Tango

di SofyTrancy
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Tango

Avanti, indietro, avanti, indietro.

L'unica cosa che si sentiva nella sala era il suono dei loro fioretti che si scontravano, mentre i loro corpi si avvicinavano e si allontanavano come se andassero a tempo di una musica che solo loro potevano sentire.

Per quanto ancora sarebbe durata quell'assurda danza?

 

Attacco, difesa, attacco, difesa.

I loro passi erano sincronizzati, le lame delle loro armi continuavano a colpirsi.

Yew non demordeva, Janne neanche.

Nessuno dei due voleva perdere.

Nessuno dei due voleva vincere.

Due sentimenti contrastanti li facevano continuare a ballare, senza mai fermarsi, senza che l'uno si decidesse a dare il colpo di grazia all'altro.

Per quanto ancora sarebbe durata quell'infinita indecisione?

 

Destra, sinistra, destra, sinistra.

Erano quasi allo stremo delle forze, ogni volta che i loro fioretti si scontravano, i due ragazzi si ritrovavano con i visi a due millimetri l'uno da quello dell'altro, i loro respiri che erano così vicini da fondersi, i loro sguardi che si incatenavano.

Poi tornavano a ballare, a far roteare le loro lame, a cercare di colpire il nemico che avevano di fronte senza che in realtà volessero ferirlo.

Per quanto ancora sarebbe durato quello straziante dolore?

 

Affondo, parata, affondo, parata.

Le loro gambe iniziavano a cedere, le loro mani non riuscivano più a stringere la presa intorno all'elsa del fioretto.

Presto tutto sarebbe finito, presto uno dei due sarebbe caduto tra le braccia dell'altro.

Perché loro sapevano che quell'assurda danza si sarebbe conclusa con un casqué da maestro, in cui uno dei due ragazzi si sarebbe ritrovato il fioretto dell'altro piantato nel petto.

Perché loro sapevano che così quell'infinita indecisione sarebbe cessata.

Ma nonostante ciò non smettevano di duellare, a scontrare i loro corpi, ad avvicinare i loro visi, a incatenare i loro sguardi.

Perché loro sapevano che con quel casqué finale non avrebbero posto fine a quello straziante dolore, ma l'avrebbero solo aumentato.

 

E per questo continuavano a danzare, facendo scontrare le loro armi, parando i colpi che tentavano di infliggersi, muovendosi sulle note di quell'assurdo, infinito, straziante, mortale tango.





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