Scarlet Night

di Lux Nox
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Scarlet Night

(E' il continuo di Blood Princess )
Prologo
 
-Ti odio.- urlò con tutta la rabbia che quel esile corpo poteva mantenere.
Kaname strinse le labbra. Non riusciva a sopportarla più, tutte quelle grida, quegli insulti, l’odio. Solo perché aveva tentato di uccidere il suo giovane amore.
Conficcò le unghie nelle mani perfette e sentì montare dentro di sé, la voglia di distruggere il palazzo con la sola forza del pensiero. Ultimante gli stava accadendo spesso, perdere il controllo dei suoi poteri senza rendersene conto, radendo al suolo tutto ciò che aveva intorno. Forse era colpa sua, perché si era cibato avidamente del sangue della reale senza rendersi conto delle conseguenze. Forse se non l’avesse fatto... Accidenti, il dannato liquido cremisi era un frutto proibito da cogliere e non ne poteva fare a meno. Era come la madre delle droghe, una volta assaggiata, eri finito.
Dolce, letale e velenoso. Il sangue dei Komoto era un mix di proibito… incancellabile.
-Ti odio.- ripeté lei.
-Oh, non è vero.- rispose mellifluo. Sapeva che non lo odiava, sotto la scorza dura di Yuki, c’era ancora un briciolo d’amore che lei provava per lui.
Non si poteva dimenticare il re delle tenebre facilmente! Era una specialità del purosangue, quella di imprimersi nella pelle dei suoi alleati o nemici.
Eppure, quando la guardò attentamente vide non Yuki Cross, ma una donna matura per la sua giovane età, disposta a tutto per proteggere e salvare l’uomo che amava. Per la prima volta la guardiana della notte, la protettrice dell’equilibrio di tutte le razze esistenti sulla terra, era cresciuta.
Non si faceva più difendere da Zero Cross, il suo attuale compagno o dalla stessa Naomi. Era semplicemente Yuki con i fantasmi degli ex guardiani.
“-Ha fatto un salto di qualità.-” pensò compiaciuto il purosangue. La sua piccola e fragile amata, era sbocciata in una guerriera.
I capelli legati in una coda alta, pantaloni neri e attillati- non gli piacevano affatto, erano come una seconda pelle-, una canottiera nera, giacca di pelle con le borchie, stivali altrettanto scuri e le armi.
Pistole sui fianchi, pugnali magici sui gambali e Artemis attaccata alla cintura, mai abbandonata da anni. Era pronta all’azione senza troppi ripensamenti. A pensarci, erano passati solo sei mesi dal loro ultimo incontro. Che cosa l’aveva cambiata? Che le era successo in quel lasso di tempo? Dove era Zero Kiryuu?
Pensando al cacciatore, lo colse un motto di rabbia.
Odiava quell’insulso ragazzo. Gli aveva affidato il compito di proteggerla, non di farla diventare un’assassina professionista… anche se, sospettava che in questa storia c’era lo zampino di Jean-Pierre De Cuberten- il tutor deceduto di Naomi- sempre, ex guardiano della notte.
-Calmati Yuki.- disse la voce melodiosa e glaciale della bionda.
Oh,  si era completamente dimenticato della presenza di Lei. Troppo impegnato a controllare i suoi nuovi poteri, non ci aveva fatto caso.
La osservò con la coda dell’occhio.
Seduta elegantemente alla scrivania, sembrava una regina- la sua regina.-
I lunghi capelli biondi chiari erano raccolti in un chignon, gli occhi azzurri- tempo prima di un bellissimo blu- non esprimevano niente, indossava un top col scollo all’americana bianca, una gonna a ruota blu e le francesine nere.
Un trucco leggero le copriva il volto, la sciarpa bianca le copriva i morsi- i suoi morsi, pensò compiaciuto, i quali non si erano rigenerati-  orecchini a forma di rosa e l’anello che lui le aveva regalato la rendevano magnifica, eterna, intoccabile.
Ed era tutta sua. Sua e di nessun altro.
Gli stava vendendo sete, troppa sete. Odiava quella ragazza e il suo sangue. La odiava ma non poteva fare a meno di lei. Era assuefatto dal suo profumo, dalla sua voce che urlava il suo nome… dal suo sangue.
-No, Naomi. Non mi calmerò fin a quando Kaname mi avrà spiegato perché ci sono due reali, più una purosangue che hanno rapito Zero e quasi ucciso te.- stava per urlare ma mantenne calma la voce.
La sua piccola Yuki era cresciuta nella giusta maniera.
-Perché Kaname conosci Seth? Chi sei tu veramente?- chiese Yuki guardandolo con occhi feriti.
Kaname fece per parlare ma fu bloccato da forti rumori.
Tutti e tre si voltarono contemporaneamente verso la porta da cui entrò un Ichijo tutto preoccupato.
-Kaname- sama, Padrona Naomi stanno attaccando.- disse con il fiato corto il vampiro, divenuto uno slave di Naomi- schiavo in russo.-
La storia era più complicata di quanto Ichijo potesse comprendere, essere uno slave era una condanna per l’eternità.
-Chi?- domandò la bionda mostrando dopo tanto tempo un cenno di emozione.
-I reali stanno massacrando i nostri. Tutti i nostri, anche la stessa ex Night Class.- spiegò pratico il biondo.
Un tremito di terrore le attraversò il corpo. Non si era immaginata un attacco tanto presto, soprattutto non nella base di Londra.
Si alzò maestosamente e con tutta la freddezza che poteva far trasparire- anche se dentro stava morendo- raccolse tutti i suoi poteri e con la supervelocità sparì.
Kaname si alzò dalla sedia di velluto e con grazia tese la mano a Yuki. La castana rifiutò con un cenno di capo ed estrasse la sua Artemis chiamando accanto a sé, i suoi amici fantasmi.
Era l’inizio della guerra preannunciata dal profeta del destino. E questa guerra l’aveva cominciato il re dei vampiri, Kaname Kuran. 


Heyyy, ciaoo!
Sono tornata dopo non so quanti anni in questo fandom, è solo che mi mancava tantissimo il mondo di Vampire Knight, e Blood Princess doveva avere il continuo. Era stato programmato così ahahah. Spero che vi piaccia, vi posso assicurare che non più buona come nella mia vecchia storia: preparatevi al peggio! 

 




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