Racconti di insonnia, terrore e un pizzico di paura

di CreepyLavender
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Non sai quando sia accaduto, come sia potuto succedere, ma il sogno non è più relegato alla sfera onirica. Puoi sentire le coperte sul corpo, i capelli sono arruffati sul viso; e c'è quel maledetto silenzio. 

Cerchi di alzare il braccio per arrivare al cellulare, vuoi vedere l'ora, ma non puoi muoverti. Sei immobile, gli arti sono pesanti e l'unico modo per segnalare il tuo stato di coscienza sono gli occhi, che si muovono freneticamente. Il respiro diventa affannoso, cerchi di muoverti ma non puoi, ti senti nudo e scoperto a tutto. O a tutti. C'è qualcosa accanto a te. 

Chiudi gli occhi ormai attanagliato dal terrore, respiri sempre più a fatica mentre qualcuno ti osserva. Non sai da dove, non sai chi sia né tantomeno cosa voglia, ma un presentimento ti inculca l'idea che non abbia buone intenzioni. 

È di fronte a te, puoi percepire la sua aura maligna e i suoi occhi malvagi che ti osservano. Senti un leggero movimento che ti accarezza la spalla, che siano proprio i suoi arti? 

Il corpo sprofonda sempre più nell'immobilità, ti senti inerme di fronte al male; non puoi fare altro che pregare. 

E preghi, reciti preghiere in ogni lingua e di ogni credo mentre lo stomaco si annoda. Nelle orecchie c'è solo il rumore di un forte vento, sicuro che il silenzio di prima fosse fastidioso? 

Alla fine sprofondi di nuovo nel sonno e ti svegli la mattina seguente con ancora mille terrori addosso. Tremi, sei sudato e non respiri bene. 

Sei davvero sicuro di voler dormire stanotte?




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