CHIARIMENTI E RINCONTRO
La mattina dopo Crili si
svegliò di buon'ora.
Sorrise guardando la
figura dormire abbracciata a lui. Gli parve un sacrilegio destare il
piccolo sayan, ma aveva urgente bisogno di andare in bagno.
<<
Gohan...Gohan....svegliati! >>-di malavoglia il bambino
aprì gli occhi. <<
YAAAUHN! Cosa c'è crili? >>
<<
Scusa se ti ho svegliato Gohan, ma sai...dovrei andare in bagno
ehehehe! >>
<<
E allora? Vai no? >>
<<
Il fatto è che seppur piacevole, il tuo braccio mi tiene
bloccato e non riesco a muovermi >>
Gohan allentò
subito la presa.
<< Scusa
Crili...è che stanotte ho fatto un'incubo...>>
<< Non fa
niente Gohan tranquillo! Ora torna a dormire. Posso ripassare in serata
se vuoi >>
Al piccolo gli si
illuminarono gli occhi.
<<
Certo che puoi! E poi lo sai...questa è anche casa
tua! >>
Dopo avergli dato un
buffetto sulla guancia, il terrestre scese le scale facendo
il meno rumore possibile.
Con sua sorpresa
trovò Chi-chi già sveglia, intenta a preparare
qualcosa da mangiare.
Quando si voltò
gli fece un'enorme sorriso.
<<
Giorno Chi-chi! Dormito bene? >>
<<
Ciao caro! Diciamo di sì...vuoi fare colazione?
>>
<<
Grazie volentieri! >>
<<
Di nulla siediti >>
Si fecero le 09:00 quando
i due finirono di fare colazione.
A quel punto Crili chiese
licenza di andare, ma fu trattenuto dalla voce di Ch-ichi insolitamente
profonda.
<<
Crili, ecco io....dovrei dirti una cosa, poi giuro che ti lascio andare
>>
<<
Tranquilla Chichi Dimmi tutto! Ma è qualcosa di grave? Gohan
sta poco bene? >>
<<
No no! Per fortuna no perciò stai tranquillo. Il
fatto è che io...si insomma...ti dovrei chiedere
scusa >>
Il terrestre parve non
capire.
<<
Chiedermi scusa? Ma di cosa stai parlando Chi-chi? Non
capisco... >>
La donna sembrava
veramente a disagio, cosa che non sfuggì all'occhio del
terrestre. Ma cercò di essere il più naturale
possibile. Era tanto tempo che voleva dire quelle cose e adesso gli
sembrava il momento più adatto.
<<
Mi riferisco a tutti questi anni...
Ti ho sempre etichettato
come uno scansafatiche.
Come un'uomo che non sa
prendere le proprie responsabilità...
Come qualcuno che non
sappia affrontare i problemi di tutti i giorni. Insomma...
ti ho sempre considerato
un'idiota per farla breve. >>
Per un po di tempo
calò un'imbarazzante silenzio nella stanza. Crili non aveva
assolutamente voglia di litigare con Chi-chi, e si alzò
dalla sedia con tutte le intenzioni di andarsene, ma anche
questa volta fu bloccato dal tono supplichevole di lei.
<<
Scusa Crili. Ma non ho ancora finito...
Quello che sto cercando di
dirti è che mi sbagliavo su tutto...e in questo ultimo
periodo ne ho avuto la prova certa!
Per Gohan sei stato la sua
ancora di salvezza.
E anche se con rammarico
ti dico che ti stai dimostrando una figura paterna migliore per Gohan...
Più di quanto
non lo fosse stato, il povero Goku... >>
Crili spalancò
la bocca incredulo...
Come poteva Chi-chi
parlare così del suo defunto marito?
Certo doveva ammettere che
nella sua breve vita Goku non era stato l'esempio del marito/padre
modello ma cavolo!
Aveva salvato la galassia
intera per la miseria!
Aveva salvato tutti loro
dal ritorno di Mecha Freezer e suo padre Re Cold!
Non si meritava di certo
un giudizio del genere, da sua moglie poi!
Prese un bel respiro e
cercando di mantenere la calma decise di parlare con disinvoltura.
<< Chi-chi...
Se ti può far
stare tranquilla scuse accettate.
Però ti prego!
Non dire mai
più idiozie, come il fatto che io sarei migliore di Goku nel
suo ruolo di padre!
Questo non è
assolutamente vero.
E poi poco prima che lui
morisse gli feci una promessa, e cioè di prendermi cura di
te e di tuo figlio ogni volta che avrei potuto.
Rifletti bene su
ciò che hai detto.
Non era perfetto e questo
lo sappiamo entrambi, ma chi di noi lo è?
Ora se non ti spiace vado.
Io ho...bisogno di
schiarirmi le idee, ma sta tranquilla non ce l'ho con te e se vi fa
piacere stasera ripasso magari per dare un saluto a Gohan a meno che,
non ci sia ad impedirmelo qualcosa del tipo...causa di forza maggiore
ok? >>
Chi-chi chiuse per un
momento gli occhi.
