Strong emotions and many paradoxes
Descrizione della storia:
Storia partecipante al seguente contest facebookiano: "I never thought I’d say goodbye//Contest" di Liis Yang.
Prompt assegnatomi: A ha un grande sogno nel cassetto e per realizzarlo
deve partire, ricominciare una nuova vita e quindi allontanarsi da chi
ama. Purtroppo B decide di non seguirla/o e quindi si ritroverà
ad affrontare un'assenza decisamente significativa.
Trama della storia:
Silvia e Holly sono due sorelle, hanno in comune solo il medesimo padre
biologico, la stessa dimora, la stessa famiglia ingombrante -
fratellastri, cugini, fidanzato e amici - e la medesima scuola
superiore da frequentare. Per il resto sono l’una l’opposta
dell’altra, sia fisicamente sia caratterialmente.
È anche per questo, che quando la madre biologica di Silvia e
matrigna per la sua sorellastra maggiore Holly - Sara Fiore-Baggins -
muore, la prima delle due ragazze per sostenere meglio l’economia
della famiglia, decide di abbandonare le quattro mura familiari e di
frequentare più discontinuamente la scuola, e trovarsi un
appartamento in affitto da dividere con altri quattro coinquilini.
Così come dei lavoretti per rendersi indipendente
economicamente, trovando in questa sfortuna anche una sorta di marcia
in più per il suo sogno nel cassetto: diventare una scrittrice
famosa pari alla sua amata J.K. Rowling. Che cosa succederà
adesso?
Note dell'autrice:
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, ma solo per
svago. Ogni riferimento a persone realmente esistenti è
puramente casuale.
Storia partecipante al seguente contest facebookiano: "I never thought I’d say goodbye//Contest" di Liis Yang.
Prompt assegnato: A ha un grande sogno nel cassetto e per realizzarlo
deve partire, ricominciare una nuova vita e quindi allontanarsi da chi
ama. Purtroppo B decide di non seguirla/o e quindi, si ritroverà
ad affrontare un'assenza decisamente significativa.
Ultimo aggiornamento:
Storia revisionata da Tanny, ma
nel caso di ulteriori errorini potete perfettamente dirmeli che io
provvederò a contattare la mia beta personale e farglielo sapere.
Preludio
Una bambina piccola di otto anni dagli occhi castani e dai capelli castano chiaro, cortissimi con un taglio alla marine,
è seduta attorno ad un tavolo assieme ad altri bambini
più grandi e diversi sia da lei, sia tra di loro. A un certo
punto, Silvia, questo è il suo nome, esclama qualcosa ad alta
voce.
«Da grande voglio fare la scrittrice, come l’autrice di Harry Potter.»
Subito viene schernita e
derisa dai suoi innumerevoli fratellastri e sorellastre maggiori.
«Ma se non sei nemmeno in grado di leggere e
scrivere» si misero a ridere con toni forti e arroganti, esclamando quelle parole con cattiveria e
all’unisono, facendola scoppiare a piangere a dirotto.
«Ragazzi, smettetela immediatamente! Silvia ha tutto il diritto di
poter sognare il mestiere che vorrebbe fare da grande»
esclama Sara Fiore-Baggins in tono di rimprovero, entrando
improvvisamente nel salotto attirata dai singhiozzi della sua piccola
figlia biologica.
Per gli altri giovani seduti nella stanza, lei è soltanto
l’ennesima matrigna e nuova compagna del loro padre,
un’intrusa, come anche Silvia.
«Non hai il diritto di darci ordini. Non sei nostra madre, come lei non è nostra sorella!»
«Invece ne ho il diritto eccome. Essendo sposata con
vostro padre e dopo aver appena firmato dei documenti legali
per adottarvi e rendervi a tutti gli effetti anche miei figli, lo sono ancora di più»
ribatte a tono la donna, freddandoli di colpo.
Tempo presente: la causa scatenante della tempesta.
David J.R. Baggins e i suoi numerosi figli, tutti avuti da diverse
donne, sono riuniti davanti alla tomba della madre biologica
dell’ultimogenita Silvia, Sara Fiore-Baggins. I suoi fratellastri maggiori, nonostante all’inizio vedessero lei
e la nuova compagna del padre come delle intruse nella loro vita
familiare, si sono affezionati ad entrambe col trascorrere del tempo e,
ora, soffrono molto per la morte improvvisa della donna.
Quando il funerale termina, tornano a casa a bordo della macchina del
padre seguiti da quella dei loro cugini. Silvia, appena David spegne il
motore, è la prima a scendere dal
veicolo e a correre nella propria stanza, chiudendo la porta a chiave.
Rimane lì dentro per tutto il resto della giornata, esce
soltanto per la cena e solo su insistenza del padre.
