Character Bleed
Disclaimers:
I personaggi non ci appartengono e il testo è proprietà
di - fictocriticism -, l'autrice a cui abbiamo chiesto il consenso di tradurre e
ripubblicare qui la fanfiction.
CHARACTER BLEED
Il
bussare sulla porta era tranquillo ma insistente. Ignorarlo non aveva
portato a nulla, quindi Chris si rassegnò ad affrontare il più
velocemente possibile chiunque fosse là fuori.
Aprì la porta con
le scuse a fior di labbra ma nessuna opportunità di dirle dato che
Darren gli passò davanti, dirigendosi verso il salottino.
"Darren?"
chiese, seguendolo. "Che succede?"
Darren
aveva un aspetto... orribile. Come se non avesse dormito per giorni.
I suoi capelli erano mosci e completamente in disordine, la sua
maglietta era stropicciata, gli occhi arrossati. Chris si avvicinò
finché non arrivò ad essere faccia a faccia con l'altro uomo e gli
mise con esitazione una mano sulla spalla.
"Stai
bene?"
Darren
prese un respiro profondo, in quello che sembrò essere un tentativo
di calmarsi.
"Hai
letto il copione?" la sua voce era roca e dolce, e al suono una
fitta di istinto protettivo attraversò Chris. Non avrebbe mai voluto
che Darren stesse in quello stato - così distrutto.
"Il
copione?" ripeté confuso. "Uhh, ce l'ho qui da qualche
parte. Non l'ho ancora letto, aspetta..."
Frugò
per la roulotte, trovando finalmente il copione sotto al divano. A
questo punto aveva convinto Darren almeno a sedersi e sembrava così
giovane e indifeso. Le sue braccia che circondavano le gambe -
occupava pochissimo spazio sui cuscini e Chris fu costretto a
ricordare quanto potesse essere compatto Darren.
Si
sedette sull'altro lato del divano, vicino ma senza toccare in alcun
modo Darren. Aveva appena aperto il copione quando sentì il piede di
Darren dargli un colpetto sulla coscia.
"Sì?"
mormorò mentre sfogliava lentamente le pagine.
Darren
si smosse dalla sua posizione e si allungò per girare le pagine,
sedendosi di fianco a Chris. Riusciva a sentire le loro braccia
toccarsi e la sua pelle si riscaldò dove si scontrava con quella di
Darren. Realizzò con un sussulto che Darren aveva finito di
sfogliare il copione. Era aperto su una scena di Kurt e Blaine, nella
camera di Kurt.
Chris
lesse il più veloce possibile, sentendo la tensione emanata da
Darren. Era un tantino distraente, ad essere sinceri; il suo corpo
premuto sul suo, trascurando completamente ogni confine attentamente
stabilito da Chris. In realtà Darren oltrepassava spesso i confini
accuratamente stabiliti di spazio personale di Chris e, per
quanto ci provasse, Chris non riusciva ad avercela con lui per
questo. Lo frustrava quanto velocemente si era abituato al tocco di
un'altra persona, e il numero di volte in cui si era addormentato con
visioni delle mani di Darren su di se era ridicolo: il tocco
innocente che all'inizio era modellato sulle loro interazioni
quotidiane si era trasformato facilmente in qualcosa di decisamente
più fraintendibile, audace e fottutamente attraente. Dava la colpa
alla sua incredibile carenza di vita sociale; ovviamente avrebbe
sognato della persona che vedeva di più durante il giorno.
Fu
richiamato dal suo viaggio mentale dal copione.
"Aspetta.
Si stanno mollando?" chiese incredulo. "Prima della fine
della stagione? Cosa?"
Darren
si strinse un po' di più a lui , la testa appoggiata alla spalla di
Chris. Il controtenore diede un pacchetta distratta ai suoi ricci,
l'altra mano a scorrere la pagina mentre leggeva la scena. Era bella,
ammise a se stesso. Toccante, da spezzarti il cuore. Abbastanza
credibile. Era esattamente come sarebbe andata una rottura tra quei
due, pensò.
Ma
non voleva che si lasciassero.
L'ovvio
amore di Darren per i 'Klaine' aveva creato varie risposte
detestabili durante le interviste su quanto amasse tutto della sua
relazione nella serie. In risposta, Chris parlava abbastanza
frequentemente di quanto volesse altri stimoli, qualcosa per smuovere
l'equilibrio di Kurt e Blaine.
Ogni volta che finiva una di quelle
interviste, riceveva un messaggio o un'email da Darren.
faceva una. Un'altra diceva
Darren
sembrava perennemente preoccupato per come avrebbero reagito i fan
alla rottura.
"Rappresentano
così tanto" aveva sussurrato piano a Chris una sera, mentre
stavano giocando a Mario Bros sulla Wii di Darren. "Non mi piace
l'idea di insinuare che potrebbe non durare."
Chris
aveva risposto, col cuore che si stringeva allo sguardo addolorato
sul volto di Darren "Non tutto ciò che è bello dura per
sempre, Dare."
Darren
gli aveva scoccato un'occhiata indecifrabile. "Dovrebbe."
Chris
rimise il copione sul tavolo e quando affondò nei cuscini del
divano, circondò con le braccia le spalle di Darren. Sembrava molto
più piccolo così, e Chris evitò di pensare a quanto stesse bene su
di lui.
