Ok,
è la prima volta che posto in questa sezione e so che la mia
storia non è certo all'altezza di altre che sono qui.
Ma
io ci provo lo stesso.
Dalla
prima volta in cui li ho visti recitare insieme, Orlando Bloom e
Keira Knightley mi hanno affascinata per la loro complicità,
la loro grande armonia.
Secondo
la mia modesta opinione, sarebbero una splendida coppia.
Questa
one shot
è
ambientata l'ultima sera delle riprese di “At world's
end”. Keira ha lasciato Rupert perché si
è accorta di
essersi innamorata di Orlando, ma non rivela i suoi sentimenti a
quest'ultimo per paura di rovinare la loro amicizia. L'ultima sera,
Orlando invita Keira in camera sua, come già aveva fatto
altre
volte, e Keira accetta...
Non
conosco i personaggi nominati nella storia e non è mia
intenzione offenderli.
La
notte più bella
Orlando
mi fa accomodare sul divano e va ad aprire la porta finestra che
dà
sul balcone, permettendo alla fresca brezza marina di entrare.
“Vuoi
qualcosa da bere?” mi chiede. “Ho ancora del vino
bianco.”.
Vino.
Attenta, Keira.
Massì,
in fondo non può succedere nulla con un po' di vino no?
Accetto
e Orlando ne versa due bicchieri, poi si siede accanto a me e me ne
porge uno.
Che
strano, mi sembra quasi nervoso stasera. Forse non vuole che tutto
questo finisca. Ma no, che stupida, se così fosse sarebbe
triste, no? Non nervoso. O forse, molto più semplicemente,
non
ha nulla ed è tutta una mia impressione.
E'
da un po' di tempo che mi sono accorta che per Orlando provo qualcosa
di più di una semplice amicizia, ma ormai mi sono messa il
cuore in pace. Perché rischiare di rovinare la nostra
splendida amicizia confessandogli tutto? Così, a poco a
poco,
ho deciso di essere grata per il semplice fatto di poterlo vedere
ogni giorno, di potergli parlare, di poter passare del tempo con lui.
Ringrazio di averlo come amico.
All'inizio
faceva male, poi piano piano è passato. Mi sono rassegnata,
ormai non soffro quasi più.
Credo.
Eppure
ci sono momenti, come questo, in cui sento che se ogni scintilla di
razionalità mi abbandonasse e in me restasse solo il fuoco
dell'irrazionale, del sentimento, del cuore, allora mi sporgerei a
baciare le labbra di quel ragazzo dannatamente attraente che risponde
al nome di Orlando Bloom e che, completamente ignaro della tempesta
che si agita in me, ora mi sta rivolgendo uno di quegli sguardi
complici che, realizzo con una punta d'orgoglio, riserva solo a me.
Ma la ragione non mi abbandona e mi ricorda i rischi che correrei se
parlassi.
Sono
questi i momenti in cui dubito di non soffrire realmente più.
“Che
ne dici di un brindisi?”. La voce di Orlando mi riporta alla
realtà.
Gli
sorrido. “Un brindisi?”.
“Sì,
a noi. Voglio dire, alla nostra amicizia. Sei importante per me,
Keira, non mi era mai capitato di instaurare un rapporto
così
unico, quasi magico, con qualcuna.”.
Capite
perché so che Orlando non ricambierebbe mai il mio amore?
Lui
in me vede l'amica. E io farei bene a vedere solo l'amico in lui.
Gli
sorrido, un sorriso forse un po' malinconico. “Lo stesso vale
per
me.” ammetto. Ed è vero, non ho mai provato nulla
di simile
per nessun altro. Solo che il mio sentimento è diverso
dall'amicizia.
Orlando
fa tintinnare il suo bicchiere contro il mio, poi beviamo entrambi il
vino buono e fresco.
“Ti
piace?” mi chiede.
Annuisco.
“Molto.”.
Lui
tace e mi guarda.
Posa
il bicchiere sul tavolino accanto al divano, poi mi invita a
porgergli il mio, ormai vuoto.
Mi
guarda ancora.
Sembra
che voglia dire qualcosa ma che non sappia da dove cominciare.
Oh,
piantala, Keira, smettila con questi castelli in aria. Sai benissimo
che lui pensa che tu sia...
“Sei
bellissima.”.
Il
suo sussurro mi coglie decisamente impreparata.
Lo
guardo con gli occhi spalancati, incredula. Forse non ho sentito
bene.
Lui
si avvicina un po' e mi pone una mano calda sulla guancia fresca.
“Sì.
Sei bellissima.” mi ripete.
No,
ho sentito benissimo.
Ma
che significa, cosa sta...?
Lentamente,
Orlando avvicina il suo viso al mio e mi bacia. Con delicatezza,
senza prepotenza, quasi avesse paura di farmi male, di ferirmi.
