Taking care

di livinglifenow
(/viewuser.php?uid=904692)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


  1. JADEN
Il gruppo “storico”, come gli piaceva definire, stava pranzando insieme in un bar vicino all’Accademia.
Era diventata un’abitudine trovarsi per scambiare qualche chiacchiera prima che iniziassero le lezioni del pomeriggio, almeno per la maggior parte di loro.

Quel giorno c’era anche Zane, non capitava sempre; quando stava troppo male non si presentava, e Jaden era convinto di conoscerlo abbastanza da sapere la motivazione del suo comportamento: non gli piaceva che le persone lo vedessero debole, nemmeno se si trattava dei suoi migliori amici.

Era contento che fosse venuto quel giorno, soprattutto perché Zane era la motivazione principale per cui lui aveva iniziato ad insistere perché pranzassero tutti insieme.

Aveva notato che l’amico era visibilmente dimagrito, ma inizialmente aveva pensato che fosse normale considerando le sue condizioni di salute, ma parlando con Syrus aveva scoperto che per colpa di determinate cure Zane aveva perso completamente l’appetito. Il più piccolo dei Truesdale gli aveva confessato che il fratello si limitava a sgranocchiare qualcosa durante la giornata, ma non riusciva quasi mai a mangiare un pasto completo.

Così iniziò a chiedere sempre più spesso al gruppo di trovarsi per mettere qualcosa sotto i denti: per lo meno Zane avrebbe provato a mangiare, anche se la maggior parte delle volte il suo piatto restava mezzo pieno.

Girò lo sguardo verso il panino dell’ex-obelisk e notò che era abbandonato nel piatto praticamente intero.

Doveva intervenire.

“Hey Zane, se non lo mangi tu dovrò finirlo io e con questa storia dei pranzi fuori ho già preso qualche chilo. Non vorrai avere sulla coscienza la crescita della mia pancia?” Intervenne in modo scherzoso verso l’amico, cercando di non far trapelare la sua preoccupazione.

“E’ un peso che non potrei mai sopportare.” Rispose Zane sfoggiando uno dei suoi, sempre meno rari, sorrisi.

… missione compiuta!... pensò Jaden esultando mentalmente.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3446743