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di paige_
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                                                                    CAPITOLO 2
 
-Tre giorni dopo ancora tornò Abby, la mia coinquilina nonché migliore amica dalla terza elementare. Tutti hanno una persona da chiamare in caso di necessità, una persona a cui diresti tutto e a cui non hai bisogno di dire niente. Abby è quella persona e molto altro per me.
Era stata dieci giorni a Praga con il suo fidanzato, Danny. Lui ed Abby stavano insieme dal quarto anno delle superiori.
 
-Mi sei mancata Liz!
 
-Mi saltò al collo appena entrata in casa, ancora sulla porta.
 
-Anche tu Abby, un sacco! Ma adesso pensiamo alle cose importanti…                                                                               Cosa mi hai portato da Praga?
 
-Abby ed io ridemmo e ci mettemmo sul letto a chiacchierare. Mi raccontò della sua vacanza, di quanto era innamorata di Danny (argomento ricorrente nelle mie conversazioni con Abby dalla quarta superiore) e mi diede il mio regalo.                                                                                              Mentre parlavamo Jake continuava a mandarmi dei messaggi.
 
“Ei, come va oggi?                                            Ci sei? Lizzie!                                                                                         Va bene lo so non devo chiamarti Lizzie.                                                                                                Elizabeth ci seei?                                                                                                  Ho voglia di parlare con te.”
 
-Lo schermo s’illuminava ogni due minuti accompagnato dal solito “toc toc toc”. Non volevo rispondergli solo perché stavo parlando con Abby e non mi credevo fosse carino, ma lui sembrava non capirlo. Mi faceva quasi tenerezza. E mi faceva ridere.
Abby notò il mio sorriso dopo l’ultimo messaggio.
 
-Puoi rispondere Liz, non mi offendo lo sai.
-Lo so Abs ma non è niente di importante.
-A me non sembra. Chi ti sta scrivendo?
-Nessuno.
-Andiamo!
-Nessuno è solo un amico!
-Chi, Billy?
 
-Billy è l’altro mio migliore amico. Mio e di Abby, dalla prima media.
 
-No Abby, non è Billy.
-E chi è allora?
-Non lo conosci.
-Come è possibile che io non lo conosca? Conosco tutti i tuoi amici!
-Beh questo no, ok? Smettila di chiedermelo, è irritante.
-Scusa tanto, non volevo darti noia.
 
-Mi era dispiaciuto rispondere in quel modo ad Abby, ma non avevo nessuna voglia di parlarle di Jake. Volevo che restasse una cosa mia, mia e basta. Fin da quando eravamo piccole Abby era sempre stata quella solare, quella simpatica a tutti. Io ero sempre stata ‘l’amica di Abby’.
 
“Jake!”
“Ah ma allora ci sei!”
“Sì, scusami, avevo da fare.”
“Non fa niente! Allora, oggi come va?”
“Tutto a posto, credo.                                                                                                                                             E’ appena tornata la mia migliore amica da un viaggio a Praga.”
“Forte! Se devi andare allora ci possiamo sentire un’altra volta!”
“No. No, posso parlare.”
 
-Parlare con quel ragazzo mi rendeva felice come non ero da tempo. Voglio dire, non che fossi depressa o cose del genere, è solo che ero stressata per gli esami ed ero stanchissima. E poi nella mia vita avevo sempre fatto le cose come andavano fatte, ogni giorno era a stessa routine ma tutto sommato mi piaceva. Mi andava bene la routine se Abby e Billy ne facevano parte. Jake però era una cosa nuova. Era una persona diversa da quelle che conoscevo e, non so, mi faceva sentire speciale.
La sera uscii con Abby per prendere una pizza.
 
-Allora, vuoi dirmi che ti era preso oggi?
-Niente, ero solo un po’ stanca. Scusami se ti ho risposto male.
-Non preoccuparti Liz.
-Vuoi ancora sapere con chi stavo parlando?
-No.
-Come no?
-No, non vuoi dirmelo. Quando vorrai parlarmene sarò pronta ad ascoltarti.
-Grazie Abby.
 
 
 




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