"Andiamo,
non sarà così male."
Darren
semplicemente scosse la testa, i ricci a solleticare il mento di
Chris.
"Sì,
lo so" sospirò Chris. Non poteva negare che l'idea di Kurt e
Blaine che si lasciavano era terrificante. Darren era la sua figura
di riferimento sul set - avevano così tante scene insieme e anche
quando non erano al centro della scena, investivano così tanto tempo
per assicurarsi che i loro movimenti fossero realistici ed autentici
per due ragazzi innamorati.
A
Chris non piaceva pensare a quanta discussione e preparazione gli era
servita. Ma fortunatamente tra le esperienze precedenti di Darren
(con le donne) e le esperienze di Chris in fatto di, beh, essere gay,
ce l'avevano fatta. Sarebbe stato difficile interrompere quella
routine. Adesso si capivano in un modo per il quale venivano spesso
presi in giro dal cast. Sapevano sempre dove fosse l'altro, e questo
presumendo che non erano mai davvero distanti.
"Non
c'è nulla che possiamo fare a riguardo, per adesso. Ci pensiamo
domani. Resta qui per la notte, ok?"
Chris massaggiò in tono
consolatorio le spalle e la schiena, sentendole tese. Premette deciso
sulla su scapola, giusto abbastanza forte da sentire il muscolo
sciogliersi e Darren si inarcò. Alzò la testa dalla spalla di Chris
con uno sguardo contrariato che lo fece ridacchiare, mentre tirava
l'altro in piedi.
"Denti"
disse in tono autoritario, dirigendo Darren dentro al bagno. Guardò
in un silenzio divertito mentre Darren si lavava i denti senza
nemmeno guardare nello specchio, i suoi occhi - quando erano aperti -
vagavano in giro come se fosse troppo stanco per focalizzarsi su
qualcosa.
Nella
stanza da letto, trovò il paio di boxer d'emergenza di Darren e uscì
velocemente per cambiarsi. Quando aprì di nuovo la porta, Darren
stava sdraiato a gambe e braccia aperte sul letto, il naso nascosto
sotto l'angolo di uno dei cuscini. Chris lo spinse delicatamente
sulla parte sinistra del letto (preferiva dormire in mezzo, ma se
proprio doveva si prendeva il lato destro. Era più vicino alla porta
e gli era sempre stato insegnato di dormire il più vicino possibile
alla porta in caso di pericolo.) Accarezzò la fronte di Darren,
scostando i ricci, prima di avvicinarsi e premergli un bacio sulla
fronte.
"Buona
notte. Cerca di dormire, okay?"
Darren
mormorò una risposta che sarebbe potuta essere il suo nome mentre il
suo respiro si stabilizzava velocemente. Non sarebbe dovuto essere
sorpreso, considerò Chris, dopo lo stato nel quale era arrivato
Darren. Adesso che il suo amico stava bene, Chris sentì i suoi
stessi occhi iniziare ad appesantirsi. Si sdraiò su un fianco, di
fronte a Darren, e allungò un piede per strofinarlo con esitazione
contro la sua caviglia. Sbatté lentamente gli occhi, lasciando che
la sua visione si riempisse con il viso rilassato e decisamente bello
di Darren. Fu l'ultima cosa che vide prima di soccombere
all'oscurità.
Il
mattino dopo, quando Chris si svegliò, Darren era sdraiato sulla
schiena con un braccio sulla testa e l'altro allungato verso Chris.
Accarezzò delicatamente il polso di Darren prima di scivolare
silenziosamente fuori dal letto e dirigersi verso il bagno.
Si
appoggiò contro il muro della doccia e lasciò che l'acqua
scivolasse sulla sua testa, chiudendo gli occhi. Non riusciva a
scrollarsi di dosso la sensazione che il mondo si stesse spostando. E
non gli piaceva.
***
La
scena era difficile. Ne avevano riparlato circa un centinaio di volte
prima, ma alla fine restava comunque una scena orribile da
girare.
Chris non si era mai sentito così conscio degli occhi che
lo guardavano sul set. Anche durante la loro scena 'quasi sessuale',
la pressione non era mai stata così intensa. In gran parte era stato
grazie a Darren, doveva ammetterlo. Aveva riso con lui, gli aveva
fatto il solletico sulle costole, premuto le loro ginocchia insieme e
allegramente discusso di quanto sarebbe stato felice di fare questo
lavoro per sempre se si fosse trattato di coccolarsi con Chris tutto
il giorno.
Quel
giorno non sarebbe potuto essere più diverso da ciò che stava
accadendo in quel momento. Darren era raggomitolato su se stesso
dall'altra parte del set. Avevano cercato di restare vicini, ma era
difficile restare nel personaggio così. Faceva male, sia a Kurt che
a Chris, e forse avevano solo bisogno di un po' di distanza.
Ryan
li chiamò ai propri posti (stava supervisionando la scena, Chris non
l'aveva mai visto così nervoso) e Chris si mise la faccia tra le
mani, permettendo al dolore e all'afflizione di espandersi nel suo
petto. Un'occhiata veloce a Darren gli fece contrarre il cuore e
improvvisamente le emozioni di Kurt non erano molto lontane
dall'essere in sincrono con le sue.
