“..Lo so lo
sai il tempo vola
ma quanta strada per rivederti ancora
per uno sguardo per il mio orgoglio
quanto ti voglio
.......per dirti quanto ti voglio..”
Lentamente le nostre bocche
si cercano.
Avide, bramanti di un
contatto più profondo, affondi la tua lingua nella mia bocca mentre non so come
e non so dove , le mie mani si immergono nelle tue spalle, aggrappandosi al tuo
maglioncino rosso.
Sento la tua saliva
sciogliermi il respiro, le tue dita impigliarsi nelle mie ciocche scure, il tuo
corpo aderire al mio, mentre sento forte il contatto del muro dietro la mia
nuca.
Calmati Akane..calmati..cosa
stai facendo?
Kami..sono avvinghiata a te,
appoggiata sul muro del mio terrazzo, mentre ti bacio in un modo passionale e
folle.
Kami..sono con te e non riesco
nemmeno a pensare coerentemente, a fermarmi un attimo e a ragionare, sono solo
persa in questo istante accanto a te Ranma, accanto a te.
Ecco che non so se
ringraziare qualcuno lassù o dannarmi , ti sei staccato dal mio viso
interrompendo il nostro contatto ed ora
i tuoi occhi mi fissano, insistentemente.
Dolcemente ti allontani da
me, lasciandomi senza fiato e senza risposte, solo immersa in te.
-Sono passati cinque anni
Akane e non mi sono mai dimenticato di te..-
Ti siedi di nuovo nella
poltroncina e socchiudi gli occhi.
-Non puoi capire il vuoto che
mi ha circondato nel momento in cui hai solcato quella porta e mi sono reso
conto che non saresti più tornata..-
Stringi forte le palpebre e
nascondi le mani sotto il tuo mento..perfetto e delineato.
Perché mi stai dicendo queste
cose, Ranma?
Prima torni, mi sconvolgi, ti
presenti alle 4 a
casa mia, in piena notte, quasi mi sgridi, poi mi baci..e ora..ora cosa stai
facendo?
Mi vuoi forse dire che anche
tu hai sofferto?
Ti guardo allibita e ancora
priva di fiato, il tuo tocco mi ha sconvolto.
-Sono passati giorni,
settimane, un mese..e tu non accennavi a fare capolino da quella porta, magari
anche buttarti in faccia una sedia o urlarmi contro , ma niente, il nulla più
assoluto. Ed è stato allora che ho realizzato quanto avessi sbagliato, quanto
avessi sempre dato per scontato che tu saresti rimasta, comunque, sempre al mio
fianco. Sono andato via anche io in un primo tempo, sono andato a girare in
cerca di qualcuno come te..qualcuno che mi facesse ricordare come ci si sente
quando..quando si ama..ma niente Akane..nessuna come te..Non ti dirò che non ho
avuto altre storie, ne ho avute ed anche molte. Mi sono divertito a bere birra
con amici nuovi e così diversi, a studiare arti marziali a Pekino e ad ottenere
un posto, ancora provvisorio, come aiuto nell’insegnamento di lotta libera,ma
appena ho incontrato Ukio, per caso, in un pub e mi ha detto che tu eri qui,
con lei..non ho resistito..avevo bisogno di vederti.
Se vorrai mandarmi a fanculo , fallo..ma dovevo dirtelo..non ti ho mai dimenticata
Akane, ed ho sbagliato perché il mio orgoglio mi ha spinto a nascondere quello
che provavo..ma ora lo so..e voglio che comunque tu lo sappia: ti amo Akane
Tendo..ti amo..-
Cazzo.
Sono ferma, appoggiata a
questo muro, muta e conscia solo di una cosa..mi hai appena detto ti amo.