-Colpo
di fulmine-
Le dita stringono compulsive il manico della borsa, sorretta su una
spalla ondeggia freneticamente dato il passo accelerato che mi sto
autoimponendo. Come una furia mi affretto a coprire in una sola falcata
l'ultima manciata di metri che divide il corridoio del dormitorio
universitario dalla mia stanza ed è quando finalmente metto
a fuoco la porta che in un movimento brusco la spalanco,
tanto da creare uno spostamento d'aria capace di far svolazzare appunti
di anatomia in aria per poi atterrare come foglie secche
accanto ai miei piedi.
-Lu che..?- fa in tempo a mormorare Juvia, seduta composta alla
scrivania gira di tre quarti il corpo verso di me, la bocca schiusa e
gli occhi blu appena sgranati a causa di questa mia avventata
apparizione in scena, quasi sussulta poi quando la porta sbatte
violentemente dietro le mie spalle e, lasciata cadere la borsa in un
"pouf" secco sul pavimento, meccanicamente mi avvicino.
Condividiamo la stanza da tre anni e la nostra non è solo
una convivenza tra studentesse universitarie ma è una bella
amicizia quella che ci lega, probabilmente
è l'affetto che nutre per me a farla restare
inchiodata sulla seggiola e tentennare nervosa difronte a questo mio
strano atteggiamento e al mio sguardo serioso, per non dire
terrificante, e non tentare la fuga dalla finestra semiaperta
posta sulla parete laterale.
La mia corsa sembra arrestarsi a pochi centimetri da lei e
stringendole le braccia chino il capo verso il suo viso sempre
più perplesso, ciocche bionde di capelli mi cadono lungo i
lati del volto fino a solleticarle le gambe lasciate nude dagli short.
-Lucy mi stai spaventando così- ridacchia con voce
stridula continuando comunque ad assecondarmi e quasi sembra
sbalorditivo il fatto che tra le due quella con atteggiamenti bislacchi
solitamente sia lei.
-Juvia tu...- sillabo metallica e occhi ardenti ma poi le
labbra tremano, le stretta si affievolisce e il capo si china, i
capelli ora mi nascondono il volto rosso dall'imbarazzo e so' che sto
per fare una grossa, grossissima cazzata ma senza esitare do
voce alla mia richiesta.
-Devi aiutarmi... trovalo
ti prego-
Sembra quasi un lamento il mio e ad occhi stretti mi rendo conto del
guaio in cui mi sono appena cacciata, perché se
c'è una cosa che Juvia Lockser sa fare bene è
proprio quello che le ho appena chiesto, ma è un altro lo
pseudo pregio, se così si può definire, a
renderla la persona più romantica di questo mondo e
già so che non mi darà tregua finché
il mio sogno d' amore non si realizzi.
Conosco bene Juvia, da tempo ormai e sono certa che
probabilmente abbia formato più coppie lei che quella bionda
presentatrice di quel talk pomeridiano che trasmettono in tv
e che a lei tanto piace guardare. Sembra quasi una missione quella di
Juvia, non c'è un nostro amico in comune che non si sia
"accoppiato" grazie a lei, ma mai avrei pensato di cascare anche io in
questa folle trappola chiamata "colpo di fulmine".
Ma diavolo, solo a pensare a lui mi spunta un sorriso ebete! Ma nel
percepire un potentissimo flusso energetico e adrenalinico proprio di
fronte a me, un brivido mi percorre lungo la spina dorsale e il timore
che io non possa più tornare indietro mi si schianta addosso.
Sollevo lo sguardo e ogni mio timore viene fondato da quello di Juvia,
un sorriso mellifluo le spuntato sulle labbra, gli occhi
divenuti assottigliati brillano di una luce trionfante e inclinando
appena il capo di lato la chioma celeste ne segue il movimento.