Per due settimane la situazione si ripete sempre in questa maniera,
solamente che al padre si alternano anche gli zii per farla mangiare
persino a colazione e a pranzo in compagnia della famiglia al completo.
Tuttavia, una settimana prima dell’inizio delle lezioni, una
delle sue due sorellastre, Holly, quando tenta di aprire la porta della
sua camera la trova stranamente aperta. Insospettita da ciò, la
ragazza la spalanca e trova la stanza completamente deserta.
Silvia è scomparsa nel nulla, Holly nel panico si mette
a gridare a squarciagola, svegliando tutta la famiglia, nonché gli amici e
il proprio fidanzato rimasti a dormire da loro per un po’
di compagnia.
Il padre e lo zio, entrambi poliziotti, mentre la lasciano nelle
braccia della zia e del resto dei rispettivi figli, notano una busta
appoggiata sulla scrivania, e quando la aprono vedono che contiene una
lettera.
È David a leggerla a bassa voce, mentre il cognato, Linden, gli
sta affianco e prende appunti sul taccuino per segnare possibili
indizi nel rintracciarla.
Caro papà,
Non venirmi a cercare perché sto bene, credimi. E' la verità, te lo giuro sulla mamma.
Ho deciso di lasciare casa
perché non voglio più pesarti, come invece è stato
per tutti questi anni per via dei miei vari problemi con droga e
alcol, oltre che per il mio rendimento scolastico molto basso. Non venire a cercarmi, ti prego, perché ti ripeto che sono
al sicuro: divido un appartamento sotto affitto con degli altri
studenti come me, che frequentano la mia stessa scuola in centro.
Mi sono già trovata delle
occupazioni part-time e ho cercato una soluzione compatibile con la
scuola, per riuscire a lavorare e a studiare contemporaneamente. Non preoccuparti per me, sto bene, e ti
assicuro che non mancherò mai alle visite periodiche al centro
di disintossicazione dove lavora la zia, te lo prometto.
Starò bene, non preoccupatevi e rimanete lì, non spostatevi da dove siete.
Sarò io a cercarvi.
Con affetto,
Silvia
Questa lettera lasciata da Silvia è un vero e proprio
pugno nello stomaco per David, ancora di più per il resto dei
suoi figli quando l’uomo è costretto a rileggerla ad alta
voce per loro richiesta, palesando la totale assenza di cenni nei loro
confronti da parte della loro sorella minore.
Un mese più tardi: le conseguenze della tempesta.
Holly, tra tutti i fratellastri maggiori di Silvia, è quella che
ha sofferto inaspettatamente di più, per la scomparsa dalle
quattro mura familiari della sorella più piccola con suo stesso
stupore, dato che non mancavano mai di litigare a
causa anche delle diverse ambizioni professionali e personalità,
non solo per bisticci di poco conto come il diverso vestiario.
D’altro canto, Silvia, lasciando le quattro mura familiari sembra
essere rinata all’interno dell’appartamento esalocale in
affitto che divide con i suoi quattro coinquilini, più una nuova
in arrivo.
Certo, la ragazza sente sempre la mancanza della sua famiglia, sebbene
abbia tagliato volontariamente tutti i contatti con loro, ad eccezione
delle sue visite mediche periodiche alla zia infermiera,
all’interno del centro di disintossicazione in cui lei lavora.
Inoltre tiene estremamente nascosto il suo passato non tanto lontano
da dipendenze da alcol e sostanze stupefacenti ai suoi coinquilini: i
suoi due minifrigo e il suo armadietto con medicine e integratori
alimentari vari, sono tutti e tre muniti di catene e lucchetti con
combinazione elettronica.
La ragazza non vuole essere cacciata via e i suoi coinquilini non ne
hanno nemmeno l’intenzione, sebbene abbiano capito molto in
fretta che lei abbia fatto determinate esperienze prima
di incontrarli, per via di alcuni episodi domestici, avvenuti in
quei rari momenti in cui hanno passato del tempo assieme in questo
primo mese di permanenza nell’appartamento.
Uno in particolare, Matthew, prova un certo interesse sentimentale nei
suoi confronti, ed è anche per questo motivo che ha deciso
di invitare la sorella Alexandra ad abitare con loro. Vuole avere il
suo supporto per cercare di conoscere meglio la sua coinquilina
italo-americana e riuscire a conquistarla.
Nonostante Silvia frequenti alcune lezioni pomeridiane in compagnia dei
suoi coinquilini, che sono in comune anche con i suoi cugini
poiché alla mattina e nel pomeriggio tardo è impegnata
con i suoi molteplici lavoretti part-time, la ragazza non ha ancora
avuto modo di incontrare direttamente i propri fratelli e sorelle
maggiori e altri familiari. E tantomeno i loro rispettivi amici e
fidanzati.