Non
lo allontano, perché ho desiderato quel bacio con tutta me
stessa e ancora non credo che sia vero, ancora credo di stare
sognando.
Orlando
si separa piano da me e mi guarda negli occhi, in cerca di conferme.
Non dico nulla, mi limito a guardarlo a mia volta e a rivolgergli un
sorriso timido ma incoraggiante. Mi sporgo verso di lui, voglio
baciarlo di nuovo.
Lui
sembra sollevato e accoglie le mie labbra, baciandole con dolcezza e
con una sottile vena di passione, una passione che a poco a poco
cresce, finché non ci ritroviamo sdraiati sul divano, mentre
ancora ci baciamo. Non sono baci irruenti, sono baci che hanno
conservato la loro iniziale delicatezza, la loro dolcezza.
Sono
baci che mai nessuno mi aveva dato.
Sento
il contatto della mano calda di Orlando sulla mia pancia, ma il suo
tocco non è prepotente. E' un tocco gentile, avverto che se
io
gli dicessi di smetterla, lui si fermerebbe immediatamente.
Le
sue carezze mi fanno battere più forte il cuore e io
rafforzo
la presa attorno alle sue spalle per tenerlo ancora più
vicino
a me, per continuare a baciarlo.
Orlando
mi toglie la maglietta.
Intuisco
le sue intenzioni e realizzo in un lampo che sono anche le mie.
Solo
una cosa mi preoccupa.
“Non
farlo se vuoi solo giocare.” dico, guardandolo negli occhi.
Lui
scuote la testa. “Non sto giocando, Keira. Tu mi hai
catturato il
cuore e io so che non potrà mai battere per nessun'altra, se
non per te. Ho aspettato, non volevo rovinare il nostro rapporto, ma
stasera ho capito che non potevo lasciarti andare senza confessarti i
miei sentimenti. Se anche tu provi quello che provo io, Keira,
accettami. Se stanotte non vuoi, non ti tocco, lo giuro. Ma non
andartene.”.
Il
tono vibrante e appassionato con cui Orlando pronuncia quelle parole
mi fa quasi salire le lacrime agli occhi.
Gli
accarezzo il volto e lui chiude gli occhi al mio semplice tocco.
“Non
me ne vado. Voglio la stessa cosa che vuoi tu. Non ti fermare,
Orlando. Io mi fido di te.”.
Orlando
si china a baciarmi di nuovo e io affondo le dita tra i suoi riccioli
scuri, mentre rispondo al bacio. Piano piano, con gesti lenti e
attenti, tipici quasi di un atto sacro, finisce di spogliarmi e io
faccio lo stesso con lui.
“Sei
meravigliosa, Keira.” mi sussurra all'orecchio.
Lui
è bellissimo, bello oltre ogni fantasia.
Sento
che mi solleva tra le braccia e mi porta fino al grande letto poco
distante, mi appoggia sulle lenzuola fresche e si stende sopra di me.
Mi
guarda negli occhi.
Un
soffio d'aria entra dalla finestra ancora aperta, mi sfiora la pelle
nuda, mi fa rabbrividire. Ma non è solo colpa dell'aria.
Quello sguardo profondo che Orlando mi sta rivolgendo, ha sicuramente
la sua responsabilità.
Con
dolcezza e passione, con tenerezza, delicatezza e rispetto, facciamo
l'amore.
E'
la nostra prima notte, ed è la notte più bella
della
mia vita.
Mi
sveglio.
Sono
sdraiata in un grande letto, i raggi del sole entrano dalla finestra
e inondano la stanza.
Giro
la testa.
“Buongiorno.”.
Orlando mi sorride e mi bacia, accarezzandomi un braccio.
“Ciao.”
rispondo.
“Hai
dormito bene?”.
Annuisco.
“E ho fatto un sogno splendido.”.
Lui
sorride. “Se era splendido, c'entravo sicuramente
io.” dice.
Rido
e lo colpisco scherzosamente sulla spalla. Come se io, piccola e
minuta, potessi far male a lui, forte e muscoloso.
“Che
cos'hai sognato, amore mio?”.
“La
nostra prima notte assieme.” rispondo. “Te la
ricordi?”.
Orlando
mi prende la mano, me la bacia. “E come potrei
dimenticarla?”. Mi
accarezza il dorso della mano, sale lungo il braccio e scende sul
petto, sul mio ventre leggermente ingrossato. Un raggio di sole gioca
con un anello che lui porta al dito, lo stesso che porto io.
“E'
stata la notte più bella della mia vita.”.
Vincitrice
della categoria “best
fluff”
del quarto turno dei Neverending Story
Awards
(www.neverendingstoryawards.forumfree.net),
30 Settembre 2009.
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