Era il primo giorno di scuola quando la vidi per la prima volta.
In tre anni non l'avevo mai vista o incontrata, però quel giorno, entrando in classe, vidi quei meravigliosi occhi verdi che catturarono la mia attenzione. I suoi occhi per me erano pura perfezione per non parlare di quel sorriso, aveva un sorriso che illuminava la stanza o almeno il mio cuore buio e ferito.
Appena seppi il suo nome un sorriso si allargo sulle mie labbra, era bellissimo, lei era bellissima.
Dal mio banco potevo guardarla senza che lei se ne accorgesse ed era meraviglioso.
Quando ho iniziato a fare amicizia con lei mi sentivo la ragazza più fortunata della terra perché finalmente potevo provocare io quel meraviglioso suono che era la sua ristata per me. La trovavo adorabile. Trovavo adorabile il suo essere logorroica e ansiosa durante un'interrogazione, trovavo adorabili le sue smorfie, trovavo adorabile il fatto che mi stringeva forte a se quando era felice, trovavo adorabile ed estremamente sexy il fatto che mi provocava sapendo che mi piaceva, quando mi graffiava il decoltè e la schiena con quelle sue unghie laccate e nel frattempo si avvicinava al mio collo lasciando infrangere il suo respiro su di esso.
Trovavo adorabili tutte le sue perfette imperfezioni perché ero innamorata di lei. Ora sono ancora innamorata di lei ma cerco di lasciarmela alle spalle perché non sarà mai mia.
È innamorata di un altro e io sono solo una persona che è caduta nei suoi occhi.
Mai potrò essere il suo principe azzurro perché sono una principessa. |