Dov'è?
Dov'è
finito?
L'ansia
mi avvolge, stretto, fa danzare i miei nervi, che affondano nella
carne ora immobilizzata delle mie gambe malformate.
I
miei piedi, seppur instabili, strisciano veloci sopra la lucida
roccia, coperta da uno strato di acqua putrida.
Sotto
i sassi non ti vedo tesoro, non ti scorgo neanche sotto la
superficie opaca dell'acqua, che si deforma sotto i miei movimenti bruschi.
Non
ti nascondi neanche tra le foglie brune, che bagnate si uniscono tra
loro, e non sei nell'erba, che si agita veloce sotto il vento.
Dove
sei tesoro?
Dove?
Non
sento più il tuo battito accanto al mio, né la tua
voce, che strisciava dolce nelle mie orecchie.
Ora
avverto solo la mia voce, che mi rimanda la stessa domanda, per ore.
Dove
sei tesoro?
Il
cuore, ormai al limite, sta per esplodere, batte così veloce
da scuotere il mio corpo curvo, impedendo ai miei passi di farsi più
sicuri.
No.
No.
No.
Batto
i pugni sulla mia testa, che li accoglie disperata, tento di gettar
fuori dalle orecchie o dal naso quel pensiero, che si è fatto
strada in me.
Ti
ho perso.
E'
così tesoro?
Le
mie urla fanno alzare i corvi in volo, che lasciano gli alberi con un
gracchiare infastidito.
E
il mio corpo cede, sfinito, facendo compagnia ai pesci.
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