Il
dialogo non sembrava essere davvero importante, e né lui né Darren
recitarono i loro versi esattamente come erano scritti. Entrambi
erano in lacrime verso la fine della ripresa, e dopo un paio di
tentativi Ryan decise di chiudere lì per quel giorno, incoraggiando
entrambi a rilassarsi nel pomeriggio.
Tornarono
alla roulotte di Chris e collassarono sul divano consumato,
esattamente come avevano fatto altre volte prima di allora. Questa
volta però sembrava diversa, e Darren si accoccolò immediatamente
di fianco a Chris, le dita a stringergli la spalla. Sedevano in
silenzio; dopo un giorno di parole dolorose, la quiete era un
balsamo.
Quando
lo stomaco di Darren brontolò forte, Chris alzò entrambi in piedi e
si trascinò fuori dalla vettura. Avevano bisogno di alcol e cibo
d'asporto. Non sapeva esattamente cosa stesse provando, non voleva
sentirlo più.
***
Quando
Chris aprì gli occhi il mattino seguente la prima cosa che vide fu
il volto di Darren. L'altro ragazzo stava ancora dormendo e a Chris
ci volle un momento per realizzare ogni dettaglio possibile.
Non
sapeva perché l'avesse colpito così tanto. Fondamentalmente, sapeva
che Kurt e Blaine avrebbero incontrato degli ostacoli prima o poi.
Sapeva che con l'andare avanti della serie sarebbe stato più
probabile che i due litigassero. Solo non si aspettava che avrebbe
fatto così male. Segnalava la fine delle loro interazioni sul set,
per quanto fossero limitate. Non riusciva a non pensare che avrebbe
avuto ripercussioni peggiori di quella.
Chris
si sdraiò sulla schiena con un sospiro. Non c'era motivo di
abbattersi per questo. Doveva solo tirarsi su e andare avanti.
Si
rifiutò di chiedersi perché sentisse un vuoto nello stomaco al
pensiero. Invece, scivolò dal letto e camminò silenziosamente verso
il bagno. Magari una doccia l'avrebbe aiutato a schiarirsi le idee.
***
La
volta seguente in cui si trovarono sul set insieme fu quasi dieci
giorni dopo. Era la loro prima scena di gruppo dopo la rottura e
Chris fu attento a stare dalla parte opposta di Darren, cercando di
prestare attenzione a qualunque cosa stesse facendo Cory coi suoi
piedi (seriamente, non sembrava riconoscere la sinistra dalla
destra).
"Stop!"
Chris
sobbalzò quando realizzò di star fissando di nuovo Blaine,
arrossendo al mondo in cui si era istintivamente avvicinato. Darren
(o era ancora Blaine?) colse il suo sguardo e gli rivolse un sorriso
triste.
"E' difficile" disse Darren, le mani che si
torcevano in modo strano.
"E'
strano" confermò Chris. Il suo corpo continuava a volersi
muovere nell'orbita di Darren, come era abituato a fare.
---
Le
mani di Darren erano sui suoi fianchi e lo spinsero via dal
lavandino. Quando Chris protestò, rise e basta.
"Andiamo,
Chris. Si presuppone che stiamo uscendo! Ci siamo visti durante
l'estate, ricordi? Blaine sarà il ragazzo con le mani lunghe e tu
non devi fare altro che abituarti."
E
così fece.
----
Apparentemente,
abituarsi ad un Darren più affettuoso di quanto fosse strettamente
necessario non era un problema. Doversi disabituare, dall'altro
canto, si stava dimostrando quasi impossibile. Tutto ciò a cui
riusciva a pensare Chris era la mano di Darren che cercava
casualmente la sua, il modo in cui il suo braccio gli circondava la
vita.
"Andrà tutto bene" disse, cercando di mantenere
lo sguardo fisso. Darren sembrava dubbioso, ma annuì comunque.
***
Darren
e Grant guardarono la scena da dietro le quinte. Cercò di
concentrarsi su Lea e Cory - magari non avevano molto da dire, ma era
comunque importante e meritavano la sua attenzione. Perché era un
professionista.
Sicuramente non guardò Darren e Grant sussurrarsi
coprendo le loro parole con le mani. Dopotutto, Grant era adorabile.
Era felice di sapere che gli era stato offerto un posto fisso nella
prossima stagione. Non sarebbe stato bello che Blaine fosse solo
mentre Kurt era a New York, dopotutto.
"-New York! Non ci
credo che tu non sia felice per me!"
Rachel
si stava inalberando adesso e la voce di Lea trillava sempre più
stridula su ogni parola che diceva.
Dall'altra
parte del set, Grant si allungò per spingere un ricciolo ribelle
nella massa gellata di Darren, dicendo qualcosa che Chris presumette
fosse tutt'altro che gentile. Darren rise in risposta e passò un
dito sul bordo della giacca di Grant. Chris fece finta di non vedere
lo sguardo vagamente assorto nei suoi occhi. Sembrava che fosse
passato così tanto tempo dalle scena alla Dalton.
"Stop!"
urlò il direttore.
Chris
sobbalzò così forte che quasi cadde dalla sedia.
***
"Hey
Chris, come va?"