-Finalmente! Hai fatto la scelta giusta Crostatina, Juvia lo
scoverà dovunque possa trovarsi, ad ogni costo- afferma in
un tono dalle sfumature terrificanti, quel nomignolo poi che tanto
adora darmi assume un certo aspetto macabro, sembra quasi la
sceneggiatura di un Horror il clima che si creato all'interno della
camera.
-Cosa? Lucy non vorrai davvero fare "quello" !?-
Una terza voce s'intrufola tra di noi e voltandoci entrambe di scatto
verso il letto la prima cosa che mettiamo a fuoco è una
mossa chioma castana. Come un fiume di cioccolata impetuoso, i capelli
di cana scendono verso il pavimento a causa di quella inusuale postura
nello stendersi sul materasso, il viso reclinato verso il mio, le gambe
comodamente accavallate sulla parete e una rivista di astrologia posata
sul ventre, ma come diavolo fa a stare comoda in quella posizione
assurda?
Ancora a domandarmi di come riesca a sottoporsi a tali contorsionismi
la vedo posare sul letto la rivista, ribaltarsi sulle ginocchia e poi
in un balzo raggiungerci entrambe. Juvia non è la sola con
sui condivido la stanza, con noi c'è anche Cana che per la
cronaca è anche una ottima amica sia mia che di
Juvia, ma un beffardo destino che sembra quasi goderci nel prendermi
per il culo ogni volta ha fatto in modo che io capitassi con entrambe
nello stesso alloggio e che una fosse la nemesi perfetta dell'altra
riguardo a quel folle sentimento chiamato amore.
Anti romantica e single per scelta, lei che della sensualità
ne ha fatto una virtù, Cana mi posa una mano sulla spalla
scuotendo appena il capo in un sospiro -Non avevamo già
detto che tutto ciò è patetico?- mi domanda,
rivolge uno sguardo piccato verso Juvia di fronte a quel "Tsk" da lei
borbottato.
-Non è patetico, non c'è nulla di male
approcciare nei social!- replica Juvia incrociando le braccia
al petto.
-Mi stai dicendo che stalkerizzare su Facebook è un ottimo
primo approccio?- continua Cana affondando inconsciamente le dita nel
tessuto della mia maglietta che ne copre la spalla.
-Cercare qualcuno che non si conosce su Facebook non
è di certo stalkerizzare! - ribatte Juvia profondamente
colpita nell'animo, una tensione elettrostatica trabocca dai loro occhi
e io e ora che intervenga prima che quel pacifico confronto di opinioni
si trasformi in una zuffa.
-Cana non voglio di certo stalkerizzare nessuno...- mormoro in una
risata gracchiata scuotendo i palmi delle mani in segno di resa -Voglio
solo sapere come si chiama- continuo deglutendo. Porto le mani a
incrociarsi sul cuore e le guance si colorano di rosso nel parlare di
lui.
-Oggi mi ha sorriso di nuovo!- esclamo sognante strappando un urletto
stridulo, con tanto di applauso concitato a una Juvia più
felice che mai. Rivolgendole poi l'attenzione, il mio tacito consenso
le permette di farle afferrare il laptop tenacemente in un palmo e
tenendoselo incastrato tra il braccio e il costato si dirige
verso il suo letto.
Anche Cana si lascia andare ad un dolce sorriso, con le dita mi rinvia
dietro l'orecchio una ciocca bionda -Ti piace proprio, eh?- mi domanda
retorica. Scuote il capo di fronte a quella mia espressione stupida,
con le labbra schiuse annuisco una sorta di si.
-Be sai io preferisco la vecchia scuola, ma so che sei troppo timida,
non riusciresti nemmeno a dirgli un "ciao" senza balbettare e fare una
figuraccia, quindi è meglio lasciar fare a StolkyJuvia-
snocciola scrollando le spalle in quella sua schiettezza che la
caratterizza.
-Stai usando la psicologia inversa forse?- le domando accigliata
ricevendo una sorta di smorfia con le labbra come risposta nel voltarmi
le spalle, indirizzandosi poi verso Juvia che accomodata sul suo letto
a gambe incrociate e pc posto su di esse, picchietta giuliva sulla
tastiera.
