Un nuovo inizio
Un nuovo inizio
“Now I'm looking to
the sky to save me,
Looking for a sign of
life,
Looking for something
to help me burn out bright.
I'm looking for a
complication,
Looking 'cause I'm
tired of lying,
Make my way back home
when I learn to fly high."
Learn to
fly, Foo Fighters.
I primi raggi
dell'alba filtrarono dalla finestra e, come se sapessero dove colpire,
si posarono sugli occhi dell'uomo che, sbadigliando, si
sollevò mettendosi seduto sul letto; a quanto pareva, alcune
vecchie abitudini erano destinate a non sparire mai e Blackwall
– da quando aveva memoria – era sempre stato un
tipo mattiniero.
Avvertì un tocco gentile, e sorrise nel vedere la gamba di
Aoife alzarsi e posarsi sul suo fianco sinistro, come a volerlo
abbracciare mentre lei continuava a dormire. Per un istante
rabbrividì nel sentire il piede freddo – freddolosa come al solito,
disse Blackwall ridacchiando – dell'Inquisitrice sulla sua
coscia: era un gesto che la ragazza faceva spesso nel sonno e, sebbene
l'uomo non le avesse mai raccontato di questo suo modo di fare, a lui
faceva piacere questa piccola stranezza.
Certe cose non cambiano
mai, pensò contento, carezzando delicatamente
la pelle morbida di lei, stando bene attento a non farla svegliare.
Si beava di quel contatto improvviso e vi leggeva la volontà
di Aoife di non volerlo lasciare andare via, così come gli
aveva più volte ripetuto – con forza e convinzione
– mentre si scambiavano confidenze e confessioni; aveva
provato una volta a sparire per cercare di alleggerire i suoi sensi di
colpa, ma aveva fallito e in cuor suo ne era contento: aveva ottenuto
qualcosa di più grande di lui, che gli illuminava la vita.
Quella notte Aoife, in preda all'estasi, lo aveva chiamato col suo vero
nome: Thom.
Al solo ricordarlo un brivido gli percorse la schiena, ma nel suo animo
non c'era spazio né per la paura né per la
rassegnazione; per la prima volta in vita sua era davvero sereno.
Il timore di perdere la donna amata se avesse saputo la sua vera
identità era ormai un ricordo lontano, diradatosi assieme
all'inquietudine che aveva attanagliato il suo cuore a causa di tutte
quelle bugie dette sin dall'inizio. Tutte le maschere che aveva
indossato fino a quel momento – come un orlesiano avvezzo al
Gioco, si ritrovò a pensare – erano infine state
distrutte e poteva assaporare una libertà mai provata fino a
quel momento.
Era finalmente libero di davvero essere se stesso, o quantomeno di
provare a conoscersi, assieme ad Aoife. Esser stato Blackwall per troppo
tempo, costruendo un personaggio al di là della sua persona,
gli aveva fatto dimenticare chi fosse veramente, ma era fermamente
intenzionato a essere un uomo migliore, l'uomo che il vero Blackwall
aveva visto in Thom Rainer quando lo aveva scelto per diventare un
Custode Grigio.
Voleva essere l'uomo che Aoife aveva percepito al di là di
quella barba che si era fatto crescere per non essere riconosciuto,
l'uomo che aveva scelto al suo fianco, per percorrere un cammino
assieme, fatto di rispetto, sincerità e amore.
Lei non lo avrebbe mai abbandonato e quel pensiero scaldò le
membra di quel cane
randagio, così come era solito definirsi; se la
ragazza lo avesse sentito chiamarsi nuovamente a quel modo lo avrebbe
picchiato, ne era sicuro. Nulla poteva placarla quando aveva ragione e
specie in quel caso nessuno avrebbe mai osato contraddirla:
l'Inquisitrice era sempre disposta a concedere una seconda
possibilità a tutti, per sua fortuna.
Adesso era finalmente un uomo che aveva tra le mani qualcosa per cui
valeva la pena vivere e morire e niente e nessuno gli avrebbe mai
impedito di essere il suo custode, proteggendola, mentre lei era la sua
salvatrice.
Lo era sempre stata e lo sarà sempre.
Angolino autrice.
Sono tornata con una nuova follia: mi è venuto in mente di
scrivere per ogni personaggio di Dragon Age una flashfic (parola
più, parola meno) sulle note di una canzone che mi ricorda
questo o quel personaggio. Non so se il rating della raccolta
subirà modifiche, potrebbe accadere, insomma.
Questa canzone dei Foo Fighters (se non la
conoscete potete ascoltarla qui)
mi ha ricordato Blackwall e la storia
si colloca dopo il processo a Thom con l'Inquisitrice che lo ha
perdonato continuando a stare con lui. Mi piaceva rendere per mezzo di
piccole cose rimaste immutate (come le abitudini di Aoife o i pensieri
di Blackwall) e private l'idea che, al di là delle bugie
dette
sul suo essere un custode, Blackwall fosse sempre stato sincero con
l'Inquisitrice e i suoi sentimenti; lo dice anche lui, del resto.
L'immagine delle maschere indossate da Blackwall e l'allusione con gli
orlesiani e i loro intrighi politici mi è venuta in mente
perché nulla mi toglierà dalla mente che la falsità a Thom non piaccia. Idem per la faccenda del voler essere il custode di Aoife: un custode grigio è un protettore e anche se non lo è per davvero, il caro Thom ha sposato la causa dei custodi, quindi non trovo inverosimile voler essere anche il custode della donna che ama, proteggendola. Il nome scelto per l'Inquisitrice è un nome
parlante:
secondo le leggende irlandesi Aoife era il nome di una principessa
guerriera, forte e determinata, che fu sconfitta da
Cúchulainn
(un eroe che viene inglobato tra i berserker), di cui divenne poi la
compagna. Mi piaceva l'idea di una guerriera berserker, tosta anche
nelle parole, con arma a due mani, a differenza di Blackwall che usa
spada e scudo, ma che nel privato rivela una dolcezza destinata a esser
mostrata solo a chi ama. Spero che la storia vi sia piaciuta, critiche
e suggerimenti sono sempre ben accetti.
Alla prossima!
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