Problemi quotidiani di tre padri improvvisati

di King Denmark
(/viewuser.php?uid=883266)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Che gli uomini non siano esattamente ferrati con le lavatrici, è un dato di fatto; eppure quel giorno nessuno si sarebbe immaginato una catastrofe simile. Francis, con tutta la buona volontà del mondo, aveva deciso di lavare quel pupazzo che suo figlio si portava sempre dietro, insomma se profumava e non aveva germi era meglio per il piccolo. Evidentemente non aveva fatto i calcoli con quel malefico aggeggio chiamato lavatrice: il peluches si era rimpicciolito di almeno tre taglie. Sembrava più uno di quei pupazzetti attaccati ai portachiavi. Oh, quanto avrebbe desiderato che suo figlio dormisse per altre dieci ore, il tempo di trovarne uno identico in un qualsiasi negozio! E invece, proprio in quell’istante, dei passetti riempivano il silenzio della casa, lo sentiva benissimo Francis, quello era il rumore della fine del mondo.
« Papa… » sussurrò il bambino mentre era intento a stropicciarsi gli occhi con le manine « non trovo più Kumajiro »
« Mon petit, K-Kumajiro… » fece una pausa di silenzio, fissando il piccolo che lo guardava interrogativo « HA AVUTO UN BIMBO! » esclamò con un tono fin troppo allegro, mostrando al figlio il povero pupazzo rimpicciolito.
Matthew inarcò le bionde e sottili sopracciglia, lasciando spazio ad una espressione di stupore « Papa, ma quindi, anche i peluches possono fare i bambini? Come fanno? »
Pessima idea, Francis.
(224 parole)
Spigolo autrice:
Non chiedetemi cosa sia questa storia ma ho bisogno di qualcosa di stupido e senza senso.
Ringrazio chiunque legga e vorrà recensire!
Un abbraccio, Den ( ^-^)/
 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3415359