Me ne sto qui in centro alla stanza assorbita da una pioggia di
pensieri, le mani scivolano verso il ventre, le dita ancora a
tenersi incastrate tra loro e il cuore che mi batte forte, sento le
guance accaldate e anche il respiro sembra notevolmente accelerato.
La consapevolezza di essere totalmente cotta di un quasi estraneo,
tanto da arrivare a chiedere a Juvia di scovarmelo su
Facebook in un patetico tentativo di conoscenza, si abbatte su di me e
probabilmente se fossi la protagonista di un manga, un mega gocciolone
si sarebbe appena formato sulla mia testa.
Il nervosismo mi assale e forse ha ragione Cana, forse dovrei smetterla
di "vivere" con lui soltanto quel piccolo momento quando per solo pochi
minuti lo vedo alla mensa del campus. Dovrei farmi coraggio, sollevarmi
da quel maledetto tavolo e bloccarlo verso l'uscita prima che possa
varcarne la porta e scomparire dal mio campo visivo in un sospiro.
Ma nonostante tutta la mia volontà e buoni propositi nel
fare ciò, questa mia timidezza mi fa restare inchiodata alla
sedia. Ogni giorno la scena che si ripete è sempre la
stessa, da settimane ormai, da quando un giorno qualunque la mia
attenzione è stata attirata da quel ragazzo alto e bello. In
mezzo alla sala mensa e con un vassoio di porcellane svuotate di cibo
rideva allegramente verso un altro tavolo, quella sua
solarità mi aveva travolta in pieno e mi mancò
letteralmente il fiato quando voltandosi all'improvviso mi
accennò un sorriso prima di posare il vassoio sul nastro e
scomparire dalla mia visuale.
Col cuore impazzito avevo scosso la testa, probabilmente sarebbe stato
un caso isolato ma caspita se mi sbagliavo! Quel raggio di sole non fa
altro che sorridermi, tutti giorni da settimane ormai e io non faccio
altro che pensare a lui e quanto mi piacerebbe sapere almeno il suo
nome.
Ma l'unica cosa che io riesca a fare è condividere solo
qualche sguardo e poi ricambiare quel sorriso che puntualmente e
sorprendentemente mi fa prima di andare via, sembra quasi un saluto il
suo è tutto ciò è
straordinario dato che non ci conosciamo minimamente, sfiga
poi vuole che nemmeno nessuno della mia cerchia di amici sembra
conoscerlo.
-Crostatina dovresti ritornare tra di noi-
La voce di Juvia scuote i miei pensieri, sollevando gli occhi la vedo
che mi guarda sorniona, Cana sporge il viso contrito in una smorfia al
quanto scettica verso il monitor, seduta accanto a Juvia arriccia il
naso -Ma come farai a scovarlo se non sappiamo nemmeno come si chiama?-
domanda interrogativa innescando in me lo stesso enigma.
Ma Juvia distende le labbra in un sorriso terrificante, sbuffa una
sorta di risata saccente e mettendo in mostra un ghigno da brividi
lungo la schiena sposta lo sguardo da me a Cana -A Juvia basta sapere
anche minimi dettagli- ci informa sicura di sé.
-Non hai mai notato qualcosa di particolare? Un libro di qualche corso,
persone intorno a lui di cui potremmo sapere il nome e quindi cercarlo
nelle loro liste di amici o magari chiacchiere su qualche evento al
quale potrebbe partecipare...- Juvia continua ad elencarmi innumerevoli
ipotesi e interdetta la osservo per lunghi minuti, santo cielo questa
ragazza potrebbe lavorare per la C.I.A!
Quasi inconsciamente mi dirigo verso di loro prendendo poi posto
accanto a Juvia, incrocio le gambe e poso un palmo sul copriletto in
modo da sporgermi verso il pc, guardando il monitor mi sorprendo nel
notare che la pagina sulla quale Juvia intende far partire le
ricerche è proprio quella del mio profilo facebook.
