Sesshomaru e Rin
Ciao a tutti!
Vorrei rompervi un attimo prima di iniziare.
Allora questa è la mia
prima fic su Inuyasha. Mi è sempre piaciuto questo manga ed
ultimamente ho iniziato a riguardarmi gli episodi su youtube ed ho
anche iniziato a leggere le fic.
Sono sempre stata fan della
coppia Inu-Kag ed ho iniziato con le loro storie e poi ho iniziato a
conoscere la coppia Sesshomaru-Rin e me ne sono completamente
innamorata!
Premetto di essere solo una fan
ed una scrittrice che ama scrivere anche fanfiction(per adesso avevo
iniziato a scrivere su questo sito solo su Harry Potter).
Non so come andrà questa storia e se piacerà, ma io ci provo!
Ora smetti di annoiarvi!Spero davvero che vi piaccia!
Buona lettura!
La bambina alla ricerca di un sogno
La bambina guardava con occhi sognanti fuori dalla finestra dell'orfanotrofio.
Il giardino verde stracolmo di alberi si estendeva davanti i suoi occhi
color nocciola grandi e dal taglio dolce e all'insù.
Vestiva con una T-shirt colorata e dei pantaloncini larghi, un po' troppo per la sua esile figura.
I capelli castani arrivavano fino alle spalle ed un un ciuffo di
capelli era tenuto legato ad un lato della testa con un elastico di un
viola brillante.
Chissà quando...Chissà chi e se, qualcuno l'avrebbe presa al suo fianco...Un giorno o mai.
Era rinchiusa tra quelle enormi mura da quando era una bambina a
malapena in grado di parlare e mai nessuno l'aveva presa con sé...O
meglio si era ritrovata a passare da una famiglia all'altra, sempre
sbagliata, non aveva trovato mai nessuno che fosse in grado di farla
star bene.
Rin era una banbina splendida, sempre sorridente nonostante la situazione in cui si era trovata a crescere.
Ma aveva sempre aspettato, paziente, con la costante speranza di poter
trovare qualcuno che potesse colmare quel vuoto che aveva dentro.
Una famiglia.
Kagome si stava vestendo di tutto punto mentre la sua coinquilina nonché migliore amica, Sango, preparava la colazione.
Passò un leggerissimo strato di fard sulle guance bianche ed un
leggera linea di matita sugli occhi. Non le piaceva molto truccarsi ma
quello era un giorno importante. Finalmente dopo i suoi tre anni di
apprendistato poteva cercare il suo primo, vero, lavoro come assistente
sociale. Sperava soltanto andasse bene!
Ultimamente la sua vita le stava dando molte delusioni e ben poche soddisfazioni.
Era uscita da mesi da una storia che l'aveva trovata ferita. Ed era sempre china su grossi tomi per studiare.
Ma quel giorno avrebbe dato una svolta, lasciandosi tutto alle spalle
nella speranza di essere inserita davvero in un ambiente di lavoro
soddisfacente.
Uscì dal bagno e si presentò davanti all'amica facendo una giravolta.
Sango si girò verso di lei guardandola.
Portava un tailleur nero composto da una giacchetta e una gonna che
arrivava poco più su delle ginocchia e sotto una semplice
camicia bianca e ai piedi delle semplici decoltè nere.
I suoi lunghi capelli castani ondulati erano sciolti
e arrivavano poco più su dalla vita ed i suoi grandi occhi color
cioccolato da cerbiatta brillavano di agitazione.
"Sei perfetta amica mia!Ma ora siediti e mangia qualcosa.." disse con fare materno che la fece sorridere.
Kagome seguì l'amica e le due fecero colazione insieme.
"Ho una paura Sango!" esclamò la ragazza sorseggiando il suo the. Sango sorrise.
"Kag ascoltami...Tu sei fatta per questo lavoro!Hai una
sensibilità finissima che ti permette di guardare nel profondo
delle persone,non dubitare di questa dote,sono sicura che andrai
benissimo!" esclamò. Kagome si sentì rincuorata da quelle
parole.
"Grazie Sanguccia sei un angelo!Ma come non potresti essere una santa
con il fidanzato che ti ritrovi!" cercò di scherzare facendole
l'occhiolino. Sango rise.
"A proposito sta sera Miroku viene a cena...E ci sarà una
sorpresa per te..." cantilenò misteriosa. Kagome la
guardò incuriosita.
