Dedico
questa piccola storia a tutti coloro che adorano come me il
personaggio di Petyr Baelish, ma in particolare volevo ringraziare
Manu75, per avermi dato l'ispirazione per questa one-shot :)
Un
colpo di spada mi aggredisce il fianco, lo sento ardere e sfrigolare.
La
ferita aperta brucia a contatto con l'aria fredda che ci arriva
prepotente addosso.
Cado
a terra, che mi accoglie in un abbraccio umido e sporco, tingendo i
miei vestiti di fango e appesantendomi.
Sono
pronto a rialzarmi.
Per
te Cat.
Quando
il cuore pulsa così furioso per qualcuno, il corpo lo segue
senza una ragione, senza paura.
La
mia morte ti offro, se non posso offrirti la mia vita.
Ma
sento la tua voce, il tuo diniego che si espande insieme alla nebbia
che sta prendendo terreno.
-No,
lascialo vivere, non può più combattere-
Il
tuo promesso sposo cerca di convincerti che è meglio mettere
fine alla questione insieme alla mia vita.
Ma
tu sei irremovibile.
Per
amore?
Per
amore mi hai risparmiato, per amore hai gridato?
O
pietà?
Sei
sempre stata buona Cat, fin troppo, con esseri come me.
Il
tuo uomo ha ragione, dovrei marcire qua, immerso nel fango e il
putridume, dissanguato per una ferita al fianco che un vero uomo non
avrebbe neanche avvertito.
Ma
succede qualcosa di peggio, qualcosa che mi fa scattare di paura.
Mi
allontanano, mi stanno portando via.
Due
mani possenti mi alzano dal terreno e mi trasportano lontano, via da
te.
Avrei
potuto sopportare di morire, solo per vedere il tuo sguardo stravolto
dal dolore per avermi perso.
Mi
sarebbe bastata l'illusione che in quegli occhi preoccupati si
nascondesse amore.
Una
punta, una goccia, mi sarebbe bastata per dissetare il mio cuore
inaridito.
Ma
non ti vedo più, sento a malapena la tua voce che si lascia
trasportare dal vento, come una canzone intonata dagli alberi.
-No,
aspetta-
La
mia preghiera sussurrata non sembra essere giunta alla persona che
continua a camminare lentamente facendosi carico del mio corpo.
Se
l'ha avvertita non deve averla colpita, perchè continua la sua
marcia lenta ed affaticata.
E
a me non resta che piangere silenziosamente, per una ferita che non
si può vedere ad occhio nudo.
Il
cuore sanguina, molto più del fianco.
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