La vita è
ricca di sentimenti, sensazioni e passioni.
Ognuno ha la propria sensibilità e, vivendo con gli altri,
crea il proprio mondo, il proprio agire, il proprio credo.
La religione è arte della sensibilità dell'uomo,
un punto di riferimento per molti, una corda da seguire nei momenti
bui, una storia simpatica per altri.
Bulma, pur essendo una scienziata razionale e precisa, aveva sempre
ispirato il proprio agire a dei principi saldi, solidi.
Lo stesso gruppo Z, in fin dei conti, aveva trovato un caposaldo in
comune, ossia, la necessità di agire per il bene
del pianeta e degli altri, perché era corretto agire per la
giustizia.
Almeno, questo era quello che Bulma aveva sempre pensato,
finché non aveva conosciuto Vegeta.
E Vegeta?
Be', il discorso era mandato a quel paese se si pensava alla sua
sensibilità su certi argomenti.
Non che fosse insensibile ai problemi altrui e che non avesse nessun
convincimento morale, era solo che il suo credo era un po'...
particolare.
Bulma condivideva molto con i suoi amici e tra le tante strampalate
avventure aveva condiviso molti valori e principi.
Comprendeva, ad esempio, la pazienza e la perseveranza di Chichi che,
almeno da quanto si capiva quando
la donna non aveva la sue cose, si appellava al credo taoista.
Chichi era alla costante ricerca dello stato di perfetta armonia con il
mondo naturale,
uno stato che si acquistava uniformandosi ad esso tramite meditazione
ed estasi, che permettevano l'identificazione con il tao.
Almeno, questo era l'obbiettivo di quella povera donna, anche se, a
forza di sbraitare dietro al marito, la sua armonia era andata su per
il camino da un po'.
Bulma capiva e ammirava, poi, il credo buddista di Crillin e
Tenshinhan: vivere in contatto con la natura, in rispetto e in unione
con essa.
Una specie di
Hippie,
in sostanza.
La scienziata, pensando a tutti questi ragionamenti, non si capacitava,
allora, della chiacchierata avuta quella mattina con suo marito.
Per quanto potesse sembrarle strano, aveva capito che anche Vegeta
aveva il proprio credo.
Un po' strampalato e assolutamente anormale, ma lo aveva e ci credeva
fermamente!
Infatti, quella mattina, quando gli aveva chiesto se avesse qualche
principio morale che guidasse le sue azioni,
lui, guardandola con aria di sufficienza come se fosse stato offeso
dalla sua banale domanda, le aveva dato,
pensandoci un po' su, una risposta da cui trapelava tutta la
sensibilità di cui era capace.
<< Uccidi tutti quelli che non ti piacciono
>>
<< Vegeta, no >>
<< Vegeta, sì. >>
Angolo dell'autrice
Ispirazione dalla grande Stupidoomdoodles. Check out her drawings, they're amazing.
Non sono morta, non ancora e mi scuso per il ritardo ma sono abbastanza
pressata da esami e tutto e LA VITA È ODIOSA NON
PRENDETEVELA CON ME!
Spero ci sia davvero qualcuno che si ricordi di me, che lasci un
commentino o si degni di dare un'occhiata al capitolo.
Andrò a fare la questua.
Mi spiace davvero un sacco per il ritardo, spero di ritornare al
più presto!