1 cap
1 un nuovo vicino
Sto lucidando inutilmente la
cucina immacolata, quando avverto urla provenire dal corridoio fuori
l’appartamento, acuisco i miei sensi distinguendo quattro
voci, una donna, due uomini e un bambino. La prima è
seriamente preoccupata, i secondi invece si urlano l’uno contro
l’altro ma uno dei due è timoroso come la donna e
infine, il bambino è confuso e dispiaciuto… Stranamente
sono curiosa di scoprire il perché di tanto baccano e
soprattutto di vedere i miei nuovi vicini, è strano averne per
me dato che l’appartamento qui di fronte è vuoto sin da
quando ero bambina. Questa è una casa antica, però divisa
a metà da un corridoio e l’unico appartamento abitato
è sempre stato il mio.
Asciugo velocemente la cucina liberandomi dei guanti e avvicinandomi alla porta d’ingresso.
La donna sta pregando uno dei
due uomini a tornare “a casa” e l’altro
accondiscendente con lei sbraita contro.. Sesshomaru… di non
fare l’idiota e tornare con loro.
Socchiudo timidamente la
porta per poi spalancarla lentamente e vedere due uomini dai
lunghi capelli bianchi ringhiarsi minacciosi, si somigliano molto..
stesso colore di occhi e capelli.. anche la fisionomia è la
stessa, il più alto è senza dubbio un demone mentre
l’altro deve essere un haniou, la ragazza con le lacrime agli
occhi è un’umana e il bambino.. lui, lui è come
me..il frutto dell’amore tra un mezzo demone e un’umana.
-Ma sei impazzito? Quel
trattore per caso ti ha anche frantumato il cervello?? Non puoi stare
solo! Non riesci neppure a reggerti degnamente in piedi! Il vecchio
Totosai ha detto che la gamba è combinata troppo male e che ti
ci vorrà tempo prima che torni normale! Non fare il presuntuoso
e torna a casa!
-Stai forse insinuando che non sarei in grado di badare a me stesso stupido haniou?
Gli occhi simili a due fessure
taglienti, la bocca distesa a mostrare canini affilati e un
ringhiare sordo e minaccioso che si spande dalle loro labbra.
Sembravano due belve pronte all’attacco eppure non avvertivo
pericolo provenire da loro.
-Non ti devi preoccupare,
papà e zio litigano sempre, ma la mamma dice che lo fanno solo
perché si vogliono tanto bene,ma non lo vogliono ammettere
perchè sono ostinati e introversi!
-C-cosa?
Il bambino che avevo sentito
prima è proprio vicino a me,con le spalle appoggiate al muro che
si dondola con fare annoiato, abbandona il suo passatempo per
porsi di fronte a me e presentarsi con un sorriso smagliate.
-Ciao! Sono Takuma no
Taisho,cinque anni fra tre mesi, primogenito di due figli! e prima ti
dicevo che papà e zio litigano sempre ma mai sul serio!solo
che.. questa volta credo sia colpa mia.
China il viso nascondendo le
sue iridi miele alla mia vista, cominciando a giocherellare col bordo
della felpa panna che indossa. Mi chino sulle ginocchia per scorgere il
suo volto e presentarmi a mia volta nel tentativo di riportare il
sorriso su quel visino vispo ora velato di tristezza.
-Ciao Takuma, io sono Rin
Main, figlia unica e.. se me lo confermi tu,non mi preoccuperò
per quello che sta succedendo tra tuo padre e tuo zio,anche
perché non credo che attueranno le loro minacce.
Sorrido sinceramente
rincuorata dall’espressione gioiosa che ricompare sul volto di
Takuma alla mia presentazione in stile perfetta scolaretta, indecisa se
chiedere o meno il motivo di tale litigio. Il mio dubbio presto diventa
ozioso in quanto ogni informazione mi viene fornita repentinamente dal
mio piccolo informatore.
-Sai ora che ci conosciamo mi
puoi chiamare Taka! A casa tutti mi chiamano cosi! Papà e zio
stanno litigando perché io sono caduto dal trattore in marcia
mentre tentavo di raccogliere una mela..zio è riuscito a
far si che il trattore non mi travolgesse ma si è fatto
male…
-Sesshomaru, Inuyasha ha
ragione, a casa ci saremmo noi ad accudirti, cosa accadrebbe se cadessi
o avessi bisogno di qualcosa.. non è che non sei capace di
provvedere a te.. ma.. fallo per me, per il piccolo Taka.. ti prego
Sesshomaru, torna a casa.. è tutta colpa nostra se ti sei
ferito, ti prego..
Lo sguardo implorante della
ragazza e il tono preoccupato sembrano farlo tentennare sulla sua
decisione, infatti, smette di ringhiare e volge il suo sguardo su
di lei e sul piccolo poi, con un velo di colpevolezza, declina la
richiesta della donna che nuovamente si sforza di trattenere le
lacrime, mentre il mezzo demone esplode in uno scatto d’ira
improvviso.
