Alice in Wonderland

di QueenOfSuburbia
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Ero solo una bambina di 7 anni, eppure, quel sogno lo ricordo ancora.
Ricordo che quasi ogni notte mi svegliavo impaurita, con la pelle d’oca e frastornata, sia per la meraviglia,
ma soprattutto per la paura.

Ma quella notte, diversamente dalle altre, mi alzai dal letto ed in punta di piedi mi diressi verso lo studio di papà.
Da quella stanza provenivano una luce fioca e voci adulte. Parlavano di affari, credo, e al suono della voce che più
mi tranquillizzava al mondo, feci capolino nella stanza.
Li vidi tutti riuniti davanti ad un focolare che emanava calore e i loro volti si girarono automaticamente verso di me:
erano impegnati sicuramente in una conversazione importante a giudicare dalle loro espressioni.
Cercai lo sguardo rassicurante di mio padre.
-Ancora quell’incubo?-
Annuii con la testa dai lunghi capelli biondi e ricci. Papà si diresse verso di me, prese la mia mano e già mi sentivo più tranquilla.
Mi riportò in camera dove, infilatami di nuovo a letto, mi rimboccò le coperte e si sedette al mio fianco.
-Precipito- iniziai. –Poi, incontro strane creature..-
-Che tipo di creature?- Proseguì mio padre interessato.
-Emh.. c’è un Dodo, per esempio e un coniglio col panciotto. Ah, e un gatto che sorride-
Elencai tutte quelle mostruose creature con un filo di voce tremolante.
-Un gatto che sorride?- incalzò papà divertito –Non sapevo che i gatti sorridessero-
-Ah, neanche io- risposi con ovvietà. –E c’è un bruco tutto blu-
-Un bruco tutto blu, eh? Mh- Papà serrò la bocca in una smorfia.
-Secondo te sono diventata matta?- Chiesi rapida e preoccupata.
Papà si chinò su di me e posò la sua mano sulla mia fronte, dopo pochi secondi la tolse.
-Ho paura di si- Iniziò con aria seria. –Sei matta, svitata, hai perso la zucca- Il suo tono si fece più scherzoso. -..ma ti rivelo un segreto..-
A questa sua frase la mia espressione terrorizzata si rilassò in attesa di scoprire ciò che mi stava per rivelare.
-Tutti i migliori sono matti- sorrise ed io con lui.
–E’ soltanto un sogno Alice- continuò con aria rassicurante. -Niente può farti del male, ma se ti spaventa troppo, puoi
sempre svegliarti così-
Mi diede un pizzico sul braccio e cominciai a ridere.
Mi accarezzò la guancia e augurandomi la buona notte, mi lasciò di nuovo sola.
Faticai  ad addormentarmi e un altro brivido di paura mi pervase, ma, infondo, con un pizzico potevo ritornare alla realtà.


(Mi farebbe piacere leggere delle vostre recensioni, belle o brutte che siano, tutto è costruttivo! ;D)
((Potete trovare la storia anche su Wattpad: Alice in Wonderland di _heartonfire))




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