Chris
sussultò e quasi buttò giù il suo computer, bilanciato
precariamente su un ginocchio, vicino ad una morte prematura. Prima
che potesse scivolare completamente fuori controllo, una mano ferma
ne afferrò un angolo e lo riportò al sicuro nel suo grembo. Un
effetto collaterale del restare improvvisamente soli per la maggior
parte del tempo era che i suoi nervi erano distrutti.
"Calmati,
amico!" ridacchiò Grant. "Non volevo spaventarti."
Chris
in genere non aveva mai il suo computer a lavoro ma era così vicino
a finire una scena sulla quale aveva passato settimane, quindi aveva
deciso di rischiare per una volta e portarlo con lui. Per qualche
motivo, gli era stato difficile trovare ispirazione ultimamente.
"Sto
cercando di finire una scena" spiegò, sforzandosi di non far
trapelare la frustrazione nella sua voce.
"Oh
scusa, non volevo rovinare il tuo momento d'ispirazione."
Grant
sembrava così contrito che Chris sorrise, facendogli segno di
sedersi vicino a lui.
"Non
preoccuparti, prima o poi lo finirò. Comunque che ci fai qui in
giro? Pensavo che tu e Darren giraste una scena oggi?"
Un'altra
scena, gli ricordò cordialmente il cervello. LA scena. Era dalla
prima volta che Ryan aveva menzionato che Blaine e Sebastian
avrebbero avuto scene insieme che si era reso conto che sarebbe
probabilmente potuto succedere. Semplicemente non aveva davvero
considerato quanto sarebbe stato difficile vederlo accadere.
"Già,
è, uh-- il motivo per il quale volevo parlarti, veramente."
Il
tono esitante di Grant staccò Chris dallo schermo. Davanti
all'espressione nervosa sul viso dell'altro, mise da parte il pc.
"Che
succede?" chiese gentilmente. Non l'avrebbe mai ammesso, ma non
gli dispiaceva giocare il ruolo del mentore sul set.
Grant
si mosse leggermente a disagio, le dita che giocherellavano con
l'orlo della giacca. Svogliatamente, Chris si chiese se avrebbero
fatto andare Sebastian al McKinley l'anno prossimo. Sarebbe stata la
fine degli Usignoli una volta per tutte.
"Sono
nervoso per il bacio" confessò Grant. "Si dice sul set che
sei tu la persona alla quale parlarne perché hai baciato Heather e
Darren, e sei bravo e sono preoccupato che manderò tutto a puttane e
comunque Sebastian non piace a nessuno, e Dio non volevo dire tutto
ciò. Sto zitto e basta."
Smise
di parlare, gli occhi sbarrati e pieni di panico. Chris non riuscì a
non ridacchiare.
"Grant,
respira" iniziò. "Prima di tutto, non sono un genio del
bacio, ok? Ma, cosa più importante, andrà bene. Darren è un
professionista, ed è molto tranquillo. Non credo che avrai alcun
problema. Voglio dire, si tratta di recitare, no? So che sei etero,
ma è proprio come baciare una ragazza, ne sono sicuro."
Grant
si mosse di nuovo a disagio. "Oh, ho già baciato ragazzi. Solo
che, sai, non ne ho mai baciati davanti alla telecamera."
Chris
sbatté le palpebre, un po' preso alla sprovvista. Non se
l'aspettava.
"Oh.
Beh--, quindi immagino ti andrà bene?"Chris non riuscì a non
farla sembrare una domanda. All'improvviso era diventata una
conversazione completamente diversa da quello che pensava.
Grant
si piegò in avanti e affondò la testa tra le mani. "E' così
imbarazzante." Le parole erano smorzate, ma Chris era piuttosto
sicuro di averle capite bene.
"Grant?"
La
situazione gli stava sfuggendo di mano. Era un attore per l'amor del
cielo - se si smontava per un po' di sbaciucchiamento davanti alla
telecamera, avrebbe fatto fatica a trovare lavoro.
Grant
spostò una mano per parlare più chiaramente.
"Senti
Chris, grazie per il tuo aiuto. Immagino che non condividiamo lo
stesso problema, quindi mi crogiolerò nell'autocommiserazione per un
po' e dopo andrò avanti. Ti lascio tornare a quello che stavi
facendo prima."
"Sono
molto confuso adesso" disse Chris il più tranquillamente
possibile. Cosa era appena successo?"
Grant
sospirò. "Sono nervoso per il bacio perché è Darren, okay? E'
che--, beh, non voglio lasciarmi prendere troppo. In questo momento."
"Lasciarti
prendere troppo? Perché dovresti-- oh."
Chris
si irrigidì, gli occhi indubbiamente troppo spalancati per sembrare
naturale. "Sei preoccupato perché potresti fare cosa? Lasciarti
prendere un po' troppo? Per Darren?"
Grant
lo guardò attentamente. "Chris, tu sei gay, giusto? Presumo che
tu possa apprezzare un ragazzo. Mi stai dicendo che non trovi Darren
attraente?"
"Cosa?
Certo che sono gay, idiota. Solo che, sai, non ho mai davvero pensato
a Darren in quel modo."
Grant
alzò così tanto le sopracciglia che quasi sparirono nei suoi
capelli.
