Vicios capitales - Storie di un peccatore

di La Tigre Blanche
(/viewuser.php?uid=201121)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


6. Invidia – Envidia

{Austria – 1646}

 

Le dita bianche e affusolate volavano aggraziate sui tasti d’avorio, generando una melodia idilliaca, un piacere per le orecchie stanche di Antonio che, seduto su un divanetto imbottito, in silenzio, ascoltava Austria suonare. Accanto a quello che ormai era suo marito da diversi anni, seduto sulla panca dal cuscino in velluto nero, sgambettava il piccolo e candido Veneziano. Batteva le manine, estasiato dalle capacità artistiche di Roderich, e rideva, felice, allegro, spensierato. Austria smise di suonare e lo prese in braccio, facendolo sedere sulle sue gambe.

« Veneziano, spielst das Klavier, bitte… » Disse solennemente, incitando la piccola colonia a suonare. Feliciano gli sorrise e, ubbidiente, mise le manine sporche di marmellata sui tasti e, dolcemente, iniziò a suonare. Quello del Settentrione era un talento naturale, una capacità innata. Sembrava che l’arte, in tutte le sue forme, gli appartenesse. Quel piccolo ragazzino aveva così tanto potenziale…

Antonio sospirò, posando lo sguardo sul suo Romano che, come al solito, dormiva, acciambellato sul divano, un’espressione beata ricamata sul viso paffuto. Gli occhi di Spagna esprimevano una delusione quasi esasperata: tanto pigro, quanto inutile. Gli voleva bene, sì, ma gli sarebbe piaciuto per una volta avere al suo posto il piccolo e talentuoso Veneziano, che non diceva parolacce ed era beneducato – avrebbe fatto un figurone con i propri ospiti d’alto rango, avrebbe vantato le sue capacità artistiche e sarebbe stato il fiore all’occhiello della corte spagnola. Stirò le labbra in una linea retta: peccato non fosse così.

 

 

Angolino crucco:

 

1.       Veneziano, suona il piano per favore.

 

 

 

Noticine pseudostoriche:

 

SPAUS—ok no. Ehm, salve, sono La Tigre Blanche e non ho potuto aggiornare perché il classico ti uccide lentamente.

Bene, detto questo: SpAus! Ebbene sì, ho voluto accennare un piccolo quadretto sulla Habsburg’s family, che anche loro hanno bisogno di amore e son poco considerati nonostante siano canon (e non solo storicamente, stavolta). Anyway, mi dispiace non aver fatto trasparire molto l’ambientazione storica, ma ho voluto lasciare completamente spazio al peccato, tanto che la data in alto è puramente indicativa, poiché nel 1646 si celebrò uno dei tanti matrimoni che hanno legato Spagna ed Austria, ovvero quello tra Filippo IV e Margherita d’Austria. Ho scelto questa data principalmente per mantenere la continuità cronologica della long, quindi, come ho detto prima, il setting storico qua è messo mohohooolto da parte. Anyway: l’invidia. Ecco. So già che dopo questa mi ucciderete tutti, ma volevo sdoganare il mito di “Spagna ha sempre adorato Romano, lo adora e via dicendo”, soprattutto perché sono del parere che, sì, anche se effettivamente Spagna vuole bene a Romano e ci tiene a lui (di certo più delle sue altre colonie nel sud America haha—), è anche lui umano e… e beh, per quanto possa adorarlo non può evitare di paragonarlo a Veneziano. E da questa sottospecie di headcanon in parte confermata nel canon, è partita l’idea per questa fanfiction.

Spero vi sia piaciuta, non uccidetemi vi scongiuro— ^^”

 

Bacini, baciò, cercherò di aggiornare presto con l’ultimo capitolo: la Lussuria. ( ͡° ͜ʖ ͡°) *e mo’ se divertimo*

La Tigre Blanche





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3440918