-Come fai a sapere i miei dati di accesso?- esclamo interrogativa e
quasi indignata ricevendo un lieve sobbalzo accennato di spalle.
-Juvia sta per trovarti dal nulla il nome di una persona sconosciuta e
tu ti sorprendi per questa sciocchezzuola?- ci tiene a dirmi facendomi
annuire miserabile.
Appuntandomi mentalmente di cambiare password, magari con qualcosa di
meno scontato e facile per Juvia, un dito picchietta contro il mento e
le meningi si sforzano nel cercare un particolare del mio bel raggio di
sole.
Sgrano gli occhi in un sorriso voltandomi verso le mie amiche -Fairy
Tail!!- urlacchio con eccitazione vedendole squadrarmi con cipiglio.
-Fairy che?- ripete Cana.
-Fairy tail, è una scritta stampata su una felpa che mette
spesso, anche alcuni dei suoi amici in mensa c'è l'hanno!-
gli faccio presente mentre registro il battito veloce delle dita di
Juvia sulla tastiera, fulminea ha già digitato quelle due
parole mentre Cana propone ipotesi dal sapore inquietante.
-Potrebbe essere una setta- sghignazza facendomi storcere il naso.
-Tranquilla Crostatina è solo una confraternita del campus-
m'informa in tempo Juvia, concentrata osserva la pagina da dove ha
attinto tale informazione, anche io e Cana attente ne scrutiamo i
contenuti.
Ma il profilo in questione sembra non dare una lista dei membri della
confraternita e cosa che più mi avvilisce sono quei tremila
like messi sulla pagina, l'idea di cercarlo lì è
assurda dato che dovrei basarmi solo sulla foto profilo, sempre se
quest'ultima rispecchi la sua immagine.
Emetto una sorta di lamento stizzito, anche Cana sembra rabbuiarsi un
istante, ma un leggero risolino sfugge dalle labbra di Juvia e facendo
scivolare un polpastrello sul touchpad del pc, vedo la freccetta andare
direttamente sull'album.
-Ora controlleremo tutte queste foto, è un membro giusto?
sarà pure taggato da qualche parte- dice con voce calma e
inquietante al contempo, con quel sorriso ancora stampato sulle labbra.
-Cosa? Saranno settecento foto!- esclama Cana portandosi una mano tra i
capelli e un certo nervosismo mi assale, ma senza darci per vinte
analizziamo ogni foto inserita in quel maledetto album.
Per lo più sono foto di feste da loro organizzate e tutte e
tre restiamo lievemente sbigottite in quel susseguire di scatti
esilaranti, mi viene spontaneo constatare che questi tizi di Fairy Tail
è gente abbastanza esagitata e se il mio raggio di sole ne
fa parte ciò implica che anche lui non deve essere un tipo
tanto normale.
Scenari apocalittici di feste alcoliche si mostrano ai nostri occhi
sempre più sgranati e quel: -Sicura di voler andare avanti?-
di una Juvia al quanto perplessa mi fa annuire lentamente con il capo.
Lo sconforto nel non trovare il suo volto in nessuna foto incomincia ad
assalirmi, Cana sbadiglia rumorosamente e Juvia determinata abbassa e
solleva l'indice meccanicamente ad ogni clik.
Sobbalzo in avanti riconoscendo in uno scatto quella zazzera rosa fatta
da ciocche sbarazzine, il sorriso bianco, il fisico atletico fasciato
in una maglietta verde che ne risalta il medesimo colore degli occhi,
da lontano non avevo notato che fossero di giada.
-E' lui!- urlo concitata puntando il dito contro lo schermo, Cana
sembra riprendersi dallo stato comatoso in cui era caduta e sporgendosi
verso il pc osserva il volto del mio colpo di fulmine.
-Ah- esclama vaga facendomi corrugare la fronte -Solo ah? Non lo trovi
bellissimo!- continuo io sorridendo ebete, contemplando quella foto che
lo vede come protagonista centrale, con le braccia circonda le spalle
di altri due ragazzi, uno di loro mi sembra di riconoscerlo come un suo
amico della mensa.
