Saga osserva orgoglioso
il piccolo mazzetto di fiori tra le proprie mani. Aveva sfidato
parecchie alture, e diversi nidi di uccelli e serpi per raccoglierlo.
Non era stato facile trovare qualcosa di diverso dall’olivo,
unica pianta sacra alla loro dea. Un poco la disprezzava per quella
povertà floreale a cui costringeva il Santuario. I templi di
Dioniso o Demetra erano molto più ricchi sotto quel punto di
vista. Comunque il risultato lo soddisfaceva, e
l’apprezzamento di una delle ancelle del tempio ha rafforzato
il suo ego.
Era davvero uno
splendido dono, quello che aveva tra le mani, delicato ed esplicito.
Così come era ben evidente chi fosse il destinatario di quel
minuziosamente curato regalo.
Quel giorno Aiolos era
all’arena, ad addestrare qualche apprendista Silver, spoglio
della sua splendente armatura. Saga si ferma all’alto della
scalinata, osservando il giovane muoversi divertito tra i piccoli
allievi che gli ruotano intorno come piccoli pulcini.
Aiolos brillava. Non
sapeva se era lui, accecato dal proprio sentimento, o se fosse una cosa
propria del giovane santo. Aiolos lo nota e gli sorride. In quel
frangente, gli pare che brilli ancora di più. Saga lo saluta
con la mano, sedendosi in attesa di essere raggiunto. Sa che Aiolos lo
raggiungerà presto.
Il coetaneo,
ovviamente, non tarda. Saga gli sorride, si alza, arrossisce nel vedere
da vicino il suo petto scoperto e sudato. Poi gli porge il proprio
omaggio.
Aiolos lo prende tra le
mani, lo osserva e gli sorride. Saga, se possibile, arrossisce ancora
di più nel vedere l’amico studiare il bouquet.
Chissà se lo apprezzava.
« Grazie,
Saga. » esordisce Aiolos dopo qualche istante di particolare
studio. Il rossore sul viso dell’altro ormai brucia.
« Sarà uno splendido regalo per la piccola Atena.
» quella frase rende Saga improvvisamente di ghiaccio. Il
ragazzo non riesce a proferire parola nell’osservare Aiolos
prodigarsi in apprezzamenti, e nemmeno percepisce il suo saluto quando
questi si allontana.
Saga rimane da solo a
fissare il vuoto, un leggero tic all’occhio. Quei fiori erano
per lui, per Aiolos! Non per quella bambina che non faceva altro che
ridere come un’idiota per tutta la giornata! Era con quel
sorriso che aveva sicuramente abbindolato Aiolos!
Il giovane si gira in
direzione delle stanze che ospitavano la neonata. Saga fissa il punto
esatto, quasi a desiderare che un fulmine colpisca quel luogo, un forte
istinto omicida che saliva per le sue membra.
Oh, come odiava Atena
in quel momento!
Questa va
dedicata particolarmente a
mughetto nella neve. Perché io sparo cavolate e
lei dice che sono buone idee.
E quindi ecco
a voi la rivelazione, ecco perché Saga odia tanto Atena!
....no gente,
non prendetela sul serio. Anche se la trovate divertente.
Per il resto,
spero piaccia e se vi va lasciate la recensione~
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