Cinque minuti e arrivo

di Eliessa
(/viewuser.php?uid=119929)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


PROLOGO

Jane era sotto le mani di quell’uomo.
Era sdraiata sul suo letto, immobilizzata.
Sentiva la lama del bisturi fredda e precisa penetrarle lentamente e dolorosamente.
Era la sua fine.
Lo aveva immaginato dall’inizio che questa volta questa battaglia non l’avrebbe vinta ma ora stava diventando realtà. Aveva i minuti contati. La sua vita aveva i minuti contati e in un secondo la sua mente ripercorse alcuni ricordi, le ultime parole scambiate pochissimi minuti prima con Maura. Le loro ultime parole, il loro ultimo scambio di sguardi. L’ultima volta che Jane sentì la voce della donna. La sua donna.
Jane era sul letto, senza forze per liberarsi da Hoyt o per gridare.
Ma all’improvviso la porta della camera da letto si aprì e Maura entrò lentamente e silenziosamente pugnalando senza esitazione due volte Hoyt alla schiena, perforandogli cuore e polmone.
Hoyt cadde a terra in una pozza di sangue. Con un calcio Maura allontanò il bisturi dell’uomo e poi si fiondò su Jane  liberandole i polsi tagliando la corda con i bisturi e mentre con una mano cercava di bloccare il sangue con l’altra avvisò Frankie di mandare un’ambulanza.
Maura era riuscita ad arrivare in tempo. Pochi secondi più tardi e tra le mani avrebbe stretto soltanto il cadavere di Jane.

-Avevi detto 5 minuti e arrivo, sei stata di parole.- disse Jane sforzandosi con la voce.
-Scc, non sforzarti. Ora sono qui. Con te.-




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3447852