Cana mormora un -Be' certo...- dall'ambiguo significato e se
non fossi così ammaliata da quella foto probabilmente
capirei che mi sta assecondando.
Juvia scorre con la freccia sul suo viso sorridendo siddisfatta nel
visualizzare il tag -Natsu Dragneel- legge ad alta voce.
-Natsu- mormoro io in un filo di voce, mi piace il suono di quelle
lettere unite insieme, uno strano calore si diffonde nel petto e
continuando a guardarlo percepisco uno svolazzare d'ali di farfalla
nella pancia.
Si chiama Natsu.
Juvia è pronta a cliccare sul tag ma una mano di Cana posta
sullo schermo blocca le sue intenzioni guadagnandosi sguardi scettici
da parte di entrambe -Aspetta! E' se è uno di quei tizi che
si fa i selfie in bagno?!- esclama drammatica con fare
scenico, strappandomi una risata che mi alleggerisce il cuore.
-Correrò il rischio- le rispondo ridente scacciandole via la
mano, permettendo a Juvia di accedere al suo profilo.
Devo ammettere che resto sollevata nell'intravedere la foto del
profilo, nessun bagno fortunatamente, ma semplicemente il suo viso
inclinato di lato, lo sguardo perso nel contemplare qualcosa e una luce
di tramonto a illuminargli lievemente la pelle olivastra.
Dio, quanto è bello!
E se scioccamente la prima cosa che io ho visto, e che continuo a
guardare, è stata la sua foto, Juvia ha già
controllato la voce: situazione sentimentale.
La sento mormorare una sorta d'imprecazione -Odio quando fanno
così!- esclama stizzita battendo ripetutamente un
polpastrello contro il touchpad.
Solo in un secondo momento mi accorgo che Natsu ha lasciato il campo
vuoto, nessun single o impegnato ad informarci sul suo stato
sentimentale.
-Be magari non lo è, giusto? Non c'è scritto
niente!- borbotto pateticamente.
-Perché non andiamo a scoprirlo direttamente no?- propone
Cana sollevando l'indice verso di me, strizza un occhio spalancando un
sorriso che sa di malizia e già so dove vuole andare a
parare.
-Andiamo a questa confraternita a cercarlo!- continua infatti facendomi
scuotere il capo terrorizzata -Cana io non me la sento... e poi cosa
mai potrei dirgli? Sembrerò una pazza che lo segue da per
tutto- mormoro con voce strozzata.
-Anche Juvia seguiva Grey i primi tempi, casualmente mi trovavo sempre
dov'era lui- s'intromette Juvia in tono pacato, come se quello che ci
ha appena confessato fosse normale, ma sia io che Cana conosciamo quei
suoi atteggiamenti ossessivi e ricordiamo anche la spaventosa cotta che
Juvia aveva preso per Grey, quindi non dovremmo stranirci.
-Ora Juvia e Grey-Sama stanno insieme da due anni!- continua
unendo le mani a coppa ad occhi cuoriforme, ruotando il busto da destra
a sinistra non facendo caso ai nostri sguardi sbigottiti completamente
perduta in quel suo labirinto d'amore.
Continuo a guardarla e quando sembra riprendersi dallo stato comatoso
in cui Juvia è caduta a causa del suo fidanzato, un sorriso
si fa spazio tra le labbra -Mandagli l'amicizia- fa sorniona.
Deglutisco pesantemente, l'imbarazzo torna a farmi imporporare le
guance -No aspetta, io ecco volevo solo sapere come si chiamava-
farfuglio colta dalla vergogna, non mi conosce farei una pessima figura!
-No, no! Magari ecco potrei mandargliela tra qualche giorno-
temporeggio pasticciandomi le dita con nervosismo rivolgendo lo sguardo
verso il fondo del letto.