"Ti
sei rotolato su un letto con quello lì. Mi rifiuto di credere che tu
non l'abbia almeno considerato."
"Era--,
quello era per una scena, Grant. Cristo!"
Grant
alzò le mani in risposta. "Okay, okay, non c'è bisogno di
prendersela. Comunque, la mia scena è tra poco quindi credo che
andrò a soffrire silenziosamente in un angolo. Grazie per il
tuo aiuto."
E
se ne andò, lasciando Chris attonito. Decise che avrebbe guardato la
scena. Per supportare Grant.
***
Chris
sospettò che gli stesse venendo un attacco cardiaco. Non ci potevano
essere tanti altri motivi per i quali il suo cuore avrebbe dovuto
battere in quel modo nella sua cassa toracica.
Ma nonostante ciò,
non aveva intenzione di lasciare il set. Non poteva abbandonare Grant
nel momento del bisogno. Era un mentore. E davvero, il bacio sembrava
che li stesse prendendo entrami. Erano arrossati e un po' timidi
l'uno con l'altro. Blaine aveva premuto Sebastian contro il muro
fuori dallo Scandals (il Kurt interiore di Chris si disgustò -
avrebbe preferito che fosse il contrario). Grant era molto più alto
di Darren, quindi Sebastian stava piegando le ginocchia, con Blaine
in piedi tra le sue gambe.
Chris
non riusciva a staccare gli occhi da quelli di Darren, non quelli di
Blaine, i pugni stretti nella camicia di Sebastian. Sembrava
disperato - dovevano essere brilli dopotutto - e Chris guardava
ipnotizzato mentre Sebastian posava una mano intorno al collo di
Blaine, avvicinandolo.
Era
sensuale, ad essere sinceri. Un bacio diverso dalla maggior parte dei
baci che avevano condiviso Kurt e Blaine. Non c'erano dolcezza e
bellezza, niente amore. Quello era per sfogarsi.
Un
gemito raggiunse il posto in cui era seduto Chris, e sentì le guance
arrossarsi in risposta. Bene. Tempo di andarsene.
Sembrava
comunque che Grant ce la facesse benissimo senza di lui.
***
Era
la fine della terza stagione. Avevano finito di filmare, i loro
contratti erano confermati per la prossima stagione, e stavano
festeggiando un'ultima volta.
La discoteca era rumorosa e Chris si
lisciò un'altra volta la camicia, riuscendo in qualche modo a
sentirsi eccezionalmente giovane e stranamente vecchio allo stesso
tempo. Era più giovane della maggior parte del cast e gli veniva
chiesto di mostrare i documenti ovunque andasse ( a meno che i
buttafuori non lo riconoscessero). Eppure, avendo preso solo un rum e
diet coke, guardando i suoi colleghi bere fino ad essere ridicoli,
non riuscì a non sentirsi più saggio della sua età. Non gli
dispiaceva bere. Però gli dispiacevano i dopo-sbronza.
E
comunque, sembrava che non potesse fidarsi di se stesso ubriaco dopo
"l'incidente" un paio di settimane prima.
---
"Darren?"
Dall'altro
lato del telefono si sentivano solo respiri e rumori ovattati. Che
ora era? Chris non riusciva a capire che cosa segnava l'orologio ma
sospettava che forse non era l'ora appropriata.
"Chris?"
chiese assonnato, e Chris non riuscì a trattenere un sorriso al
suono della sua voce.
"Mi
sei mancato, Dare! E' bello sentire la tua voce. Dimmi tutto"
disse, o strascicò, ad essere onesti.
"Sei
ubriaco?" chiese Darren sbadigliando, e riuscì a sentire lo
schiocco della sua mascella mentre si allargava.
"Un
po', credo? Stavo passando proprio una bella serata prima. E tu non
c'eri! Non più. Quindi ho pensato di salutarti. Non è bello
parlare?"
Chris
è così felice di avere finalmente una conversazione con Blaine,
oops, no, Darren, che quasi si perse quello che disse l'altro.
"Sono
le 4 del mattino, Chris. Devo andare, amico."
E
poi ci fu silenzio al telefono. Chris lo guardò confuso per un
attimo prima di realizzare che aveva probabilmente attaccato. Ma
quando provò a chiamare di nuovo, a rispondere fu la segreteria
telefonica di Darren.
"Mi
sei mancato. L'ho già detto? Oops. Dovresti tornare da me."
E
Chris riempì il resto del messaggio con un'interpretazione orrenda
dei "Don't Look Back in Anger" degli Oasis. E' un terribile
Gallagher.
---
Chris
invece guardò le movenze di Harry diventare decisamente più
rilassate e ampie con l'aumento di drink che beveva. Vide Grant
dall'altra parte della stanza impegnato in una conversazione
sussurrata con Lea - non se lo aspettava. Sembravano entrambi
lanciare occhiate di nascosto a Darren.
Darren
era in mezzo alla pista da ballo con un braccio intorno al collo di
Heather. Sarebbe sembrato ridicolo considerando le loro differenze
d'altezza, invece sembrava solo divertente e felice e Chris soffrì
alla gioia pura sul volto dell'altro. Non avevano parlato molto dalla
chiamata, e Chris non riusciva a smettere di arrossire pensandoci.
