Diario di Zakhar

di Cissy_Black
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Sono davvero tornata più attiva di prima, ma questa volta vi prometto che non lascio nulla di incompleto <3

20 marzo



Era fermo di fronte allo specchio a petto nudo.
Continuava a guardare quei segni sulla sua pelle.
Il collo, i pettorali che fino a poche sere prima erano disseminati di quei segni, ora non ne presentavano più di due o tre. Quei segni stavano sparendo.
Anche più giù, dove il ricordo delle sue labbra e della sua lingua che collegavano le cicatrici, era sempre stato più vivido, non comparivano più i suoi segni lasciati dai morsi e dai succhiotti.
Aveva pensato a una ragnatela quella notte. Una ragnatela fatta disegnata abilmente.
Ora non ne capiva più il collegamento, o meglio non così a freddo, non ora che non c'era più lui a disegnarla
Li teneva nascosti quei segni, per tutto il tempo che passava fuori casa, un ricordo da cancellare, si era detto, un ricordo da non rendere pubblico, un ricordo solo suo e che nessuno avrebbe mai potuto cancellare.
Ora quel ricordo, sul suo corpo, stava lentamente svanendo.
Mentre sperava che quei segni rimanessero in eterno.
Quei segni che erano Loro,
Era loro.
Oltre ad essere l’ultimo ricordo che aveva di Davide.
All'inizio non si era mai fermato a ricordare, a pensare, anzi era scappato di fronte ad essi.
Era fuggito dal suo riflesso, dai suoi ricordi, da quella notte
Ora invece li cercava e ne ritrovava solo alcuni.
Continuava a toccarli con la punta delle dita, li collegava, il ricordo delle sue labbra tornava a farsi vivo.
Più vivido di quanto già immaginasse.
Forse era quello il vero segno indelebile che gli aveva lasciato.
Un segno nella mente, non nel corpo.

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Spero che vi sia piaciuto, questo primo spacco della vita di Zakhar, a presto con i prossimi
>Vostra Cissy




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