La cameretta di Darryl Doodle era molto buia e fredda, ma non conciliava il sonno.
Così, il piccolo, andò dalla sua dolce mammina, la trovò in ginocchio
circondata da tante candele accese.
Darryl Doodle: Mammina...cosa
stai facendo?
Mamma: Sto
invocando il signore oscuro, sperando prenda possesso del mio corpo, donandomi inimmaginabili
poteri malvagi...ehm...cioè...volevo dire... uso le candele profumate per dare
un nuovo odore alla casa!
Darryl Doodle: Io
sento odore di sangue
Mamma: Io sento
odore di bimbo rompiballe
Darryl Doodle: Mamma!!
Ti prego! Mi racconti la favola della buonanotte?? L'ultima volta Leandra è riuscita a far ritornare in vita Pommes, ma Tremotino sta per
attaccare!!
Mamma: Uffa...non
finisce più sta cavolata... va bene continuiamo il racconto...
'UNA GROSSA BUGIA'
Capitolo 31
Tanto tempo fa, quando
gli scrittori non sapevano come riempire i capitoli delle loro storie e quindi
utilizzavano molto spesso l'analessi, quella figura retorica per cui si
raccontano avvenimenti cronologicamente antecedenti al punto temporale
raggiunto dalla favo... ehm...volevo dire...
Tanto tempo fa, alcuni
anni prima dell'inizio della nostra storia, vi era una ragazza, povera e molto
bella di nome Leah, che amava raccontare bugie.
Un giorno, mentre
passeggiava per le strade a raccontare balle a tutti, venne notata da una
guardia reale.
Guardia: Eppur mi son
scordato di te...
Leah: ...come hai fatto, non so...
Guardia: Una ragione vera
non c'è...
Leah: ...sono bella, però...
Guardia: Un tuffo dove
l'acqua è più blu...
Leah: ...niente di piùùùùùùù
Guardia e Leah: Ma che
disperazione, nasce da una distrazione...
...ehm...chiedo
scusa... in realtà è andata così...
Guardia: Tu, come ti
chiami?
Leah: Mi chiamo Bruno
Leah non riusciva a non raccontare bugie.
Guardia: Bruno è un nome
da uomo
Leah: Non è vero. Bruno è un classico nome femminile
Guardia: Io mi chiamo
Bruno!
Leah: Beh, allora sei una donna...
Guardia: No, sono un
uomo! E mi sono innamorato di te!
Leah: Oh, che dolce... ma io non posso sposarti
Guardia: Perché? Sei
povera, io sono una guardia reale, sarai ricca grazie a me, non puoi chiedere
di meglio.
Leah: Beh... ma io so fare una cosa troppo cool per
una misera guardia reale.
Guardia: Ovvero?
Leah: Ehm... io...io...io so filare l'oro dalla paglia!
La Guardia Reale
rimase stupefatta, Leah, però, aveva mentito
Guardia: Davvero? Sai
fare una cosa del genere?
Leah: Esatto! Una ragazza con le mie abilità non può di certo sposare una
misera guardia reale dal nome femminile
Guardia: Bruno non è un
nome femm...
Leah: ...ora, se non ti dispiace, devo andare a uccidere gli alieni che hanno
invaso la mia casa
E Leah
se ne andò, la Guardia,invece, corse dal re a rivelare ciò che aveva scoperto.
Leandra, Pommes,
Filippo (non il principe, l'ho già detto e lo ripeto), la fata Smemorina e Cliff osservarono Tremotino. Il sorriso del folletto era terribile.
Tremotino: Cosa aspetti, Pommes?
Torna in cella senza fare storie.
Filippo si avvicinò al folletto
Filippo: Anche io
devo tornare in cella?
Tremotino: No, nessuno ti vuole.
Filippo: Oh Yeeeeeeeee...
E Filippo se ne andò via saltellando.
Pommes: Ashe mi ha
già ucciso, non tornerà più. Perché mi rivolete in cella?
Tremotino: Io e la meravigliosa fata...
Smemorina: Oh...Tremotino...
mi farai arrossire...
Tremotino: ...la meravigliosa fata è Fauna, non
tu!
Smemorina: ...ah...
Tremotino: Stavo dicendo...io e la meravigliosa
fata Fauna pensiamo che Ashe, sapendo della tua
resurrezione, possa ritornare a completare il lavoro...quindi...vuoi tornare
con le buone oppure...
Pommes: Oppure!
Tremotino: Come desideri...
Tremotino si preparò all'attacco. Pommes si rivolse a Cliff.
Pommes: Cliff,
trasporta Leandra e Smemorina
al sicuro.
Leandra prese un braccio di Pommes.
Leandra: No, aspetta! Scappa con noi, non puoi
affrontare Tremotino da solo!
Pommes: E' la mia battaglia!
Leandra: Ti ho appena riportato alla vita, non
puoi morire di nuovo.
Pommes: Perché? Basterebbe richiamare il
bambino che mi ha resuscitato.
Leandra: ...la storia diverrebbe ripetitiva,
ok? Non possiamo fare sempre le stesse cose...e poi dubito che Gnik e Aretera ci lascerebbero
rapire di nuovo il figlio... quindi se muori di nuovo, sei morto per sempre.
