Il Futuro Puo Essere Diverso

di Sayan89
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CHIARIMENTI E RINCONTRO

Linea Note dell'autore

 

La mattina dopo Crili si svegliò di buon'ora.

Sorrise guardando la figura dormire abbracciata a lui. Gli parve un sacrilegio destare il piccolo sayan, ma aveva urgente bisogno di andare in bagno.

<<  Gohan...Gohan....svegliati! >>-di malavoglia il bambino  aprì gli occhi. <<  YAAAUHN! Cosa c'è crili?  >>

<<  Scusa se ti ho svegliato Gohan, ma sai...dovrei andare in bagno ehehehe!  >>

<<  E allora? Vai no?  >>

<<  Il fatto è che seppur piacevole, il tuo braccio mi tiene bloccato e non riesco a muovermi  >>

Gohan allentò subito la  presa.

<< Scusa Crili...è che stanotte ho fatto un'incubo...>>

<< Non fa niente Gohan tranquillo! Ora torna a dormire. Posso ripassare in serata se vuoi  >>

Al piccolo gli si illuminarono gli occhi.

<<  Certo che puoi! E poi lo sai...questa è anche casa tua!  >>

Dopo avergli dato un buffetto sulla guancia, il terrestre scese  le scale facendo il meno rumore possibile.

Con sua sorpresa trovò Chi-chi già sveglia, intenta a preparare qualcosa da mangiare.

Quando si voltò gli fece un'enorme sorriso.

<<  Giorno Chi-chi! Dormito bene?  >>

<<  Ciao caro! Diciamo di sì...vuoi fare colazione?  >>

<<  Grazie volentieri!  >>

<<  Di nulla siediti >>

Si fecero le 09:00 quando i due finirono di fare colazione.

A quel punto Crili chiese licenza di andare, ma fu trattenuto dalla voce di Ch-ichi insolitamente profonda.

<<  Crili, ecco io....dovrei dirti una cosa, poi giuro che ti lascio andare  >>

<<  Tranquilla Chichi Dimmi tutto! Ma è qualcosa di grave? Gohan sta poco bene?  >>

<<  No no! Per fortuna no perciò stai tranquillo.  Il fatto è che io...si insomma...ti dovrei chiedere scusa  >>

Il terrestre parve non capire.

<<  Chiedermi scusa? Ma di cosa stai parlando Chi-chi? Non capisco...  >>

La donna sembrava veramente a disagio, cosa che non sfuggì all'occhio del terrestre. Ma cercò di essere il più naturale possibile. Era tanto tempo che voleva dire quelle cose e adesso gli sembrava il momento più adatto.

<<  Mi riferisco a tutti questi anni...

Ti ho sempre etichettato come uno scansafatiche.

Come un'uomo che non sa prendere le proprie responsabilità...

Come qualcuno che non sappia affrontare i problemi di tutti i giorni. Insomma...

ti ho sempre considerato un'idiota per farla breve.  >>

Per un po di tempo calò un'imbarazzante silenzio nella stanza. Crili non aveva assolutamente voglia di litigare con Chi-chi, e si alzò dalla sedia con tutte le intenzioni  di andarsene, ma anche questa volta fu bloccato dal tono supplichevole di lei.

<<  Scusa Crili. Ma non ho ancora finito...

Quello che sto cercando di dirti è che mi sbagliavo su tutto...e in questo ultimo periodo ne ho avuto la prova certa!

Per Gohan sei stato la sua ancora di salvezza.

E anche se con rammarico ti dico che ti stai dimostrando una figura paterna migliore per Gohan...

Più di quanto non lo fosse stato, il povero Goku...  >>

Crili spalancò la bocca incredulo...

Come poteva Chi-chi parlare così del suo defunto marito?

Certo doveva ammettere che nella sua breve vita Goku non era stato l'esempio del marito/padre modello ma cavolo!

Aveva salvato la galassia intera per la miseria!

Aveva salvato tutti loro dal ritorno di Mecha Freezer e suo padre Re Cold!

Non si meritava di certo un giudizio del genere, da sua moglie poi!

Prese un bel respiro e cercando di mantenere la calma decise di parlare con disinvoltura.

<< Chi-chi...

Se ti può far stare tranquilla scuse accettate.

Però ti prego!

Non dire mai più idiozie, come il fatto che io sarei migliore di Goku nel suo ruolo di padre!

Questo non è assolutamente vero.

E poi poco prima che lui morisse gli feci una promessa, e cioè di prendermi cura di te e di tuo figlio ogni volta che avrei potuto.

Rifletti bene su ciò che hai detto.

Non era perfetto e questo lo sappiamo entrambi, ma chi di noi lo è?

Ora se non ti spiace vado.

Io ho...bisogno di schiarirmi le idee, ma sta tranquilla non ce l'ho con te e se vi fa piacere stasera ripasso magari per dare un saluto a Gohan a meno che, non ci sia ad impedirmelo qualcosa del tipo...causa di forza maggiore ok?  >>

Chi-chi chiuse per un momento gli occhi.