Si sentiva una stupida ad
aver formulato certe parole verso colui che amava tanto, ma che
purtroppo non avrebbe mai più rivisto.
La mancanza poteva fare
dei brutti anzi bruttissimi scherzi.
Certe volte quando era
sola in casa si era ritrovata persino a colpevolizzarlo per essere
morto.
Riaprì gli
occhi e con voce flebile rispose
<< Ci ho
riflettuto e anzi perdonami Crili per aver parlato così di
lui. Allora a stasera? >>
<< A stasera
>>-rispose il terrestre sereno. Non aggiunse altro ma
dallo sguardo di Chi-chi capì che aveva capito...
Fece un cenno di saluto, e
spiccò il volo.
All'inizio aveva optato
per fare un saluto da Muten ma poi cambiò idea pensando che
probabilmente vedendolo pensieroso il suo caro Maestro lo avrebbe
sicuramente riempito di domande.
Quindi accelerò
l'andatura, e si diresse verso est.
Dopo circa 2 ore di volo
atterrò in un luogo deserto.
Faceva un caldo terribile
ma era una sensazione che il terrestre sopportava
bene.
Chi lo avesse visto da
lontano, probabilmente lo avrebbe scambiato per un'eremita solitario
dato che oltre a lui, in quel luogo non c'era anima viva...
Ma quel luogo per Crili
era molto speciale, e prima che cominciasse tutto quel casino con gli
androidi era solito farci un salto di tanto in tanto.
Era infatti lì
che quasi 3 anni e mezzo prima era atterrato Goku, di ritorno dal suo
vagabondare nello spazio dopo la distruzione di Namecc, e il rifiuto di
tornare sulla terra, con il desiderio espresso a Polunga.
Ormai era scolpita nella
sua memoria la paura che provò a suo tempo, quando
avvertì due aure potentissime avvicinarsi alla terra.
Una di quelle la conosceva
molto bene...apparteneva a Freezer. O meglio quello che ne restava...
E insieme a lui vi era
un'essere così simile a Freezer che si vedeva lontano un
miglio fossero parenti stretti, nonostante alieni nell'aspetto.
Re Cold...
Il padre biologico di
Freezer...
E poi provò
nostalgia al ricordo, di quando all'improvviso apparve Goku trasformato
in Super Sayan con due dita sulla fronte e in men che non si dica si
sbarazzò degli invasori.
All'epoca il cuore di
Crili era al colmo della gioia.
Il suo migliore amico era
ritornato appena in tempo, per salvare lui e i suoi amici, da
quella minaccia e era arrivato sulla terra con quella strana mossa che
poi si venne a sapere chiamarsi Teletrasporto.
Sorrise al ricordo della
spiegazione da parte di Goku su come era riuscito a salvarsi da Namecc
ed ad arrivare sulla terra. Il ricordo era cosi vivido che Crili non
riusci ad impedire che alcune lacrime cominciassero a
cadergli dalle guance.
Cercò di
riprendersi, e si guardò intorno...
Anche se non c'era un
senso logico era come se quel luogo aleggiasse dell'aura di Goku.
Però rispetto
all'ultima volta che c'era stato, aveva la netta sensazione che
qualcuno lo stesse fissando da quando era arrivato lì...
O meglio non aveva detto
nulla a Gohan per non spaventarlo, ma questa sensazione che veniva
fuori a tratti era già da qualche giorno che la percepiva...
Si sorprese molte volte a
lanciare sguardi in varie direzioni.
Non aveva paura ma ritenne
opportuno tenere tutti i sensi, e le capacità percettive in
allerta,nel caso qualcuno saltasse fuori.
Quindi per celare la
tensione a chiunque lo stesse guardando, si diresse verso una chiara
direzione.
Poco più avanti
c'era un'enorme cratere, e Crili lo riconobbe subito. Era stato causato
dall'atterraggio dell'astronave aliena di Freezer, e suo padre Re Cold.
Decise di mettersi a
sedere e fingere rilassamento più totale.
In fondo se c'era qualcuno
che avesse voluto fargli del male, quale miglior momento sarebbe stato
quello?
Attese in silenzio...
Passarono prima 10 minuti
poi 20 poi 50...
La tensione cresceva come
cresceva sempre più la percezione che chiunque ci fosse, si
stesse facendo sempre più vicino.
Quando Crili non ne pote
più urlò apparentemente al nulla.
<<
Sò che mi stai spiando! Vieni fuori!
>>
Si guardò
intorno ma non c'era nessuno...
Cominciò anche
a pensare che quel posto era perfetto per tendere un'imboscata,
oppure per chi volesse azzerare l'aura e nascondersi.
Infatti tutto intorno a
lui vi erano crepacci, grotte, burroni...
Insomma tutto l'occorrente
per definire quell'ambiente inospitale e selvaggio.
