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Un passo alla volta verso la pazzia :.
Sonic si mise a sedere, disorientato. La sua testa pulsava, e il suo
corpo ardeva con i sogni che lo avevano appena svegliato, sogni su di
Amy.
Cosa c'era di sbagliato in lui?
Si alzò e si recò in bagno pe prendere un
bicchier d'acqua con un po' di aspirina.
Avrebbe voluto pensare ad Amy molto, molto più tardi.
Ciò, iniziava davvero ad infastidirlo.
Oh, bene. Ci
penserò su domani.
Uscì dal bagno e bevve avidamente, ingerendo le pastiglie
con l'acqua.
Tanto, non ho
programmato nulla di importante per domani.
Ritornò in camera sua e si tirò le coperte fino a
ricoprire la testa. Ore dopo, era ancora sveglio, a rigirarsi e a
rigirarsi, provando ad eliminare l'immagine di Amy dalla sua testa.
Diavolo. Domani la
chiamerò, e le chiederò di uscire con me per un
giorno. La renderà felice, e mi libererò di
questo fardello che mi tormenta. O almeno, lo spero...
Era quel "lo spero" che lo teneva sveglio fino all'alba, fino a quando
non realizzava che avrebbe potuto solo alzarsi dal letto.
Accese un fuoco nel camino del suo soggiorno.
Il mio soggiorno, quasi
sempre vuoto.
Sonic scosse il capo
No, è
praticamente da me non avere molti mobili, quasi nessun quadro, ma
pareti spoglie... Nient'altro attorno a me... Diamine! Smettila di
pensare a questo modo, Sonic! Ti stai solo portando ad impazzire!
Si strofinò le mani sulla pelliccia, e rivolse lo sguardo
verso il cielo.
Sto parlando a me stesso
in terza persona... Sono già diventato pazzo.
Afferrò intenzionalmente il suo telefono ed
iniziò a comporre un numero che non sapeva di conoscere a
memoria.
Attese impazientemente il suo messaggio di risposta. "Hai contattato
Amy Rose. Mi dispiace, ma non mi è possibile rispondere al
cellulare, ma ritengo di essere occupata o di sentirmi pigra."
Ci fi un intervallo di leggere risatine che portarono Sonic a sorridere.
Continuò: "In ogni caso, sono sicura di poterti richiamare
il più presto possibile. Continua a sorridere: ti
richiamerò presto!"
Il messaggio che le lasciò fu breve e veloce. Non aveva
molto da dire.
Uscì per una lunga corsa, per ripulire la sua sua mente
confusa, ed ascoltò i messaggi della sua segreteria
telefonica quando ritornò a casa, alle dieci del mattino.
"Uhm... Ciao, Sonic. Hai detto che volevi parlarmi, così ti
sto chiamando. Presumo che tu sia uscito per una corsa. Richiamami
quando ricevi questo messaggio... a meno che tu non abbia cambiato
idea."
Ci fu un leggero click, e Sonic non perse tempo con il resto del suo
messaggio.
Afferrò il suo cellulare e ricompose il numero di Amy per la
seconda volta della giornata.
"Pronto?"
"Hey Amy, sono Sonic."
La voce della riccia si schiarì notevolmente. "Oh! Ciao!
Come va? Il tuo messaggio era breve, ma hai parlato così
veloce che l'ho dovuto ascoltare ben cinque volte per capirti."
"Sei impegnata oggi?"
"Beh, avrei dovuto fare un po' di compere, ma non è
importante. Perché?" Il cuore le batteva forte e veloce nel
petto.
"Ti andrebbe di trascorrere la giornata con me? Anche a partire da ora?"
Amy fece quasi scivolare dalle mani il suo telefono dalla
felicità. "Io... Beh... Ok! Solo, potresti aspettare fino
alle.. uhm.. che ore sono? Dieci? Potresti aspettare fino alle undici?
Proprio non sono pronta per andare da nessuna parte."
"Certo." Perché
non puoi uscire ora? E' ciò che lei voleva, non è
vero? Quindi perché mi sta chiedendo di aspettarla? Ah,
è solo un'ora, tutto qua. Un'ora.
Lei disse qualcosa, ma lui non ascoltò. "Cosa hai detto,
Amy?"
"Hai bisogno di me per fare qualcosa di particolare? Nessuna idea su
dove mi porterai?"