Si sentiva una stupida ad aver formulato certe parole verso colui che amava tanto, ma che purtroppo non avrebbe mai più rivisto.

La mancanza poteva fare dei brutti anzi bruttissimi scherzi.

Certe volte quando era sola in casa si era ritrovata persino a colpevolizzarlo per essere morto.

Riaprì gli occhi e con voce flebile rispose

<< Ci ho riflettuto e anzi perdonami Crili per aver parlato così di lui. Allora a stasera?  >>

<< A stasera >>-rispose il terrestre sereno. Non aggiunse altro ma dallo sguardo di Chi-chi capì che aveva capito...

Fece un cenno di saluto, e spiccò il volo.

All'inizio aveva optato per fare un saluto da Muten ma poi cambiò idea pensando che probabilmente vedendolo pensieroso il suo caro Maestro lo avrebbe sicuramente riempito di domande.

Quindi accelerò l'andatura, e si diresse verso est.

Dopo circa 2 ore di volo atterrò in un luogo deserto.

Faceva un caldo terribile ma era una sensazione che  il terrestre  sopportava bene.

Chi lo avesse visto da lontano, probabilmente lo avrebbe scambiato per un'eremita solitario dato che oltre a lui, in quel luogo non c'era anima viva...

Ma quel luogo per Crili era molto speciale, e prima che cominciasse tutto quel casino con gli androidi era solito farci un salto di tanto in tanto.

Era infatti lì che quasi 3 anni e mezzo prima era atterrato Goku, di ritorno dal suo vagabondare nello spazio dopo la distruzione di Namecc, e il rifiuto di tornare sulla terra, con il desiderio espresso a Polunga.

Ormai era scolpita nella sua memoria la paura che provò a suo tempo, quando avvertì due aure potentissime avvicinarsi alla terra.

Una di quelle la conosceva molto bene...apparteneva a Freezer. O meglio quello che ne restava...

 

Mecha Freezer

 

 

E insieme a lui vi era un'essere così simile a Freezer che si vedeva lontano un miglio fossero parenti stretti, nonostante alieni nell'aspetto.

Re Cold...

Il padre biologico di Freezer...

 

Re_Cold

E poi provò nostalgia al ricordo, di quando all'improvviso apparve Goku trasformato in Super Sayan con due dita sulla fronte e in men che non si dica si sbarazzò degli invasori.

All'epoca il cuore di Crili era al colmo della gioia.

Il suo migliore amico era ritornato appena in tempo, per salvare lui e  i suoi amici, da quella minaccia e era arrivato sulla terra con quella strana mossa che poi si venne a sapere chiamarsi Teletrasporto.

Sorrise al ricordo della spiegazione da parte di Goku su come era riuscito a salvarsi da Namecc ed ad arrivare sulla terra. Il ricordo era cosi vivido che Crili non riusci ad  impedire che alcune lacrime cominciassero a cadergli dalle guance.

 

Crili Piange

 

Cercò di riprendersi, e si guardò intorno...

Anche se non c'era un senso logico era come se quel luogo aleggiasse dell'aura di Goku.

Però rispetto all'ultima volta che c'era stato, aveva la netta sensazione che qualcuno lo stesse fissando da quando era arrivato lì...

O meglio non aveva detto nulla a Gohan per non spaventarlo, ma questa sensazione che veniva fuori a tratti era già da qualche giorno che la percepiva...

Si sorprese molte volte a lanciare sguardi in varie direzioni.

Non aveva paura ma ritenne opportuno tenere tutti i sensi, e le capacità percettive in allerta,nel caso qualcuno saltasse fuori.

Quindi per celare la tensione a chiunque lo stesse guardando, si diresse verso una chiara direzione.

Poco più avanti c'era un'enorme cratere, e Crili lo riconobbe subito. Era stato causato dall'atterraggio dell'astronave aliena di Freezer, e suo padre Re Cold.

Decise di mettersi a sedere e fingere rilassamento più totale.

In fondo se c'era qualcuno che avesse voluto fargli del male, quale miglior momento sarebbe stato quello?

Attese in silenzio...

Passarono prima 10 minuti poi 20 poi 50...

La tensione cresceva come cresceva sempre più la percezione che chiunque ci fosse, si stesse facendo sempre più vicino.

Quando Crili non ne pote più urlò apparentemente al nulla.

<<  Sò che mi stai spiando! Vieni fuori!  >>

Si guardò intorno ma non c'era nessuno...

Cominciò anche a pensare che quel posto era perfetto per tendere un'imboscata, oppure  per chi volesse azzerare l'aura e nascondersi.

Infatti tutto intorno a lui vi erano crepacci, grotte, burroni...

Insomma tutto l'occorrente per definire quell'ambiente inospitale e selvaggio.