-Sei uno stupido Sesshomaru!
Possibile che non capisci che ci preoccupiamo per te? Volgiamo solo
aiutarti ma il tuo stupido orgoglio te lo impedisce vero? Uno youkai
puro come te non può dipendere da un’umana e un
mezzo demone anche se sono la tua famiglia vero?
Vedo la donna sgranare gli
occhi così come quelli del bambino colmarsi di lacrime mentre il
demone di nome Sesshomaru, con una mossa fulminea colpisce al viso
l’aniou con uno schiaffo, facendolo rovinare a terra. Ora si che
sembra davvero furioso.
-Se è questo che credi
non c’è motivo per te di stare qua! Andatevene!-
Anche questa volta risponde in un ringhio ma.. non sembra
minaccioso, sembra più che altro ferito,e l’aniou ha il
suo stesso sguardo.. mi vien da credere che l’orgoglio sia
un vizio di famiglia, cosi come la testardaggine, ma certo su
quest’ultimo punto io non posso proprio parlare, anzi non dovrei
pensare proprio niente non sono certo fatti, miei non li conosco
nemmeno.. non dovrei nemmeno assistere a questa scena.
Avverto il piccolo attaccarsi
alle mie gambe e io istintivamente lo accarezzo sulla spalla cercando
di infondergli un po’ di coraggio.
-Benissimo, era questo che volevi in fondo vero fratello? Bene noi ce ne andiamo cavatela da solo.. come sempre.-
L’ultima parte è
solo un sussurro ma sono sicura che lui l’ha sentita proprio come
l’ho sentita io. Erano due parole cariche di malinconia e
tristezza, sembra quasi che non siano uscite dalle labbra dello stesso
mezzo demone che solo qualche istante prima lo aveva aggredito
urlandogli contro, eppure, è stato proprio lui a pronunciarle e
ora è lui che si è alzato reggendosi dal muro avviandosi
verso l’uscita.
Quel demone Sesshomaru ha il
volto leggermente chino verso il basso anche lui con
un’espressione colpevole e arrabbiata sul viso, che velocemente
scompare non appena la voce della donna richiama la sua attenzione.
- Mi dispiace Sesshomaru, sai
come è Inuyasha, era arrabbiato, anche lui si sente colpevole
per ciò che è accaduto e.. insomma.. voleva solo rendersi
utile, dimostrarti che è alla tua altezza…se vuoi restare
solo va bene resta qui finche vuoi,noi ti aspetteremo, sai che ti
volgiamo bene e naturalmente se hai bisogno di qualunque cosa chiama!-
Dice quelle parole guardandolo
negli occhi senza ira o risentimento nella voce, solo un po’ di
malinconia poi, come il mezzo demone, si avvia verso l’uscita
richiamando il piccolo che si stacca da me per poi fermarsi alla porta
dell’appartamento di fronte.
-Zio.. ma tu.. tu ci vuoi
sempre bene vero?ritornerai a casa con noi vero???non puoi lasciarci!
io io devo diventare alto come te, e mi devi insegnare a catturare le
lucertole e a staccare cento mele con un solo gesto della mano!zio mi
dispiace tanto di essere caduto dal trottatore ma ti prego non ci
lasciare!
Ha gli occhi colmi da lacrime
e il viso leggermente arrossato per lo sforzo di trattenerle.. è
cosi tenero, ho l’impulso di correre da lui per abbracciarlo e
promettergli che andrà tutto bene! Ma ci pensa lo youkai a
rassicuralo, si china davanti a lui con uno sforzo evidente ma senza
emetter alcuno lamento per poi stringerlo a se coccolandogli la testa.
- Tranquillo,non sono
arrabbiato, e tu non centri niente, è stata colpa mia che non ho
fatto abbastanza attenzione, a casa c’è tanto lavoro e io
sarei solo d’impaccio, starò qui finché non
sarò guarito poi tornerò da voi tranquillo! non posso
mica lasciare che il tuo papà mandi la fattoria rotoli!-
L’ultima frase la dice
con un tono scherzoso e per la prima volta sorride,un sorriso
scherno,ma comunque pieno d’affetto,lo stesso che si legge nei
suoi occhi ora che guarda il nipote finalmente tranquillo.
- E’ una promessa?
-Si è una promessa!
-Va bene allora vado dalla mamma prima che riduca papà peggio di te!
In effetti ora che ci faccio
caso quella fragile donna sembra tutt’altro che delicata e
indifesa, la si sente urlare contro il marito in modo nitido e
scandito.. lo rimprovera per ciò che ha detto al fratello e per
il tono che ha usato, tuttavia il timore del bambino è infondato
visto che la sento mormorare al marito un “tranquillo quando si
sentirà pronto tornerà da noi”.