"Beh... Indossa ciò che hai sempre indossato, Amy." Indossa ciò in cui io
ti ho sempre vista, ciò in cui io ti amo vedere. No! Da dove
mi vien fuori questo pensiero? Devo aver oltrepassato la pazzia...
"Bene, ok...Se dovessi essere pronta presto, passerai a prendermi?"
"Certo!" gridò Sonic. Si schiaffeggiò una mano
sulla fronte, per poi massaggiarsela; aveva risposto troppo
rapidamente. "Ehm, sì, Amy. Lo apprezzo molto. Mi piacerebbe
davvero molto incontrarti.", confessò.
Amy iniziò a balbettare, e Sonic a preoccuparsi. Che cosa ho appena detto!? Cosa
c'è di sbagliato in me? Dovrebbe sbrigarsi.
Sonic girovagava per casa sua, qualche volta correndo, qualche volta
camminando, qualche volta soffermandosi sulle stanze vuote
Perché ho
bisogno di tutte queste stanze? Non ho nessuno che mi aiuti a
riempirle, nessuno che mi ami, eccetto Amy... No! Le piaccio solo
perché l'ho tratta in salvo molte volte! Tutto qua!
Dopo trenta minuti circa corse all'esterno, ed iniziò a
fissare casa sua.
Casa mia... Casa mia non
è un'abitazione, è solo un posto dove risiedo
occasionalmente. Ho bisogno di una vita... di un amore...
Mentre era fuori, sentì il suo telefono squillare, e al
secondo squillo agguantò il cellulare.
"Pronto?" Maledì se stesso per essere risultato
così disperato.
"Sonic, sono Amy." Quest'ultima s'agitava di continuo con il suo
vestito, spaventata, ora, per ciò che forse avrebbe potuto
dirle.
Sonic sospirò di sollievo. "Hey. Sei pronta per farti venire
a prendere?"
Il corpo di lei iniziò a fremere per l'eccitazione e
l'occasione. "Certo!"
"Bene. A dopo!" Spense e ripose il telefono nella sua tasca, ed
iniziò a correre verso casa di Amy.
La riccia rosa cominciò a calmarsi lentamente, e a dubitare
della sincerità di Sonic.
Forse è una
sorta di provocazione. "Se chiederai ad Amy di uscire con te, avrai le
tue nuove scarpe da corsa", o qualcosa del genere. Non ha mai voluto
uscire con me prima d'ora, quindi perché...
Bang! Bang!
Amy sobbalzò, ed aprì la porta per ritrovarsi
davanti Sonic. Il suo cuore si sciolse a quella visione. Gli
toccò una guancia con dolcezza, e il sorriso, che era pronto
ad espandersi, lo fece delicatamente. "Va tutto bene, Sonic?"
Il riccio cobalto toccò la mano di lei. Non rispose, ma
disse semplicemente: "Andiamo, Ames. Voglio mostrarti una cosa."
La sollevò, stile sposa, ed iniziò a
correre.
Amy avvolse le sue braccia attorno al collo di Sonic, ed
iniziò a ridere.
Non mi ha mai portato
con lui per una corsa, o almeno non per situazioni di svago, o di
divertimento.
Nascose la faccia nel suo petto, ridendo, e pregando che Eggman non
interferisse in alcun modo.
... Amore.
Perché ho questa parola nella mia mente? Perché
stava quasi per sfuggirmi di bocca quando l'ho vista alla porta?
Perché la sto conducendo al mio posto speciale?
Perché è così importante che le
piaccia? Basta con tutti questi "perché"!
La mente gli urlava.
Si fermò bruscamente, e dimenticò di svoltare per
il suo posto speciale. L'unico che non riteneva vuoto.
Amy alzò il capo, e gli sfoggiò un meraviglioso
sorriso. La sua espressione si trasformò in preoccupazione
mentre lui continuava a fissarla costantemente.
Sonic poggiò Amy a terra, e quest'ultima apparve
preoccupata.
Cosa c'è che
non va in lui? Non l'ho mai visto così. Va tutto ok? Devo
capirlo. Devo chiedergli cosa c'è che non va!
"Sonic, cos...?" La riccia si interruppe non appena Sonic
poggiò le sue labbra su quelle di lei. Fu veloce, ma
lasciò la riccia a bocca aperta, che avrebbe voluto baciarlo
ancora.
Il riccio blu riprese nuovamente a fissarla.
Perché l'ho
fatto? Perché voglio rifarlo? Perché è
stato bello... baciarla mi è piaciuto. Forse mi
bacerà di nuovo la prossima volta...
