Another Human: il nono umano

di Matte Goldenside
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Another Human: il nono umano
 
Cap n°1: Il Monte Ebott
 
In questo momento una bambina sta camminando, o meglio dire, scalando il Monte Ebott, un gesto che di sicuro sarebbero in pochi a fare, ma come non darle ragione, lei non ha nulla da perdere, nessun amico, nessun parente, è sola. Ha capelli biondi non troppo lunghi, occhi di un verde molto chiaro, una felpa blu e un braccialetto con un cuore, in quel piccolo oggetto c’è molto di più di quel che sembra, anche se potrà sembrare strano. Sta piangendo, gli occhi sono zuppi di lacrime, di certo non ha passato dei bei momenti prima della scalata del Monte e di sicuro non ne passerà altri molto belli. Durante la sua scalata però inciampa e cade in un buco, la bambina non smette di piangere, ormai l’ora della sua morte è arrivata. Per fortuna qualcosa accade, atterra su un letto di fiori, è difficile anche solo pensare come ci siano finiti lì dei fiori. Hanno però un aspetto strano, sembrano morti, sono appassiti.
La bambina per fortuna non si è fatta male, ma continua comunque a piangere e ad avere paura. Inizia a camminare, questo posto è freddo, oscuro e pieno di ragnatele, sembra che nessuno lo pulisca da anni. La ragazza varca una specie di arco di pietra e si ritrova in un luogo del tutto oscuro, è difficile orientarsi, chiunque avrebbe difficoltà a capire dove si trova, ma per fortuna davanti a lei c’è un altro arco uguale a quello precedente. La sua attenzione però cade su qualcos’altro, un enorme petalo appassito, ma che comunque conserva ancora un po’di colore rosa e accanto al petalo si trova un coltello, un coltello insanguinato. La bambina prende l’arma, di certo non sarà della gente buona quella che incontrerà; prende anche quel petalo, non sa neanche lei il perché, ma sente che potrebbe tornare utile.
Dopo aver preso l’arma, lei varca l’arco nominato prima e si ritrova davanti a due rampe di scale e in mezzo ci sono una marea di petali di fiori, anch’essi appassiti. Una cosa però cattura l’attenzione della ragazza, ovvero un bagliore, un bagliore che proviene proprio da quel cumulo. Lei lo tocca e al solo sfiorarlo sente una strana sensazione, si sente… determinata, determinata a continuare questo suo cammino per tornare a casa. Sale le scale e si ritrova in un corridoio, è oscuro e umido, ovviamente pieno di ragnatele, un luogo orribile. Per fortuna fino ad ora la ragazza non ha incontrato nessuno, il che è un bene, eppure sa di non essere sola, sa che qualcuno la sta osservando. Durante il suo cammino, incontra un manichino, sembra del tutto distrutto e rovinato, come se qualcuno lo avesse accoltellato più volte, di sicuro qualcuno deve essere passato da queste parti diverso tempo prima di lei. La ragazza si avvicina al manichino, ma appena lo sfiora, il cuore sul suo braccialetto diventa rosso e il mondo circostante diventa bianco e nero.
 
​Commento dell’autore
 
Ciao ragazzi^^
Eccoci col primo capitolo di Another Human: il nono umano
Scusatemi per il capitolo corto in cui non è accaduto praticamente nulla, ma sono di fretta oggi
Questa è la mia prima long su Undertale, se notate errori, non esitate a dirmeli^^
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e a presto ;)
P.S: la protagonista sarebbe una specie di mio corrispondente al femminile XD




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