Ora che i minuti passavano  Crili ebbe la netta sensazione che chiunque ci fosse, lo stesse prendendo in giro facendo cadere un sassolino qui, o una roccia là.

La tensione fu presto sostituita dalla rabbia.

<<  Bene! Se non vieni fuori con le buone...

Lo farai con le cattive!  >>

Si concentrò al massimo e tese entrambe le braccia in alto. In pochi minuti una sfera molto grande e di colore giallo, si era formata sul palmo delle mani.

 

5

 

L'idea era quella di spazzare via tutta l'area circostante. Chiunque ci fosse nei paraggi, sarebbe saltato fuori. Ma proprio quando il terrestre stava per lanciare l'attacco, una voce angelica lo fece spaventare a morte.

<>

Per poco a Crili non venne un'infarto.

Quasi subito però, la paura fu sostituita da grande gioia, quando nel voltarsi riconobbe a chi apparteneva quella voce.

L'androide non era cambiata per niente tranne che nello sguardo.

Forse più consapevole di se.

Era difficile per il terrestre ricomporsi, anche perché il ricordo  di lei che gli lasciava quel bacio lo fece diventare subito rosso. L'androide parve non farci caso.

<<  Cosa ci fai qui terrestre? Per caso sei diventato un'eremita?  >>

<<  Allora eri tu che mi stavi spiando da un po... non è vero?  >>

Crili cercò di fare dell'ironia, ma quando vide la faccia sorpresa di lei si diede mentalmente dello stupido.

<<  Io non posseggo aura.Come facevi a sapere che ero qui?  >>

<<  Infatti non ho sentito nessuna aura ma l'istinto mi diceva che c'era un'altra presenza da queste parti non so dirti come. Ad ogni modo...tu come mai sei qui?  >>

C18 sembrava a disagio. Quello che doveva dire magari era importante, o almeno era quello che credette Crili mentre la osservava sistemarsi una ciocca ribelle dietro l'orecchio.

 

C18 frangia

 

<<  Ti devo parlare. E' da oggi che ti sto seguendo  >>

Crili non ne era sicuro, ma per un solo momento gli parve che un leggero rossore misto ad imbarazzo si fosse palesato sul volto dell'androide.

<<  Ok...però prima di cominciare che ne dici se ci sediamo...laggiù?>>-disse Crili indicando  a pochi passi da loro due massi, che sembravano essere stati messi apposta per loro.

La cyborg annui.

<<  Fai strada  >>

Si osservarono negli occhi.

Il terrestre però cominciava a sentirsi a disagio...

 Poi fu sorpreso dal gesto di lei, che con un dito gli asciugò una lacrima. Quel contatto lo stava facendo impazzire ma la domanda successiva di lei lo mandò in confusione.

<<  Perché hai pianto? E non negarlo si vede lontano un miglio.  >>

<< Il fatto è che, sono stato assalito dai ricordi.Questo luogo ne è pregno  >>

<< Cosa è successo qui di tanto particolare? Indubbiamente per te è sato importante...  >>

Il terrestre era sorpreso di quella domanda.

<<  Scusa C18...ma non hai detto di essere a conoscenza di tutto sul mio conto? E allora perchè questa domanda?  >>

<<  Certo che sei un pochino stupido mio caro. Ho detto che conosco tutto su di te, ma intendevo dire che sono a conoscenza di  tutte le tue tecniche di combattimento! Non posso dire di conoscerti nella vita di tutti i giorni. Quindi te lo richiedo, cosa è successo qui?  >>

Un sorriso comparve sul volto del piccolo guerriero che le disse per filo e per segno tutto quello che era successo, e il motivo che lo spingeva ogni tanto a farlo andare in quella zona desertica.

Ma quando finì di parlare la tristezza ebbe di nuovo il sopravvento.

L'androide se ne accorse e contro ogni logica, cercò di tirarlo su di morale.

<<  Nonostante tu ti sia sfogato, mi pare evidente che sei ancora triste. E se ti dicessi che ho una bella notizia per te?  >>

<<  Q-q-uale sarebbe questa bella notizia?  >>

L'androide si alzò da quel masso e cominciò a parlare andando avanti e indietro, sotto lo sguardo sbigottito del terrestre.

<<  Se vuoi che te lo dica, però promettimi di non interrompermi ok? Cioè solo se ti faccio qualche domanda ma per il resto devi stare zitto come una mosca. E' gia difficile per me farlo, ma dopotutto ti devo un favore...  >>

Il terrestre fece un secco cenno affermativo con la testa.

Non sapeva perché, ma sentiva che le prossime parole dell'androide avrebbero cambiato per sempre la sua vita...

E magari in meglio...

 

 

Linea Anteprima

Note Dell'autore:E con questo sono ben cinque capitoli. Magari questo era un pò corto ma sono alle prime armi. Se vi va lasciate pure un commento mi farebbe piacere! Alla prossima...spero.





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