La riprese in braccio, ed iniziò a correre.
Improvvisamente si fermò, e guardandola disse: "Guarda!"
Amy sbatté le palpebre, ed osservò.
E quando lo fece, i suoi occhi s'illuminarono. "Ma è
stupendo!"
Sonic la poggiò a terra, e lei si girò intorno,
ridendo. "Come hai trovato questo posto?"
"Beh, quando viaggi molto, come faccio io, è facile trovare
posti come questo, dove sembra che nulla possa accadere."
Amy si osservò intorno. C'erano fiori, dalie di un brillante
blu, gigli di un vistoso rosso, e rose di ogni sorta di colore. Alberi
rigogliosi e ridondanti oscuravano il tutto, e una cascata precipitava
da un grande pendio.
"Oh, Sonic". Non riusciva a pensare a nessuna parola, così
gli strinse le braccia al collo e lo baciò, felice, come un
amico. Ma non si sarebbe mai aspettata che Sonic l'avrebbe avvolta con
le sue braccia, stringendola a sé, non aspettandosi che
avrebbe fatto scorrere la sua lingua vicino le sue labbra,
delicatamente, come a chiedere un ingresso. Le labbra di lei si
schiusero, e la riccia rosa iniziò ad assaporare la lingua
di lui, provandola, ed accaldandola.
La presa di lei si strinse attorno a lui, e la sua testa si
inclinò all'indietro con un gemito.
Sonic sollevò il capo e fissò i suoi profondi
occhi verde giada.
"Amy"sussurrò, spaventato dal fatto che se avesse detto
troppo, o se avesse parlato in modo troppo insistente, se ne sarebbe
potuta andar via. Cercò disperatamente di non permetterle di
muoversi, o di scappar via.
Chiuse i suoi occhi con un sospiro, e poggiò la sua fronte
sulla testa di lei.
"Amy, io sono confuso."
"Perché?" Amy fu ugualmente tranquilla, non intenzionata a
spezzare l'atmosfera che quel bacio stupendo aveva creato fra loro.
"Ti amo, Amy. Non lo avrei mai previsto, sai? Mai pensato che avrei
potuto amare qualcuno, non per davvero."
Sospirò, e tirò a sé Amy, in lacrime;
poteva sentirle scorrerle sul suo petto.
"Ultimamente, mi sento così vuoto... E' come se nulla stesse
andando per il verso giusto. La scorsa notte avrò dormito
solo un'ora al massimo, perché non riuscivo a non pensarti.
Sonic sistemò gli aculei della riccia, e le
sollevò il viso per incontrare lo sguardo dei suoi occhi.
"Questa mattina, dopo averti chiamata, sono uscito per una corsa,
provando ad eliminarti dalla mia mente, ma non ha funzionato. Ti amo
davvero tanto, Amy. E mi sono solo serviti un bel po' di anni per
capirlo. Mi dispiace davvero tanto..."
"Sembravi così triste e perso quando ho aperto la porta di
casa. E penso di saperne il perché ora."
Amy strinse il bacino di lui, ed osservò con entusiasmo i
suoi occhi smeraldo.
"Sonic, non devi dispiacerti. Ti amo anch'io. Molto." Lacrime di gioia
cadevano dal suo viso.
"Avrei dovuto dirtelo prima, Amy, ma... Non lo sapevo, non ancora."
La abbracciò, e sentì le sue lacrime iniziare a
cadere.
Forse è il
posto... No, non può essere! Non lo permetterò!
Io amo Amy Rose! La amo, e forse adesso non sarò
più solo. Avrò Amy sempre con me... Sempre.
Angolo
autrice:
Buonasera a tutti!
Ehm, beh, che dire... E'
la prima volta che mi cimento in un'opera di traduzione :/ Spero di non
aver stravolto nulla della versione originale della storia (che, tra
l'altro, se vi interessa, potete trovare sul sito fanfiction.net. Si
chiama "Slowly Insane", ed è stata scritta da SylviaW1991).
E' davvero strano,
almeno per me, presentarmi con una traduzione. Ho sempre pubblicato
storie scritte da me in persona xD
Ma, diciamo che la
fantasia proprio m'ha abbandonata. Non saprei dire se per colpa della
scuola (troppo studio) o la stanchezza, in generale.
Bando alle ciance, spero
che sia stata di vostro gradimento (nonostante non sia stata scritta da
me *sad*)
Un abbraccio da parte di
Alecraft Mounts! Ciao ciao!
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