Era
vero - gli era mancato Darren. Erano così legati. Un pensiero
angosciante gli disse che magari non se ne era accorto finché non
era stato un po' troppo tardi. Cercava di non concentrarcisi spesso,
perché i suoi pensieri passavano a com'era vedere Darren svegliarsi
la mattina accanto a lui, come stava accoccolato al suo braccio
quando stavano sul divano in salotto, com'erano le sue labbra quando
si baciavano come Kurt e Blaine fino a come le sue storie passate
suggerivano che gli piacessero le donne (anche se nei momenti di
debolezza realizzava l'assenza assoluta di conversazioni a riguardo).
I
fianchi di Darren ruotarono contro quelli di Heather e entrambi
stavano disgustosamente bene insieme, bellissimi e flessibili e
felici. Chris ingollò il resto del suo drink senza nemmeno pensarci
e si diresse verso il bar.
Fu
solo quando tornò verso la loro zona riservata che vide Grant
ballare dietro a Darren, le mani intorno alla sua vita mentre Darren
stava in mezzo al loro sexy menage a trois.
Chris
aveva bisogno di uscire di lì.
"Chris!"
Amber gli afferrò i polsi mentre cercava di scappare. "Chris,
tesoro, sei faaavoloso stasera. Credo che dovresti abbordare
qualcuno. Oh, che ne dici di lui!"
Indicò
con entusiasmo un tipo che Chris pensò fosse molto probabilmente
etero. Si era messo a posto i capelli ed era ovviamente depilato,
come era evidenziato dalla sua maglietta scollata. Ma la ceretta non
rendeva un uomo gay.
"No
grazie, Amber," disse gentilmente mentre cercava di farsi
strada.
"Oh
andiamo, Chris! Sembri solo, fatti aiutare," si imbronciò lei.
"Sei il mio preferito, Chris, e voglio che tu sia felice."
"Davvero,
lo apprezzo molto, ma in questo momento ho solo bisogno di una
boccata d'aria, ok?"
Questa
volta riuscì a liberarsi i polsi e si mosse attraverso la folla
finché trovò la porta del balcone. Finalmente, poteva respirare di
nuovo.
Il
balcone era vuoto, fortunatamente. Si diresse verso un angolo,
appoggiandosi contro il muro e inspirando profondamente, sentendo
l'aria riempirgli i polmoni. Stava malissimo. Non riusciva più ad
immaginarsi una vita senza queste persone. Rimaneva per la quarta
stagione, Ryan aveva accennato a cose come storyline divise e
l'Università di Ohio, ma non potevano sapere di più fino
all'avvicinarsi delle riprese. Ma non sarebbero stati tutti lì.
Dianna, Mark, e Harry non sarebbero decisamente rimasti, tranne che
per qualche episodio di qua e di là. E comunque non sarebbe mai
stato lo stesso una volta che Kurt e Rachel si fossero diplomati.
Chris si chiedeva come sarebbero riusciti a cavarsela gli
sceneggiatori rispetto al fatto che Kurt e Blaine si fossero lasciati
per New York se Kurt sarebbe finito comunque in Ohio. Non che sarebbe
importato; dopotutto Grant era ufficialmente un regolare nella
stagione, adesso. Chris serrò le labbra, la tensione che gli metteva
sottosopra lo stomaco al pensiero.
Gli piaceva Grant. Davvero.
Solo che non gli piaceva Sebastian. E gli mancava molto Blaine. E
Darren. Specialmente Darren. Dio, cosa gli stava succedendo?
La
porta si aprì, facendo trapelare il rumore della musica e delle
risate da dentro. Chris non si sorprese quando le due persone che
stavano occupando i suoi pensieri spuntarono fuori. Darren era
evidentemente ubriaco adesso, Grant decisamente meno oppure era bravo
a nasconderlo. Si appoggiarono alla ringhiera del balcone, respirando
a fondo.
"Ahhhh!"
Esclamò drammaticamente Darren. "Posso respirare!"
Chris
non riuscì a non ridacchiare, e al suono Darren e Grant si girarono
verso di lui.
"Chris!"
urlò Grant, decisamente troppo forte, considerando la corta distanza
che li separava. "Sei qui! Non riuscivamo a trovarti!"
Chris
sussultò leggermente quando Grant gli mise casualmente un braccio
intorno alle spalle. Non era abituato alle persone che invadevano il
suo spazio, ad eccezione di Darren, e Grant era decisamente più alto
di Darren. La mano di Grant gli strinse il braccio, e Chris sentì il
tocco come se l'avesse marchiato. Alzò gli occhi verso Darren e si
sorprese quando trovò l'altro accigliato, gli occhi scuri e
insondabili.
"Stai
passando una bella nottata?" chiese il più innocentemente
possibile Chris, cercando di mantenere l'immagine di Grant, Darren e
Heather che ballavano (se si poteva chiamare "ballo") il
più lontano possibile dalla sua mente.
"Certo,"
rispose Darren, in tono seccato. Non era un tono che Chris aveva
sentito spesso da lui e sentì le sopracciglia corrugarsi in
risposta.
