Il paradiso delle signore 2: il destino dell'amore.

di RoyalDreamer91
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Quinto stava disteso immobile sul letto. Non riusciva ad alzarsi, a respirare; non riusciva a pensare, né a dormire. In poche parole non riusciva a vivere. Se non fosse stato per Corrado, probabilmente sarebbe morto di fame. Non che gli importasse, ormai la sue esistenza era vuota. Corrado gli faceva visita tre volte al giorno, lo spronava a mangiare e lo insultava per incentivarlo ad alzarsi da quella misera brandina della misera casa che aveva costruito in una sola notte. La casa. Quella maledetta casa che aveva tirato su dal nulla. Che stupido era stato a pensare che sarebbe piaciuta ad Anna, la ragione dei suo tormenti, dei suoi incubi, del baratro in cui era sprofondato. Mentre la gente comune era casa a godere di un po’ di riposo delle vacanze estive, Quinto giaceva spento in quella brandina, col caldo che gli penetrava nella pelle, ma che lui non sentiva. Perché lui, Quinto Reggiani, non aveva più nulla dentro di sé, tranne un vuoto, una voragine fatta di disperazione. Un vuoto che, gli aveva lacerato il cuore e l’anima. Non aveva mai provato nulla di simile prima perché mai prima d’ ora Quinto era rimasto senza speranza. La speranza era stata l’essenza del suo vivere, la sua luce, il suo mondo. Anna era riuscita a togliere quella speranza. Anna era la causa della sua disperazione ma anche, inevitabilmente, la sua cura. Ma Quinto sapeva che Anna se n’era andata, che non sarebbe più tornata. Non poteva guarire senza Anna e, di conseguenza, non poteva vivere senza di lei.




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