Ora che i minuti passavano
Crili ebbe la netta sensazione che chiunque ci fosse, lo
stesse prendendo in giro facendo cadere un sassolino qui, o una roccia
là.
La tensione fu presto
sostituita dalla rabbia.
<<
Bene! Se non vieni fuori con le buone...
Lo farai con le
cattive! >>
Si concentrò al
massimo e tese entrambe le braccia in alto. In pochi minuti una sfera
molto grande e di colore giallo, si era formata sul palmo delle mani.
L'idea era quella di
spazzare via tutta l'area circostante. Chiunque ci fosse nei paraggi,
sarebbe saltato fuori. Ma proprio quando il terrestre stava per
lanciare l'attacco, una voce angelica lo fece spaventare a morte.
<>
Per poco a Crili non venne
un'infarto.
Quasi subito
però, la paura fu sostituita da grande gioia, quando nel
voltarsi riconobbe a chi apparteneva quella voce.
L'androide non era
cambiata per niente tranne che nello sguardo.
Forse più
consapevole di se.
Era difficile per il
terrestre ricomporsi, anche perché il ricordo di
lei che gli lasciava quel bacio lo fece diventare subito rosso.
L'androide parve non farci caso.
<<
Cosa ci fai qui terrestre? Per caso sei diventato un'eremita?
>>
<<
Allora eri tu che mi stavi spiando da un po... non è
vero? >>
Crili cercò di
fare dell'ironia, ma quando vide la faccia sorpresa di lei si diede
mentalmente dello stupido.
<<
Io non posseggo aura.Come facevi a sapere che ero qui?
>>
<<
Infatti non ho sentito nessuna aura ma l'istinto mi diceva che c'era
un'altra presenza da queste parti non so dirti come. Ad ogni modo...tu
come mai sei qui? >>
C18 sembrava a disagio.
Quello che doveva dire magari era importante, o almeno era quello che
credette Crili mentre la osservava sistemarsi una ciocca ribelle dietro
l'orecchio.
<<
Ti devo parlare. E' da oggi che ti sto seguendo
>>
Crili non ne era sicuro,
ma per un solo momento gli parve che un leggero rossore misto ad
imbarazzo si fosse palesato sul volto dell'androide.
<<
Ok...però prima di cominciare che ne dici se ci
sediamo...laggiù?>>-disse Crili indicando
a pochi passi da loro due massi, che sembravano essere stati
messi apposta per loro.
La cyborg annui.
<<
Fai strada >>
Si osservarono negli occhi.
Il terrestre
però cominciava a sentirsi a disagio...
Poi fu sorpreso
dal gesto di lei, che con un dito gli asciugò una lacrima.
Quel contatto lo stava facendo impazzire ma la domanda successiva di
lei lo mandò in confusione.
<<
Perché hai pianto? E non negarlo si vede lontano un
miglio. >>
<< Il fatto
è che, sono stato assalito dai ricordi.Questo luogo ne
è pregno >>
<< Cosa
è successo qui di tanto particolare? Indubbiamente per te
è sato importante... >>
Il terrestre era sorpreso
di quella domanda.
<<
Scusa C18...ma non hai detto di essere a conoscenza di tutto sul mio
conto? E allora perchè questa domanda?
>>
<<
Certo che sei un pochino stupido mio caro. Ho detto che conosco tutto
su di te, ma intendevo dire che sono a conoscenza di tutte le
tue tecniche di combattimento! Non posso dire di conoscerti nella vita
di tutti i giorni. Quindi te lo richiedo, cosa è successo
qui? >>
Un sorriso comparve sul
volto del piccolo guerriero che le disse per filo e per segno tutto
quello che era successo, e il motivo che lo spingeva ogni tanto a farlo
andare in quella zona desertica.
Ma quando finì
di parlare la tristezza ebbe di nuovo il sopravvento.
L'androide se ne accorse e
contro ogni logica, cercò di tirarlo su di morale.
<<
Nonostante tu ti sia sfogato, mi pare evidente che sei ancora triste. E
se ti dicessi che ho una bella notizia per te?
>>
<<
Q-q-uale sarebbe questa bella notizia? >>
L'androide si
alzò da quel masso e cominciò a parlare andando
avanti e indietro, sotto lo sguardo sbigottito del terrestre.
<<
Se vuoi che te lo dica, però promettimi di non interrompermi
ok? Cioè solo se ti faccio qualche domanda ma per il resto
devi stare zitto come una mosca. E' gia difficile per me farlo, ma
dopotutto ti devo un favore... >>
Il terrestre fece un secco
cenno affermativo con la testa.
Non sapeva
perché, ma sentiva che le prossime parole dell'androide
avrebbero cambiato per sempre la sua vita...
E magari in meglio...
Note Dell'autore:E con
questo sono ben cinque capitoli. Magari questo era un pò
corto ma sono alle prime armi. Se vi va lasciate pure un commento mi
farebbe piacere! Alla prossima...spero.
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