"Stai
bene?" chiese. Il braccio di Grant gli si strinse intorno mentre
cercava di allontanarsi e sentiva il colletto della camicia tirare,
una brezza a solleticargli la pelle appena esposta.
Giurò
che gli occhi di Darren brillarono per un attimo, prima che il suo
sguardo si indurisse ancora una volta.
"Sto
bene, Chris. Mi diverto. Mi lascio andare. Perché ti stai
nascondendo qui fuori?"
Darren sembrava arrabbiato, più duro
che mai con Chris.
"Non
riuscivo a respirare lì. Troppo affollato."
"Non
volevi essere troppo vicino a qualcuno?" chiese Darren, quasi
beffardamente, gli occhi a scrutare dove il corpo di Grant premeva
contro il suo.
Chris
era decisamente confuso adesso.
"Mi
sembrava troppo affollato"ribadì. "E lo è ancora. Penso
che potrei andare".
Scivolò
da sotto il braccio di Grant e si diresse verso la porta.
"Quindi
vuoi scappare di nuovo, Chris" disse Darren, e questa volta
l'alcol era evidente nella sua voce strascicata.
Chris
si girò per guardarlo. Grant era in piedi di fianco a loro, con gli
occhi spalancati - non aveva evidentemente idea di cosa stesse
succedendo.
"Che
cosa vuoi dire, scusa?"
Darren
ghignò verso di lui, l'espressione così brutta sul viso di Darren
che Chris quasi inciampò.
"Come
vuoi, Darren. Sei ubriaco. Ne parliamo domani o qualcosa del genere,
va bene? "
La
stanchezza lo raggiunse rapidamente di fronte alla rabbia di Darren e
le sue palpebre sbatterono pesantemente. Quella doveva essere una
notte di divertimento per tutti loro. Non aveva idea di cosa fosse
andato storto.
"Buonanotte Grant. Darren. "
Spinse
la porta e attraversò furtivamente la discoteca affollata senza
attirare l'attenzione di nessuno. Mandò un sms di saluto a Lea
mentre saliva su un taxi, dicendo di avere un mal di testa.
gli rispose.
Chris
appoggiò la testa sul sedile. Il viso di Darren, corrucciato e
frustrato, non abbandonò i suoi pensieri per tutta la via di
ritorno.
***
Il
suo telefono squillò piano dal comodino. Chris si strofinò gli
occhi. Avrebbe dovuto smettere di usare il suo computer a letto. Non
era sano. Era sveglio da più di due ore ed era ancora a letto.
Chris
si mise il telefono sul petto e cercò di respirare nonostante il
nodo che gli si era formato sulla bocca dello stomaco. Quando si
arrotolò a riccio un paio di minuti più tardi, il telefono gli
cadde tra le coperte.
Più
tardi nel pomeriggio, Chris si fece coraggio e gli inviò velocemente
una risposta.
arrivò immediata la risposta.
Questo
gli dava tre ore per pulire casa.
Fu
mentre stava passava l'aspirapolvere sotto al tavolo che si rese
conto che forse questo non era il modo in cui interagivano gli amici.
Gli era mancata così tanto la presenza fisica di Darren che gli
faceva male. Odiava vederlo con Grant, nonostante il fatto che, a
quanto pareva (e aveva dei dubbi dopo la confessione di Grant sul
set), fossero entrambi etero. Forse aveva quella che qualcuno avrebbe
potuto chiamare "cotta".
Era
una situazione infelice e frustrante, e toccava un nervo scoperto,
sinceramente. Il comportamento di ieri sera di Darren era stato molto
strano. Chris sperò che senza il coinvolgimento dell'alcol,
avrebbero potuto smuovere la situazione e andare avanti, tornare
com'erano un tempo.
***
Darren
arrivò con una scatola di cinese in mano e una bottiglia di Diet
Coke nell'altra. Lo salutò con un sorriso imbarazzato quando Chris
gli aprì la porta, ma Chris semplicemente rise e lo invitò ad
entrare.
"Hai
preso il solito?" chiese scherzosamente mentre si dirigeva con
Darren verso il divano. Aveva le ciotole e le forchette pronte
(Chris non riusciva ad usare le bacchette e non aveva intenzione di
permettere a Darren di prenderlo di nuovo in giro a riguardo) sul
tavolo, quindi si servirono rapidamente.
Una
volta appoggiato comodamente contro i cuscini, guardando Darren
deglutire enormi forchettate di cibo, Chris si sentì più a suo agio
di quanto non si fosse sentito da settimane.
"Mi
è mancato tutto questo" disse.
Darren
si fermò.
"Anche
a me" rispose piano. "E' stato strano da quella scena,
vero?"
Chris
sospirò, posando la ciotola sul tavolino. Si girò per guardare
Darren, le mani inconsciamente strette in grembo.
"Dare,
volevo chiederti scusa. So che sono stato un po' strano da allora. E'
che, beh, credo di essermi identificato un po' troppo in Kurt,
capisci?" si interruppe ridendo.
Darren
lo fissò, gli occhi scuri come la notte precedente.
La
sicurezza di Chris vacillò. "Dio, mi dispiace se ti ho messo a
disagio. So che le cose sono un po' strane, ma mi passerà preso e
poi le cose possono tornare normali, solo che io--"
Darren
alzò piano una mano, e Chris si fermò, scioccato.
