Paura

di Prilla
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Quando mi chiesero di cosa avessi paura esitai a lungo nel rispondere. Qual era la mia paura più grande?
Sono sempre stata una gran fifona fin da appena nata.
Avevo paura dei suoni della notte, delle cavallette che ogni tanto entravano dalla finestra e mi saltavano sul letto.
Avevo (ed ho) paura del buio, di esservi lasciata da sola.
Paura di far del male alle persone, di ferirle nel corpo o nell'anima.
Paura di cadere in un buco e di non potervi più uscire.
Paura di affogare, trascinata a fondo.
Paura di parlare con qualcuno più importante di me, a volte anche paura di difendermi.
Paura di deludere qualcuno, paura di fallire.
Paura di infrangere un giuramento, mancar di parola.

Pensandoci dopo ho capito qual'era la paura principale, la paura che dava origine alle altre.
É una cosa semplice dopotutto.
Mi basta una parola:

Obscurio
N.A.
Questa piccola storia è ispirata ad una long che ho pubblicato qui su efp:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3133645&i=1.A.
L'ho inserita nella categoria Peter Pan dato che la storia si incentra sui pensieri di Prilla, la protagonista della long nonchè mia fata preferita.

 




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