Pommes fece un cenno a Cliff. Il ragazzo rispose al cenno, prese per una mano Smemorina e con l'altra Leandra.
Cliff: Stra-andiamo!
Cliff era sul punto di
teletrasportarsi ma, un istante prima di svanire, Leandra
lasciò la mano del Musicante e rimase con Pommes.
Pommes: Perché l'hai fatto?
Leandra sorrise
Leandra: Non ti lascio solo.
Leah fu convocata dal re in persona.
Re: Una delle mie guardie
mi ha detto che sei capace di filare l'oro dalla paglia
Leah: Già... e so fare anche la spaccata. Guardi.
Leah fece una spaccata e si strappò muscoli che
non sapeva di avere.
Re: Bene, ora ti chiuderò
in una stanza...se riuscirai a filare l'oro dalla paglia, ti sposerò.
Leah: E se... per pura ipotesi... non dovessi riuscirci?
Re: Sarai condannata a
morte.
Leah: ...shit...
Così il re fece rinchiudere la ragazza in una stanza piena di paglia
con un filatoio, l'aspo e forse altre cose che servono per
filare ma che io non conosco e che non ho citato perché GOOGLE non funziona
bene, oggi.
Re: Hai tempo fino
all'alba...altrimenti morte...
Leah: Non preferirebbe vedermi fare un'altra spaccata?
Il re chiuse la porta.
Leah: Che guaio!! Come farò? Ho bisogno di aiuto!
Ad un tratto, dal
nulla apparve un folletto.
Leah: Tu chi sei?
Il folletto sorrise
Tremotino: Non è importante il mio nome... sono qui per aiutarti.
Tremotino era pronto ad attaccare
Tremotino: Bene... iniziamo! Vi mostrerò i miei
poteri.
Tremotino toccò la terra.
Pommes: Cosa hai fatto?
Tremotino: Ora vi
farò una serie di indovinelli, se darete la risposta errata una scossa
elettrica proveniente dal terreno vi colpirà, se darete la risposta esatta
colpirà me.
Leandra: Ah...beh, semplice. Che ci vuole?
Tremotino: Primo indovinell...
Leandra: Il tacchino!!!!!
Una violenta scossa colpì Leandra
e Pommes che caddero svenuti a terra.
Tremotino: ...beh...meglio così...
Tremotino prese Pommes dai piedi e
lo trascinò verso il castello.
Ad un tratto vide che Pommes stava
per aprire gli occhi.
Tremotino: Rilassati, torna a dormire... stai
per finire in cella.
Il folletto si rese conto che trascinare Pommes
diventava sempre più faticoso
Tremotino: Cosa succede?
Pommes aprì gli occhi, erano del
tutto bianchi, senza pupille. Dallo spavento Tremotino
lasciò i piedi del ragazzo.
Pommes si rimise in piedi,
ansimava, era più grosso, aveva i denti aguzzi.
Tremotino: ...cosa...cosa ti è successo?
Pommes cacciò un urlo bestiale.
Leah osservò il folletto piena di speranza.
Leah: Davvero puoi aiutarmi?
Tremotino: Certo, trasformerò quella paglia in oro, tu sposerai il re e vivrai
felice e contenta.
Leah: Oh! Grazie, grazie, grazie.
Tremotino: Voglio solo una cosa...in cambio.
Leah: Cosa?
Tremotino: Dovrai darmi... il tuo primo figlio.
Leah rimase basita.
Leah: Non so neppure se lo avrò un figlio...
Tremotino: Appunto, mi sembra una richiesta equa. Allora, accetti?
Leah annuì.
Leah: Accetto!
Leandra aprì gli occhi, si alzò da
terra e quello che vide la sconvolse.
Vide un orribile e gigantesco mostro pronto ad aggredire Tremotino.
Leandra osservò meglio e capì che
quel mostro altri non era che Pommes.
Leandra: Oh...no! E' il potere di Nimaison, resuscita i morti ma li rende bestiali!
Tremotino spaventato scappò via.
Pommes allora si volse verso la
povera Leandra.
Leandra: Ehm...a cuccia?!
Pommes cacciò un urlo feroce, si
batté i pugni contro al petto e corse pieno di rabbia verso la principessa.
Il re aprì la stanza
di Leah e la trovò mentre filava l'oro.
Re: E' incredibile!!
Bene, ti sposerò e non morirai!
Leah: Olè! Prima di sposarla, oh sire, posso sapere il suo nome?
Re: Mi sembra giusto. Mi
chiamo Stefano. Sono il re Stefano.
Darryl Doodle: Wooow! Quindi Leah è la mamma di
Aurora???
Mamma: ...faresti invidia a Sherlock Holmes...
Darryl Doodle: Bella
storia, mammina paffutellina, ora vado a
nanna...attenta, con quelle candele rischi di provocare un incendio!
Mamma: Nel caso avvenga, tu chiuditi in camera e inala tutto il
fumo possibile.
Darryl Doodle:
Lo farò, notte!
Mamma: ...razza di cretino...