"Quando
dici che dovrebbe tornare tutto normale, intendi che vuoi che torni
come prima? Quando eravamo insieme tutto il tempo, appiccicati, e
praticamente cercavamo di convincere tutti sul set che qualcosa
doveva comunque succedere tra di noi?"
Chris sbatté le
palpebre.
"Uhh,
immagino?" rispose esitante. Non era una domanda che si
aspettava di ricevere.
"Beh,
io non voglio tornare indietro",disse Darren, e Chris non riuscì
a trattenersi dall'indietreggiare.
"No,
no, voglio dire che" si affrettò ad aggiungere Darren "Volevo
solo dire che, uh, "Anche io mi sono identificato un po' troppo
con Blaine."
Darren si allungò per prendere la mano a Chris
e mettersela in grembo.
"Solo
che non è neanche quello, non proprio."
Chris
cercò di non concentrarsi sulla sensazione delle dita di Darren che
gli accarezzavano delicatamente il palmo della mano.
"Non
penso di stare sentendo solo il dolore di Blaine. Penso di sentire
anche il mio."
Gli
occhi di Darren erano spalancati e ansiosi e Chris si sentì
stringere il cuore guardandoli.
"Darren,
che cosa stai cercando di dire?" chiese Chris, il respiro
irregolare.
In
risposta, Darren si sporse in avanti, gli prese il viso tra le mani e
lo baciò.
Chris
socchiuse istintivamente le labbra, e Darren infilò la lingua quasi
subito, spingendosi nel bacio più velocemente di quanto Chris
avesse mai immaginato. E lui si era trattenuto dall'immaginare tutto
questo troppo spesso, non sicuro delle implicazioni, ma sapendo
istintivamente che sarebbe stata una cattiva idea. Ma ora, con la
lingua di Darren in bocca e una mano sulla sua mascella, Chris si
lasciò andare. Non era in alcun modo simile ai teneri baci di
Darren. Questo era diretto e aperto e assolutamente eloquente.
Si
piegò in avanti d'istinto e Darren lo avvicinò immediatamente, i
loro corpi si intesero come non avevano mai fatto. La mano di Darren
si spostò verso la sua nuca, tirandogli delicatamente i capelli, e
Chris gemette piano. Si sentiva surriscaldato, la sua pelle palpitava
nei punti in cui Darren lo toccava, e non sarebbe passato molto prima
che diventasse evidente a tutti i soggetti coinvolti.
Darren
inspirò forte quando Chris gli morse il labbro inferiore e si tirò
indietro, ipnotizzato dall'istintivo tentativo di Darren di seguire
la sua bocca.
"Wow,
Dare, è stato--"
"Lo
so."
Darren
sorrise contento, la più cosa più vicina a Blaine che Chris
avesse visto da tanto, fu dolce e triste nello stesso momento.
"Sei
sicuro?" chiese timidamente. Dopo tutto, era Darren che aveva
più da perdere.
Darren
continuò a fissare deciso Chris.
"Certo che lo sono. Non ho
voluto altro da mesi. "
Chris
non riuscì a trattenere il sussulto scioccato al sentire quelle
parole, e girò la testa, imbarazzato. Le dita di Darren,
accarezzandolo dolcemente sulla guancia, lo riportarono alla realtà.
"Vieni
qui" sussurrò, avvicinando Chris e avvolgendolo nel suo
abbraccio per poi sussurrargli all'orecchio'. "Sei bellissimo,
Chris. E divertente e sorprendente. Spiritoso, intelligente,
fantastico ... "
Le
sue parole mandarono dei brividi lungo la schiena di Chris.
"Valeva
la pena stare qui grazie a te. Credo che la scena della rottura mi
abbia spinto a rendermi conto che non si trattava solo di Kurt e
Blaine per me. Si trattava di Chris e Darren. "
Questa
volta fu il turno di Darren di abbassare lo sguardo.
"Capisco
quello che vuoi dire," disse piano Chris, e la testa di Darren
si sollevò, gli occhi pieni di speranza.
"Eri
off limits per me. Ma Blaine non lo è mai stato. "
Chris
si chinò verso di lui, premendo rapidamente le labbra contro quelle
di Darren.
"Ora
ho intenzione di pensare solo a te," sussurrò prima di baciarlo
di nuovo, più profondamente.
Darren
sorrise contro la sua bocca.
"Questo
significa che ti piaccio senza papillon?" chiese, ridendo quando
Chris sbuffò in risposta.
"Posso
non indossare pelle?"
Darren
rise ancora più forte, prima di fare una faccia esageratamente
offesa. "Ma mi piace la pelle, Chris. Per favore."
"Solo
se lasci stare il gel" disse Chris prima di mettersi a
cavalcioni sulla vita di Darren.
La
testa di Darren cadde all'indietro e gemette quando Chris lo spinse
giù.
"Penso
che potremmo anche essere più carini di Kurt e Blaine, che ne
pensi?" domandò Chris, muovendo i fianchi.
"Cazzo"
fu l'unica cosa che disse Darren.
Non
era un dolce primo amore adolescenziale. Ma era qualcosa. E da come
Darren crollò sotto le sue mani, Chris pensò che avrebbe potuto
solo andare per il meglio.
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