Frammenti

di Wolf017
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FRAMMENTI

Come frammenti.

I ricordi che ho di te, vagano nella testa come frammenti.

E più provo a non pensarci, più mi riesce difficile.

Camminava a passo lento mentre una pioggia fitta la travolgeva non solo esternamente, anche emotivamente.

Non le importava, preferiva starsene fuori da sola al buio della notte, piuttosto che stare in casa e fingere dei sorrisi...

Odiava farlo.

Le sembrava sempre di mentire.

Che poteva farci, le mancava qualcuno che per lei era assolutamente imprescindibile.

Aveva condiviso ansie, gioie, dolori e ora, se ne stava tutta sola senza Lui.

Già, si erano allontanati .

Lo aveva ferito. La fiducia che il ragazzo riponeva in lei era stata corrosa da un suo errore.

Uno stupido e tremendo errore, che l'era costato troppo.

L'acqua piovana le ricadeva sul mantello delicatamente, sembrava sfiorarla appena, mentre i suoi poveri stivali viola iniziarono poco a poco ad inzupparsi fino a che

i calzini non iniziarono a bagnarsi.

Era munita di un grazioso ombrello viola con sopra un ricamo di un gatto nero, ma per una sua strana ragione, non sentiva il bisogno di aprirlo, anche se la pioggia anziché placarsi, continuava imperterritamente a ricadere sulla terra, 'sta volta con maggior intensità.

Sentiva che le gocce cristalline che cadevano su di lei, la purificassero, o almeno, la facessero sentire viva.

Aveva freddo, fame ed era a pezzi.

Tutto ciò la faceva sentire ancora umana, ma lei sapeva benissimo che comportandosi in modo così meschino nei suoi confronti, non la faceva sentire come tale, o almeno, non più.

Certo, d'altra parte non era mai stata umana a tutti gli effetti.

Dopo tutto suo padre era Trigon, un demone.

Anche se sua madre Arella era umana, l'influenza demoniaca di suo padre era sempre più forte e visibile.

Si alzò il cappuccio del mantello nero sul capo, così che non si scorgessero che solo gli occhi violacei che sottolineavano la sua natura 'aliena'.

Quanto avrebbe desiderato poter essere una ragazza normale, o quanto meno avere un padre buono così da lasciarla libera.

Perché si, lei era costantemente in prigione.

Doveva reprimere qualsiasi sentimento perché se no il padre avrebbe potuto prendere il sopravvento.

Ma poco le importava adesso di suo padre, era fissa solo su un unico pensiero: B.B.

Il suo miglior amico.

Il suo amico abile nel trasformarsi in qualsiasi animale.

Il suo amato amico...

Colui che per un banalissimo errore aveva allontanato.

Non avrebbe mai ammesso a sè stessa che infondo provava ben altro che amicizia nei confronti del ragazzo verde.

Oltre che per il padre, non rientrava nel suo 'essere' …essere appunto dolce.

Anche se doveva ammetterlo, ultimamente abbracciava molto più spesso i suoi amici.

Dopo tutto erano passati molti anni da quando era entrata a far parte dei Teen Titans.

Ricordava ancora quel giorno.

Il primo ad aver incontrato fu Robin, il giovane si presentò con il suo modo di fare 'altezzoso' a dimostrare la sua superiorità.

Beh, rimaneva comunque il Leader di quella combriccola di ragazzi eroi.

Era comunque sensato che si comportasse a quel modo.

Poi ci fu lui...un piccolo omino verde dalle orecchie da elfo.

Si avvicinò alla ragazza amichevolmente e si presentò come solo lui sa fare:”Hey Bella, sono Beast Boy ma per gli amici solo B.B!”.

Raven fece per salutare timidamente.

Non le bastò molto per comprendere il “ragazzo bestia”.

Era un tipo disordinato, esuberante, divertente, sciocco.

Ma a lei piaceva lo stesso...

Mentre ricordava ciò, increspò le labbra in un dolce sorriso.

Intanto nella T. Tower un esserino verde dai denti appuntiti camminava avanti e dietro freneticamente nella sua stanza disordinata.

Non riusciva a darsi pace.

Certo Raven aveva fatto una cosa ingiusta nei suoi riguardi, ma perché 'buttare' anni di amicizia per un solo errore?

Meditava su ciò.

Forse aveva avuto una reazione troppo eccessiva.