Ma la voglia di conoscerlo è troppa! La tentazione di fare
una tremenda figuraccia mi assale ma mi basta pensare a quel suo
sorriso scanzonato che fa quando chiacchiera con i suoi amici, a quello
sguardo malizioso che sembra riserbare solo per me, al suo corpo e al
suo viso fatto da tratti decisi e virili che rendono la sua espressione
accattivante ma dolce al contempo.
E' stato il suo ennesimo sorriso a farmi pervadere di ottimismo proprio
qualche ora fa, quando decisa e sicura mi sono diretta verso la mia
stanza con l'unico obbiettivo di cedere finalmente all'aiuto di Juvia.
Senza rendermene conto sto sorridendo ma all'improvviso l'idea di un
probabile rifiuto o peggio ancora di un suo totale smarrimento nel non
riconoscermi si fa spazio nel cervello.
E se mi fossi fatta tutto un flip mentale io? Se quei sorrisi erano
solo frutto di gentilezza?
Sento lo stomaco in tumulto e l'ansia farsi spazio nella pancia
uccidendo le farfalle.
-No meglio di no- mormoro ancora decisa ma distratta dal bip del mio
smartphone, il familiare suono di una qualche notifica appena ricevuta
mi scuote appena ed estraendo con due dita il cellulare dalla tasca dei
jeans, con poca attenzione ne guardo il display.
Ma gli occhi si sgranano nel mettere a fuoco quella notifica di
facebook, quella che mi dice che Natsu Dragneel ha appena accettato la
mia amicizia.
Un groppo alla gola rischia di soffocarmi e stringendo lo smartphon tra
le dita in una stretta spasmodica, meccanicamente mi volto verso le mie
care amiche, sguardi angelici ad accogliermi.
-Juvia! Avevo detto di no!- sibilo appena, ancora scioccata.
-Non è colpa di Juvia! è stata Cana ad inviare la
richiesta!- mi informa immediatamente scuotendo il capo.
La castana mi sorride in maniera furba, probabilmente Cana
avrà approfittato del mio momento di riflessione per agire
indisturbata e inviare la richiesta a Natsu dal pc, dall'altro canto io
ero completamente assente non accorgendomi di nulla.
-Tu non eri mica contraria a socializzare sui social?- le ricordo
piccata stringendo le braccia al petto.
-E tu dovresti smetterla di perdere tempo a fantasticare ma agire!-
replica puntandomi un dito contro creandomi uno spasmo nervoso tanto da
farmi spalancare la bocca in un rantolo soffocato.
-Non è così facile!- sbotto ignorando il richiamo
di Juvia -E poi dovrei decidere io quando agire no?- continuo senza
dare ascolto a Juvia che per la seconda volta tenta di farsi dare
attenzione.
Una sequela di botta e risposta tra me e Cana arieggia per la camera,
entrambe coinvolte dalle proprie ragioni ignoriamo totalmente Juvia e i
suoi continui richiami.
-Probabilmente me l'ha accettata solo per fare numero! Mi
ignorerà e io farò un pessima figura!-
borbotto avvilita più con me stessa che con una Cana
furente, quel suo sguardo duro so già che sarà
rivelatore di quella sua solita filippica ai miei danni, su come dovrei
essere più sicura di me eccetera eccetera.
-In realtà ti ha già scritto... tre minuti fa- ci
fa notare Juvia, indispettita nell'essere stata ignorata si osserva le
unghia della mano destra.
I miei occhi guizzano da lei allo schermo del computer trovando
conferma alle parole di Juvia, così coinvolta dal dibattito
con Cana da non udire il bip del messaggio ricevuto.
Sono le mia dita che tremanti scivolano sul touchpad ordinando al
cursore di spostarsi sulla segnaletica blu, un clik e un semplice "ciao" da parte sua
compare di fronte ai nostri occhi.
-Oh- soffio sorpresa aspettandomi più un negativo "chi sei?".
-Be rispondigli!- mi ordina Juvia dopo qualche secondo di mutismo
posandomi il laptop tra le gambe. Annuendo flemmaticamente batto sulla
tastiera un "ciao"
anche io.
