Bestiario IV

di Francine
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«Sfinge. Da sphingein, strangolare. Ha il corpo di leone e la testa umana, di aquila o di capra. Spesso ha le ali.» E poi, scherzando, Seiya aggiunge: «In pratica, è figlia tua e di Aiolia…».
«Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, bipede e tripede?», chiede Marin strizzando il bucato. Con forza.
Seiya si aspetta di sentire lo straaaaap della stoffa da un momento all’altro.
«Non lo sai?»
E Seiya deglutisce, perché no, non lo sa. Ma sa quello che gli succederà tra tre, due, uno…
«Cinquecento flessioni. Sui pollici. », gracchia Marin. «Adesso. O preferisci essere strangolato

Note:
la Sfinge è una creatura mitologica che i Greci fecero propria quando vennero in contatto con i popoli della Mesopotamia ed i loro Lamassu, creature non dissimili messe a guardia dei palazzi reali. Anche la Sfinge, il cui nome significa appunto strangolatrice, custodiva una città, Tebe, luogo abitato da allegroni nonché la terza poleis dell'antica Grecia.
Poneva agli sfortunati viaggiatori che entravano in città l'indovinello summenzionato da Marin. Solo Edipo lo risolve e per il dispiacere - ché anche gli assassini seriali hanno un proprio orgoglio - la Sfinge si suicida gettandosi dall'Acropoli della città.
La nota curiosa è che, mentre tra Assiri e Babilonesi il Lamassu era una creatura benigna e portatore di fortuna, tra i Greci la Sfinge portava una sfiga pazzesca. Peggio del gatto nero che ti attraversa la strada un venerdì 17...

 




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