Contrariamente, tutta la sua famiglia la sta tenendo sotto stretto
controllo, come anche per quanto riguarda i suoi coinquilini.
Nonostante le parole della ragazza nella lettera che ha lasciato sulla
propria scrivania, i suoi fratelli, i suoi cugini e i loro amici, in
collaborazione anche con i loro rispettivi genitori, pur rispettando
apparentemente la sua volontà di non cercarla, l’hanno
rintracciata in poco tempo. Questo, basandosi sia grazie alle
testimonianze di alcune
persone che l’hanno vista scappare di notte, sia grazie alla
videosorveglianza e al pedinamento con agenti in borghese dei suoi
movimenti a piedi.
Silvia, pur dimostrando buona volontà nei suoi vari lavori,
oltre che dai risultati delle visite mediche a cui la sottopone la zia,
che mostrano effettivamente la sua totale astinenza dall’alcol,
consuma un numero spropositato di sigarette al giorno oltre ad un sacco
di pastiglie molto popolari. E questo per aiutare i giovani con problemi di
concentrazione nello studio, il cui effetto collaterale è che
creano una dipendenza più infida, rispetto a quando la ragazza
fumava l’erba perché queste sono legali, a basso costo e
in più non necessitano di alcuna prescrizione medica per essere
acquistate.
A ciò, basta aggiungere la dieta alimentare che si è
creata, decisamente poco sana, costruita sugli orari dei suoi
rispettivi lavori part-time, basata prevalentemente sul salto del
pranzo e della cena, a parte per una colazione striminzita e un succo di frutta a
metà mattina, più tanta acqua e integratori alimentari
vari.
I suoi fratelli e i suoi cugini, oltre ai loro rispettivi amici e
fidanzati, sono diventati estremamente gelosi del rapporto amichevole
che lei ha creato con i suoi coinquilini, escludendoli del tutto da
questa sua nuova vita, decisamente più impegnativa di quella
precedente.
Allo stesso tempo sono anche preoccupati per lei, come anche i suoi
coinquilini, perché l’hanno intravista parlare con alcune
sue vecchie conoscenze che l’avevano fatta entrare nel tunnel di
alcol e droga, da cui si stava faticosamente tirando fuori.
La ricostruzione: l’impensabile riunione e l’incontro tra passato e presente avviene.
«Silvia, ricordati che stasera a cena abbiamo ospiti. Non
mancare» mi ricorda Matthew, prima di lasciarmi andare a
lavorare, anche se solo per un turno da mezz’ora.
Quando ritorno, non ho neanche il tempo di tirare fuori le chiavi che
tutti i miei coinquilini, inclusa la nuova arrivata, mi aprono la porta
dell’appartamento all’unisono e le loro facce sono un
misto di preoccupazione, sollievo e ansia.
Due ore più tardi
Oddio! E chi l’avrebbe mai immaginato che gli ospiti a cena
sarebbero stati la mia famiglia al completo, più le famiglie dei
miei coinquilini? La ciliegina sulla torta sono i posti a tavola: alla mia sinistra ho
Matthew, alla mia destra c’è Holly assieme al suo
fidanzato Max, ai lati dei due ragazzi ci sono il resto dei nostri coinquilini e
rispettivi familiari giovani, mentre dall’altra parte della
tavola ci sono i nostri genitori.
Tra l'altro, l’ultima cosa che mi aspettavo era proprio di
scoprire che i loro genitori fossero dei miei colleghi di lavoro, in
una delle mie occupazioni part-time mattutine. Sono estremamente imbarazzata! Non so bene come comportarmi.
Anche se, alla fine, contrariamente alle mie aspettative molto pessimistiche che
mi hanno spinta a rimanere in silenzio per tutta la durata del pasto,
nessuno dei miei familiari ha fatto alcun accenno specifico al mio
passato di alcol e droga, tantomeno i rispettivi parenti dei miei
coinquilini hanno mostrato una particolare curiosità in
proposito, per mia fortuna.
Il lato negativo, dal mio punto di vista perlomeno, è che i miei
fratellastri e cugini, così come anche i loro rispettivi
fidanzati, amici e quelli dei miei coinquilini, hanno intenzione di
fermarsi a dormire qui.
Per me è un dramma perché non avevo pianificato nulla, e
di conseguenza la mia camera non è molto accogliente.
Mi limito ad augurare la buonanotte ai miei coinquilini come ai loro
ospiti per stanotte, ma con Matthew mi trattengo un po’ più a
lungo, perché stasera è anche il nostro turno di pulire e
sistemare la cucina, oltre che di caricare e scaricare la
lavastoviglie. Tuttavia non abbiamo modo di parlare molto, a causa della
presenza silenziosa, ma costante, alle nostre spalle dei fidanzati e
amici dei miei fratellastri e cugini.
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