Poteri e doveri

di Curse_My_Name
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1. Incidente
 
Igmund sentiva che avrebbe pagato per quell’ “incidente”, come già lo chiamavano alcuni. Lo aveva capito nel momento stesso in cui Ulfric aveva presentato le sue condizioni.
Del risultato non poteva lamentarsi; il trono dolente era in suo possesso, il “re dei Rinnegati” era stato rinchiuso a Cidhna e gli abitanti di Markarth avevano fatto ritorno alle loro case. Certo, la città aveva subito parecchi danni, soprattutto nella parte bassa, e i cancelli orientali che erano stati sfondati dagli uomini di Windhelm -o, se si voleva dare retta alle storie, dalla Voce di Ulfric- dovevano essere ricostruiti al più presto, ma il peggio era passato.
Igmund si massaggiò la fronte, dirigendosi verso le sue stanze. La fortezza di Understone era l’edificio rimasto più danneggiato dagli scontri, ma i suoi studiosi e gli architetti avevano assicurato allo jarl che non ci sarebbero stati crolli o cedimenti improvvisi: dopotutto le strutture naniche erano create apposta per durare nei secoli. Le belle notizie però non miglioravano l’umore dell’uomo, che non riusciva a smettere di pensare alla promessa fatta al figlio di Hoag.
-Idiota cocciuto- borbottò. Come aveva potuto avanzare una simile richiesta? Credeva forse che i Thalmor sarebbero stati fermi a guardare mentre il culto di Talos tornava legale sotto i loro occhi? Sarebbero intervenuti presto con accuse di blasfemia e tradimento, e cosa avrebbero potuto fare allora Markarth e l’Impero? Appoggiare Ulfric? Ricominciare la guerra? Igmund si chiese per un attimo se fosse il caso di scrivere al signore di Windhelm, ma probabilmente sarebbe stato inutile.
Nel chiudersi alle spalle le pesanti porte bronzee della sua camera, lo jarl promise a sé stesso che non avrebbe fatto sciocchezze: prima dell’onore personale veniva il benessere del suo feudo e della sua gente. Quell’incosciente di un Manto della Tempesta non avrebbe avuto il suo sostegno.
 
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Sono voluta partire con l’Incidente di Markarth perché lo considero l’inizio non tanto della guerra civile quanto dell’inasprimento della situazione di Skyrim: le proteste di Ulfric sull’abolizione del culto di Talos hanno dato ai Thalmor un ottimo alibi per insediarsi nella regione e mettere su una vera e propria inquisizione. Il terrore sparso da questi “giudici” ha sicuramente influito sulla decisione di molti di unirsi alla ribellione.




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