Quando Sirius aveva conosciuto Lily,
lei era poco più che
una bambina e si comportava da tale. Non che lui fosse da meno.
Si erano incontrati sul treno che
portava ad Hogwarts, il 1°
settembre, all’ora di pranzo. Se lo ricordava bene quel
momento.
Si erano scontrati nell’
intento di raggiungere i loro
scompartimenti.
La ragazza aveva il viso piccolo,
dalla carnagione candida.
Ma ciò che
saltò subito all’occhio di Sirius furono i suoi
occhi.
Verdi come l’erba dopo la
pioggia.
E poi i capelli. Rossi come le labbra
più invitanti.
Le si erano scompigliati a causa
dell’impatto che avevano
causato andando uno addosso all’altra.
Aveva l’aria innocente ma
una fiamma nei suoi occhi, degna
del colore dei suoi capelli, gli diceva che sapeva il fatto suo.
Lei aveva detto: <<
Stai attento! >>, ma lui,
inebetito da quella visone, era rimasto in silenzio.
James, un ragazzo che aveva
conosciuto sul treno, lo aveva
trascinato lontano da lei, mormorando: << Carina quella
>>.
Allora Sirius si era reso conto di
quanto poteva essere
sembrato stupido e ridicolo con quella ragazza e si era ripromesso di
darle un’
altra impressione di se stesso.
Per questo faceva il duro. Solo per
lei.
Da quando l’aveva vista non
se l’era più tolta dalla testa.
Certo, lui non sapeva cosa potesse
significare, ma quando
James, divenuto suo migliore amico, ne parlava, poiché
invaghito della
ragazza, Sirius provava un leggero formicolio in fondo allo
stomaco.
Nel corso di quei due anni ad
Hogwarts l’aveva osservata da
lontano, o mentre discuteva con James nei corridoi o durante le lezioni.
Quelle rare volte in cui avevano
parlato,
lei gli aveva detto: <<
Di’ al tuo amico di smetterla
di fare il presuntuoso e lo sbruffone, Black>> .
E lui aveva risposto:
<< Perché mai, Evans? >>.
Lei non gli aveva mai prestato
particolarmente attenzione,
almeno questo era quello che credeva Sirius.
Ciò che nessuno dei due
sapeva è che quando avrebbero
frequentato il terzo anno, qualcosa tra di loro sarebbe cambiato.
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