a spiegare questo quesito lo aveva da sempre
considerato come un mistero della vita, per poi rispondere fredda non appena
sentito il nome di Potter "No. Non l’ho visto qui nei paraggi anche
perché la sua presenza con tutta quella boria non passa di sicuro inosservata.
Inoltre, oggi non mi ha ancora rotto le scatole per cui non saprei proprio dove
possa essersi imboscato".
Remus si sedette sul divano vicino alla Evans e sospirò
"Strano. Mi aveva chiesto di andargli a prendere del succo di zucca e che
mi avrebbe aspettato qui".
Il ragazzo appoggiò il vassoio sul tavolino davanti al
divanetto e Lily chiudendo il libro sospirò "Adesso ti fa fare pure il
cameriere? Non poteva abbassarsi lui ad andare a prendersi da bere?"
Lupin arrossì "No….hai frainteso. Dovevo andare a
prendere il succo per me e visto che c’ero, lui si è accodato".
"Capisco" esclamò la ragazza non del tutto
convinta, da sempre aveva avuto il presentimento che Remus venisse quasi
schiavizzato da quei monelli dei suoi compagni per via del suo buon cuore, ma
forse era soltanto prevenuta visti i loro trascorsi non proprio idillici, lei
odiava l’aria di superiorità che Potter teneva con tutti e tutti, ma forse
sotto quella scorza James e company erano meglio di quello che credeva, ed,
infatti, ultimamente quei malandrini combinavano meno guai del solito, forse
stavano crescendo e dovette pure ammettere con se stessa che era da un po’ che
non trovava più irritanti come un tempo le avance di Potter, tutto sommato le
faceva quasi piacere essere il centro delle sue attenzioni anche se non le
avrebbe mai accettate, lei non lo amava. Poi, proseguì rivolta a Lupin
"Però qui non c’è……mi dispiace, credo ti abbia dato buca".
"Può darsi" ridacchiò Remus "E non sarebbe
neanche la prima volta. Comunque visto che ormai il succo c’è….vuoi
favorire?"
La ragazza sorrise "Perché no? Io non sono il tipo da
dire di no di fronte ad un buon succo di zucca. E’ la mia bevanda
preferita".
Però, pensò Lupin, certo che James conosce proprio bene
Lily, sa anche i suoi gusti in fatto di bevande, credo sia per questo che mi ha
mandato a prendere proprio il succo.
Remus vide Lily afferrare la coppa e portarsela alle labbra
senza sospettare nulla. La vide bere il primo sorso e gustarlo per bene in bocca
prima di deglutirlo. Poi, con un colpo solo bevve tutto il resto ed il ragazzo
dai capelli ramati dentro di sé ebbe un sussulto di gioia anche se macchiato
dai sensi di colpa. Comunque ormai era troppo tardi per recriminare, aveva
raggiunto il suo scopo, ora doveva solo aspettare che James arrivasse dal
dormitorio, gli gridasse "Ehi, sei qui Remus. Ti aspettavo di sopra",
gli afferrasse la coppa che lui aveva appena preso in mano fingendo di volerla
bere e………..la buttasse giù tutta d’un colpo. In questo modo il
supplizio di quegli ultimi minuti sarebbe finito. I suoi sensi di colpa nei
confronti della Evans si facevano sempre più forti ogni secondo che passava. La
ragazza non gli aveva mai fatto nulla di male, anzi……lui era l’unico degli
amici di James che trattasse umanamente ed ora lui gli aveva fatto questo.
Perché James trovava sempre il modo di fargli fare le cose più assurde?
Sentì dietro di sé due paia di passi, uno provenire dal
dormitorio, l’altro dal ritratto della signora grassa. Era entrato qualcuno?
Udì la voce di James gridare il suo nome, dire la frase
concordata e fare il gesto di prendere il bicchiere ma un’altra mano fu più
rapida.
Una voce ben nota sia a Potter che a Lupin esclamò "Remus,
sei la mia salvezza. Ho fatto una corsa, ho proprio bisogno di bere
qualcosa".
Entrambi i due ragazzi fecero appena in tempo a girarsi per
vedere il loro grande amico Sirius Black, anche lui studente dell’ultimo anno
della loro stessa scuola, membro dei malandrini, un vero talento in incantesimi,
quello che più di tutti aveva speranze di entrare nel corpo degli Auror
nonostante il suo atteggiamento da scavezzacollo, membro della squadra di
Quidditch, il ragazzo più popolare della scuola fra le ragazze, quasi un
fratello per James, bere tutto d’un fiato il succo.
Quello che successe dopo gettò nella disperazione più nera
sia Remus che James.
Sirius e Lily ebbero in contemporanea un attimo di
sbandamento, sembrarono sul punto di svenire ma poi si ripresero subito.
Alla fine di tutto questo, i due si guardarono negli occhi
come se si vedessero per la prima volta.
Black sorrise, un sorriso affascinante da conquistatore
"Ciao Lily, sai non l’avevo mai notato fin’ora, ma sei davvero
bella".
La ragazza arrossì vistosamente mentre in un tono dolce che
non le avevano mai sentito prima esclamò "Grazie".
James Potter cadde rovinosamente a terra completamente
sconvolto mentre Remus si limitava a guardare la scena con occhi sbigottiti,
allora la pozione funzionava davvero.
Nella mente dei due ragazzi che avevano ordito l’inganno si
fece largo in contemporanea un’unica domanda che era più un’affermazione
–Che cosa ho fatto?!".
FINE 1° CAPITOLO – CHE COSA HO FATTO?!
Allora come la trovate?
Se potete commentate.
Ringrazio in anticipo chiunque leggerà sia lasciando un
commento che non.
A presto.
Adesso è meglio se mi dedico al nuovo capitolo dell’altra
fic.
Un bacione
Agartha
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