Riporto la mia attenzione al
mio nuovo vicino giusto in tempo per vedere il bambino schioccargli un
bacio sulla guancia, lui non sembra infastidito o sorpreso dal gesto e
tutto ciò che dice è una raccomandazione affinché
ci pensi lui ha proteggere Inuyasha e Kagome durante la sua
assenza.
Sorrido involontariamente a
quel gesto d’affetto e a quella preoccupazione protettiva verso
la sua famiglia, infondo è proprio come pensavo è molto
attaccato a loro.
Vedo scomparire il bambino
ormai felice e saltellante come quando lo visto per la prima volta, e
poi, osservo il demone reggersi dalla porta nel tentativo di alzarsi.
Ha il viso contratto in una smorfia di dolore e un ringhio cupo si
spande per il corridoio
Sto per aiutarlo quando la sua voce tagliente trafigge il mio proposito frantumandolo.
-E tu che hai da guardare
donna?non credo che questi siano affari che ti possano interessare
torna alle tue faccende invece di impicciati delle vite degli altri!
Ha usato un tono duro,
cattivo, e lo ha fatto con l’intento di ferirmi ne sono convita,
tuttavia, non gli rispondo, semplicemente chino il capo colpevole
giusto un attimo prima che lui sbatta la porta dietro di se. Ha ragione
quelli non sono fatti miei, se non ha permesso alla sua stessa famiglia
di aiutarlo perché avrebbe dovuto accettare il mio? Tuttavia..
era sofferente, lo si leggeva nei suoi occhi anche se carichi
d’ira, e le sue tempie erano imperlate di sudore… il
dolore alla gamba deve essere molto forte.
Probabilmente non vuole
mostrarsi debole, se sia per orgoglio o per non preoccupare gli altri
non saprei dirlo.. infondo è un po’ come me,anche io mi
“nascondo”per non mostrare agli altri il io dolore, certo
per lui le cose sono un po’ diverse.. ma mi sembra doveroso
rispettare comunque il suo volere, la nonna Kaede diceva sempre che
bisogna rispettare il volere altrui e non giudicare mai, perché
le persone esterne non possono sapere le motivazioni che spingono le
persone a compiere determinati gesti, quindi è sempre meglio non
interferire a meno che non ne vada dalla vita altrui o della nostra
buona coscienza. Ma diceva anche che spesso le persone devono essere
aiutate anche la contro la propria volontà se l’orgoglio
li rende ciechi.
Richiudo la porta davanti a me
per poi appoggiarmici con le spalle e scivolare giù fino al
pavimento, affondando il viso nelle gambe e iniziando
involontariamente a dondolarmi avanti e dietro..senza motivo..
senza uno scopo.. un movimento inutile esattamente come mi sentivo io
in quel momento.
Ciao a
tuttiiiiiiiiiiiii!!!!!ecco a voi la mia nuova long fic! I protagonisti
saranno Rin e Sesshomaru la mia coppia preferita per eccellenza! Devo
ammettere con non poca vergogna che ho iniziato una serie di storie con
protagonisti Ayame e Koga visto che l’avevo promessa, ma mi
sembravano tutte troppo banali, poi ecco l’ispirazione per una
coppia però diversa.. come molti autori sanno non si può
comunque ignorare la musa che ci da la capacità di scrivere cosi
eccomi qui a pubblicare questo lavoro. Spero con tutto il cuore di
appassionarvi e farvi affezionare a questa fic.
Per quanto riguarda gli
aggiornamenti saranno settimanali xkè i miei impegni mi
impediscono tempi brevi, comunque quando possibile ci saranno
aggiornamenti flash…
Ed ora veniamo a noi…
Inuyasha e Sesshomaru possiedono una “fattoria” in
periferia che mandano avanti insieme, durante il lavoro di aratura
Sesshomaru rimane ferito dal trattore nel tentativo di salvare il suo
nipotino dal macchinario stesso, rimanendo però gravemente
ferito ad una gamba.
Decide di trasferirsi per il
periodo di convalescenza in un appartamento la cui unica vicina
sarà la nostra Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi
di panico e con manie morbose per la pulizia…Cosa ne
uscirà fuori?
Ora.. piccolo appella a chiunque visiterà questa pagina…
LASCIATE un segno del vostro
passaggio! I commenti aiutano gli scrittori ad andare avanti e a sapere
se il loro lavoro e gradito oppure no, quindi vi invito a lasciare due
righini di commento e/o critica.
Approfitto di questo spazietto
anche per ringraziare tutti coloro che hanno letto e commentato
“una settimana di astinenza per Sango” e ringrazio
anticipatamente tutti coloro che leggeranno anche questa ff!
Ultimissima nota
ma non per questo meno importante, questa ff è dedicata a
Callistas!!! Mi spiace non sia quella che volevi tu con protagonisti
Koga e Ayame ma spero ti piaccia lo stesso, prometto che mi
impegnerò al massimo x scrivere anche quella un bacioneeeeeeeee
Un abbraccio a tutti Mikamey
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