non muoverti

di Leather_Face_99
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Erano le due del mattino, faceva fresco e per questo ero accoccolata per bene nel letto sotto le coperte. I miei erano andati a dormire già da parecchio e avevo capito che erano entrati in un sonno profondo dal modo intenso e rumoroso in cui russavano. Io giocavo al telefono nella stanza delle mie sorelle, che però erano andate a dormire da mia nonna, dunque, ero sola. Prima di "trasferirmi" in un'altra camera io dormivo con le mie sorelle. La mia vecchia stanza... mi metteva i brividi. Specialmente di notte. Avevo paura del buio. Alzando lo sguardo a sinistra c'era una scarpiera a specchio che puntava direttamente verso di me. Quella notte doveva essere una notte come tante altre. Si erano fatte le tre e venti, non mi ero resa conto che fosse così tardi. Il buio nella stanza si era fatto ancora più forte, più intenso. Non vedevo niente, se non il riflesso del mio volto sulla scarpiera illuminato dalla luce del telefono. Non sentivo più i miei russare. Ma sostituito al loro ronfare ritmico c'era uno strano rumore. Dei passi, forse. Sembravano dei piedi bagnati che camminavano su delle mattonelle che passeggiavano fuori dalla porta della mia stanza. Avanti e indietro. Avanti e indietro. Poi, silenzio. Ero con le orecchie ben tese a catturare ogni rumore. La maniglia. Si abbassava. Piano piano. E io tanto piano quanto la maniglia ero scivolata sotto le coperte. Tremavo. Avevo gli occhi fissi. Non vedevo niente, nemmeno la coperta che mi toccava la punta del naso. Sentivo qualcuno respirare vicino al mio letto. Mi aveva sfiorata con una mano. Era fredda. Bagnata. Cercavo di trattenere il respiro, di evitare di tirare su col naso, cercavo di evitare ogni rumore che potesse far avvicinare quella cosa a me. La sentivo muoversi per la stanza, di soppiatto e poi di nuovo avvicinarsi a me. Era li in piedi. Accanto a me. Mi guardava? Cosa voleva da me? Erano circa dieci minuti che era li in piedi. Alla fine, prima di andarsene, pronunciò una sola frase :"Non muoverti". Avevo sbarrato gli occhi. Cercato di regolare il respiro che si stava facendo sempre più veloce, avevo il cuore a mille. Pronunciata la frase avevo sentito la cosa spostarsi, abbassare la maniglia e uscire, richiudendo la porta. Ero rimasta una buona mezz'ora li ferma. Senza muovere nemmeno un dito. Ma non potevo restare li. Dovevo andare a controllare i miei. Non li sentivo più russare. Avevo paura. Avevo alzato la coperta, mi ero alzata. Fino a li, tutto bene. Mi ero alzata, avevo abbassato la maniglia, stavo aprendo. Ed eccola. Davanti a me. Quella cosa orribile. Aveva la testa quasi completamente calva, aveva degli occhi gialli sbarrati, la bocca sporca di sangue era aperta come gli occhi e in essa si vedevano due file di denti affilati. Aveva una camicia da notte bianca e delle catene, una estremità pendava dalla spalla, l'altra strusciava a terra. Mi prese un polso. Stringeva. Mi aveva tirata a se. E all'orecchio mi aveva detto :" Ti avevo detto di NON muoverti". E poi era sparita. Ed io..con lei.




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