"Cosa,cosaaaaaa??" iniziò a mugugnare facendo gli occhi dolci.
"No, no cara mia vedrai sta sera!Ora vai se non vuoi far tardi!"
Kagome alzò lo sguardo verso l'orologio e sussultò.
"Oh già!!Ciao Sango!" si alzò scoccando un bacio all'amica per poi scappare via.
Prese la macchina e si avviò.
Era davvero agitata, anche se le parole di Sango avevano avuto il loro solito effetto tranquillizzante.
Sospirò inoltrandosi in città e dopo venti minuti buoni si trovò davanti ad un grandissimo edificio bianco.
L'orfanotrofio.
Scese dalla macchina e prese la borsa per poi entrare.
Si avviò alla segreteria e iniziò a parlare con il suo tono educato e gentile.
"Salve, il mio nome è Kagome Higurashi e..."
"Ah si la nuova assistente sociale!" l'interruppe la donna allegramente, Kagome annuì con un sorriso.
"Si, sono io" rispose. La donna prese un paio di fascicoli e glieli porse.
"Immagino che conosca già la signora Kaede Mikon, proprietaria dell'orfanotrofio..."
"Si, al colloquio..." rispose Kagome.
Quell'anziana signora l'aveva davvero colpita. Era forte e determinata,
sembrava tenere davvero a quel posto nonostante ricevesse in
continuazione richieste di aquirenti per rilevare l'edificio.
La signora Mikon stava convocando nuovi assistenti sociali e avvocati
per avere un personale più nuovo e fresco con la speranza che
una migliore e più numerosa amministrazione potesse riportare
all'antica luce l'orfanotrofio.
"Bene, la riporto da lei così che possa darle le ultime dritte,
comunque io sono Kiaran" disse la donna porgendole la mano, che lei
strinse sorridendo.
Si trovarono davanti ad una porta chiusa e Kiaran bussò. "Avanti" disse una profonda e saggia voce di donna.
"Signora Mikon è arrivata la signorina Higurashi" disse aprendo la porta e la donna annuì.
"Entri signorina" l'incitò la donna seduta alla scrivania con varie scartoffie che la circondavano.
"Salve signora Mikon, è un piacere rivederla..." disse Kagome timidamente. Kaede sorrise incorraggiante.
"Il piacere è mio, prego si sieda...Agitata?" chiese la donna. Kagome si ritrovò ad annuire sinceramente.
"Un po', ma sono anche impaziente di cominciare!" esclamò allegramente.
"Ne sono felice!Allora le cose più importanti ce le siamo dette
al colloquio. Ha un ottimo curriculum e spero si troverà bene
qui. Siamo una buona squadra tra assistenti sociali,psicologhi e
avvocati, tra l'altro se ne agguingeranno di nuovi proprio come lei.
Col tempo li conoscerà tutti. Vede qui ci sono molti
bambini che hanno bisogno d'aiuto, molti sono cresciuti tra queste
mura, altri sono qui solo da qualche anno e tutti hanno delle pesanti
situazioni alle spalle. La farò scortare da Kiaran per
familiarizzare con l'ambiente e vorrei farle una richiesta
curiosa ma spero le piacerà..." disse lasciando la frase in
sospeso aspettando la risposta della ragazza che annuì
ripetutamente.
"Certo,certo mi dica..."
"Vede vorrei che si guardasse intorno e che scegliesse un bambino,
sarà lei a sceglierlo. Sarà il suo primo incarico e
voglio che si impegni molto...Sono stata chiara?" chiese.
Kagome rimase spiazzata da quella richiesta. Certo era una cosa molto interessante ma anche molto poco ortodossa.
"Accetto...Anche se ci sono molti bambini qui..."
"Sa voglio che vengano scelti, proprio come se venisse una famiglia in
cerca di un bambino di adottare, capisce?Voglio che si sentano
importanti!E poi si potrà dedicare anche agli altri, vorrei solo
che ne scegliesse uno a cui affiancarsi completamente e da cui vorrei
la sua disponibilità completa..." spiegò.
Era davvero un' ottima idea, una possibilità per far sentire quei bambini importanti. Era davvero bello.
"Va bene signora Mikon, ha la mia completa disponibilità!".
Kaede annuì sorridendo e le porse la mano che di nuovo strinse.
"Benvenuta tra noi, Kagome!".
La ragazza accompagnata da Kiaran prese a fare il giro dell'edificio.