Con uno schiocco delle dita, sorrise e uscì fuori dalla sua stanza determinato ad andare a cercare la sua migliore amica.

Gli altri si stavano rilassando giocando ad una partita di carte.

Li salutò rapidamente senza dare alcuna indicazione su dove andasse, o cosa facesse.

Si trasformò rapidamente in uno splendido pterodattilo e sorvolò tutta la città in cerca di LEI.

Come aveva potuto essere così immaturo?

Infondo Raven non l'aveva fatto apposta!

Eppure, lui era stato così infinitamente...sciocco!

A pensare a tutte le cose che avevano fatto assieme.

Quante volte avevano sconfitto gli H.I.V.E solamente con il loro gioco di squadra.

E quante volte ancora i suoi vani tentativi di farla ridere, si trasformavano in divertenti gaf che portavano attimi di pace e divertimento nella torre dei Titans.

Finalmente, l'aveva trovata.

Si appollaiò su un albero poco distante da lei.

Era seduta sulla panchina e si riparava con l'ombrello poiché la pioggia era divenuta insostenibile, e poiché il freddo la stava facendo congelare letteralmente.

Forse ciò che era realmente congelato quella sera, era solamente il suo cuore.

Il ragazzo si rattristì subito nel vederla ridotta a quello stato.

Gli stivali viola avevano assunto un colore sempre più scuro poiché completamente inzuppati d'acqua piovana; il suo mantello lo stesso, i capelli viola e lisci che aveva sotto il cappuccio, bagnati anch'essi.

Un B.B dispiaciuto si avvicinò a lei ritornando in forma umana.

Ti avevo sentito arrivare. Perché sei qui?” chiese la ragazza senza guardarlo.

Potrei farti anch'io la stessa domanda, comunque sono qui per...chiederti scusa.”

disse affranto il ragazzo.

La ragazza assunse un'espressione sorpresa, e un piccolo sorriso malizioso si increspò sulle sue labbra sottili.

Raven? Allora, ci torni a casa adesso? Ti prego...”supplicò il ragazzo strusciandosi su di lei e assumendo la forma di un vivace gattino verde.

Va bene...ho capito.”esclamò affranto il ragazzo associando il comportamento della ragazza ad una negazione.

Raven voleva a tutti i costi tornare a casa, sopratutto con lui.

Ma, preferì godersi le coccole del dolce micio verde B.B che ora era sulle sue gambe bianche con le orecchie spianate sulla testa.

No.” disse la ragazza.

No?” domandò il ragazzo posandosi al suo fianco e riprendendo la sua forma umana.

No B.B. Non sei l'unico a doverti scusare. Ora andiamo” ribatté la ragazza sorridendo e arrossendo dolcemente.

La sua gota bianca, oramai aveva assunto un colorato simile a quello di una pesca.

Ah Raven!” esclamò felice il ragazzo stringendola forte a sé.

Poi continuò:”Allora, si torna a casa!” esultò gran voce.

Azarath Metrion Zinthos!” esclamò Raven e subito si ritrovarono nel soggiorno della Teen Tower.

Sotto gli sguardi attenti dei compagni che li guardavano, accennarono un saluto.

Ma che avete combinato?!” dissero all'unisono gli altri componenti del gruppo.

Una lunga storia.” disse B.B portandosi una mano sulla nuca e sorridendo mostrando più che mai i suoi canini decisamente evidenti.

Con permesso, io vado ad asciugarmi” disse Raven dirigendosi nella sua camera.

B.B la seguì.

Raven.” le prese il polso e la tirò a sé.

Raven cominciò ad arrossire, e indietreggio di qualche passo visto che erano vicinissimi. Fin troppo per i suoi gusti.

Ch-che vuoi B.B?” chiese cercando di evitare il suo dolce sguardo.

Beh...nulla, io vado a dormire adesso quindi volevo solamente...augurarti una dolce e serena notte.” disse il giovane verde e poi avvicinandosi a lei, le sfiorò dolcemente la guancia e vi schioccò un soave bacio affettuoso.

La ragazza arrossì e lo strinse forte a sé.

Buona Luna mio dolce amico.”scandì.

Angolo della pseudo-autrice
Shalve! :3
Spero vi piaccia.
Siate clementi, lo so, non è stata un'idea brillante, ma ho voluto comunque pubblicarla.
Sarà la febbre! xD
Siete sfortunati ahaha!
Alla prossima!

-Lascio un velo di mistero come fossi un forestiero-
By Wolf017

 





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