-E ora?- domando interrogativa, Natsu ha visualizzato ma sembra non
rispondermi e con occhi smarriti cerco aiuto.
Cana suggerisce qualcosa di provocante, Juvia propone di presentarmi
come si deve e io fisso ancora lo schermo finché un secondo
messaggio di Natsu mi fa sobbalzare.
-Lucy, sai immaginavo
che avessi un nome così bello- e quasi non
urlo di gioia di fronte a ciò che Natsu mi ha appena
scritto! Ciò significa che mi ha notata anche lui e forse
stava aspettando un mio piccolo passo!
Calma, calma, calma! Non devo lasciarmi prendere dalle mie solite
fantasie!
-E ora?!- domando nuovamente con qualche ottava di troppo completamente
euforica.
-E ora tocca a te Crostatina!- mi risponde Juvia sollevandosi dal
letto, trascinando per il polso una Cana brontolona -No aspetta, sono
curiosa!- pigola verso di lei e quel suo sorriso che non accetta
repliche.
-Lasciamola un po' da sola- afferma sporgendo il braccio verso la porta
della stanza abbassandone la maniglia in uno scatto, ignorando anche i
miei lamenti ora mescolati a quelli di Cana.
-Ti ho già detto che Lion, il cugino di Grey, è
single? In questo momento sono entrambi al parco potremmo raggiungerli-
fa poi verso Cana azzittendola un istante prima di farle roteare gli
occhi al cielo ed emettere uno sbuffo stizzito -Niente da fare psico
cupido, ti ho già detto che con me non ci riuscirai!- sbotta
in una smorfia, una strana luce negli occhi però accompagna
le sue parole, una luce appena accennata ma abbastanza da convincere
Juvia nei suoi folli piani amorosi.
Mi sorridono un'ultima volta difronte a quel:- Grazie- da me sussurrato
a fior di labbra lasciandomi poi sola con Natsu, come farei senza di
loro?
Mi mordo le labbra e picchiettando con le dita sul pc provo a pensare a
qualcosa di carino e non stupido da scrivere.
Sto per digitare un banale: -Come va?- ma poi mi
blocco, in un guizzo repentino cancello e con un innata sfrontatezza
dovuta allo schermo che ci divide sorrido maliziosa.
-Io invece non
immaginavo che fantasticassi sul mio nome...- ma appena
invio serro gli occhi maledicendomi, che cosa cavolo gli ho appena
scritto?
Natsu non mi risponde subito, sembra temporeggiare e impaziente aspetto
finché non mi risponde ancora.
-In realtà
non ho fantastico solo su quello-
BAM! Colpita e affondata! In preda ai tremolii di eccitazione che mi
scuotono il corpo sbuffo una risatina civettuola, una strana allegria
si diffonde nel cuore e spinta dall'istinto continuo a scrivergli a
caldo senza ragionare. Il nostro sembra un dolce e provocante flirtare
e so che entrambi siamo meno maliziosi di quanto sembriamo, dietro una
tastiera è tutto molto più semplice ma questo
è solo un primo piccolo passo tra di noi, come so che
entrambi non ci fermeremo alla sola conoscenza virtuale...
ANGOLO DAIMLER: Buona domenica amici miei! Oggi volevo proporre
qualcosa di un po' diverso dal solito genere da me trattato, a volte il
bisogno di scrivere anche altro è impellente e l'idea di
questa os mi piaceva troppo!
Tratta da mille storie vere, la os parla sopratutto di amicizia e di
come le amiche ci aiutino ad affrontare le nostre paure e a sostenerci
ogni volta! Meno male che esistono le amiche! Senza di loro sarebbe
tutto più difficile non trovate? AH AH
Volevo dedicare la os alle mie e alla loro pazienza nel sopportarmi! ;)
Inizierò a scrivere l'ultimo capitolo di Chornicles questa
settimana, promesso! Un bacio e grazie a chi leggerà la
storia!
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