Era molto bello e ben tenuto anche se era così grande da
metterle quasi soggezione. La guidò tra i dormitori e le sale
svago dove incontrò i primi bambini e ragazzi.
I più piccoli erano sembrati molto felici e l'avevano accolta
molto bene, i più grandi in piena crisi adolescenziale erano
più strafottenti. Qualsiasi cosa ci fosse nel loro passato
pesava su di loro come un macigno, perché a quell'età
tutto sembrava più grande e difficile da sopportare. Lei lo
capiva bene, aveva ventitre anni e non aveva passato da molto quella
fase della vita.
Quando fu ora di pranzo potè vedere tutti i giovani orfani che
occupavano quelle mura ed incontrò i suoi primi colleghi.
C'era Ayame Tsuki, psicologa infantile. Era poco più grande di
lei,venticinque anni ed era molto dolce ed un vero tornado
umano!Parlava a raffica ed era piena di energia. Aveva dei lunghi
capelli rossi tenuti in due codini e dei grandi occhi verdi, era molto
carina ed un demone lupo.
Cosa che non doveva stupire, ormai demoni e umani vivevano
pacificamente sotto lo stesso cielo da anni. Nonostante per alcuni ci
fossero ancora delle tensioni e delle situazioni di razzismo che lei
proprio non approvava! Aveva anche notato dei bambini demoni tra
l'altro.
Con lei c'era Koga Mioku, anche lui assitente sociale e demone lupo.
Trent'anni. Lunghi capelli neri tenuti in una coda e grandi occhi
azzurri che si posavano spesso e volentieri su Ayame(cosa che Kagome,
buona osservatrice quale era, aveva notato subito). Koga era molto
gentile e allegro ed era contento di trovare una sua nuova collega.
Poi c'era Myoga Tan, avvocato, un anziano signore basso e grassoccio
dai lineamenti simpatici. Era un vecchietto arzillo e dalla parlantina
facile. L'aveva subito coperta di complimenti imbarazzandola e
facendola ridere.
"Per oggi siamo solo noi, sai facciamo i turni. L'orfanotrofio, come
saprai, è in concomitanza con alcuni studi legali e questo
spiega la presenza di assistenti sociali e sopratutto avvocati"
spiegò Ayame. Kagome annuì.
"Sì, io sono stata indirizzata dopo il mio apprendistato in uno studio legale di Tokio"
"Ma qui è tutto diverso..." continuò Ayame con un sorriso al quale lei rispose.
"Immagino proprio di sì, e questo mi fa molto piacere..."
"Sì qui è un ambiente completamente diverso..." rispose Koga. I
tre giovani continuavano a parlare del più e del meno e Kagome
talvolta si guardava intono in cerca del suo bambino, o bambina,
'Prescelto'. Certo era difficile scegliere visto che non conosceva
nessuno, ma aveva fatto una sfida con se stessa.
Sarebbe stato il suo cuore a scegliere, non la sua razionalità.
Dopo pranzo decise di fare una passeggiata in giardino da sola, per pensare.
Si trovava bene in quell'ambiente, come immaginava e sperava di riuscire a trovare il bambino a cui dedicarsi.
Aveva un gran bisogno di trovare qualcuno a cui dedicarsi con anima e corpo.
Passeggiava tra l'erba, nonostante le scarpe con i tacchi affondavano
piano sul terreno morbido, ma lei non se ne curava particolarmente.
La giornata era molto bella e il sole l'avvolgeva con i suoi raggi. Fece un giro su se stessa per poi fermarsi all'improvviso.
Dall'edificio, era affacciata ad una finestra quella che sembrava essere una bambina.
I suoi occhi incrociarono quelli di Kagome ed il cuore di quest'ultima saltò un battito.
Vide quei grandi occhi nocciola stracolmi di un calore ed una celata tristezza che la colpirono dal profondo dell'anima.
L'aveva trovata.
Ed eccoci qua!
Ultima precisazione: La fic
inizierà come un Inu-Kag per poi diventare completamente una
sesshomaru-rin, non so perchè lo preciso ma volevo fosse chiaro
sopratutto per questo primo capitolo privo di romanticherie(Che spero
vivamente vi sia piaciuto comunque!)
Allora che ve ne pareeee?Ditemi,ditemi!!!
Spero di ricevere qualche commentino...^^
Un saluto
By LilyProngs
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