Academy Nottingham's Bow

di Sophie Robin Kendrick
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Salve. Mi chiamo Sophie Robin Kendrick. Ho già scritto diverse storie tutte nel consesto Naruto e una della Ragazza Drago lasciata incompleta.
Questi personaggi sono presi dal libro di Elena Kedros - La Leggenda di Robin Hood. -
Non ci saranno spoiler per quanto riguarda i libri.
Spero che vi piaccia.
Buona lettura


 

Settembre è un mese strano.
Anche se fa caldo questo mese segna la fine delle vacanze e l'inizio di ogni cosa.

Il ritorno al lavoro, ritorno alla studio, alla scuola.
In pratica ritorno alla vita che in quei nove mesi dell'anno, si ripeteva giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.

La vita quotidiana riprendeva anche all'Accademia situata nella periferia di Nottingham.
L'Accademia Nottingham's Bow ospitava più di 10 mila alunni e professori.
Creato da 300 anni, il college offriva agli studenti, oltre allo studio, diverse attività e la possibilità di andare in un paese vicino che distava a dieci minuti di macchina, e che era stato costruito molto tempo addietro.
Secondo i registri, ritrovati a Nottingham, quello doveva essere il piccolo villaggio di Hungefield distrutto dai cavalieri di un conte, proprietario di quelle terre.
A quel tempo, l'alta aristocrazia, metteva delle tasse nei vari villaggi in loro possesso. Non tutti riuscivano a pagarle.
Quelli che non pagavano potevano avere due futuri: o che l'aristocratico in questione fosse flessibile e lasciasse correre, oppure che il feudatario punisse il villaggio per non aver versato il denaro.
Sfortunatamente Hungefield rientrò in quest'ultimo caso.
Solo pochi riuscirono a salvarsi da quella pioggia di frecce incendiarie e a scappare.
La terra era rimasta a se stessa per quasi mille anni, fino a quando non era stata acquisita.
Erano state abbattute le case che ancora, miracolosamente, si tenevano in piedi. L'unico edificio rimasto era il granaio che fu ristrutturato e adibito a museo, oppure venne usato come stanza per le feste.
Non c'era un patrono in quel paese ma era stato dedicato un giorno festivo al signore che aveva dato al villaggio l'opportunità di rifiorire e di crescere e all'Accademia di nascere.
Lord Augustus Talbot non aveva fondato l'Accademia N.B. Ma ne aveva donato i terreni, o almeno così dicevano i registri.
C'era anche un'altra cosa che era stata scritta in quei ritrovamenti: Lord Ralph Talbot era stato il barone di Sherfold e nel lungo andare, la sua progenie, aveva acquisito anche il titolo di conte riuscendo a ereditare i dintorni di Nottingham.
Augustus Talbot, dopo aver donato le terre dell'Accademia e aver trasformato il villaggio, aveva continuato la stirpe dei Talbot fino ad arrivare ai giorni nostri.
Incredibile ma vero, la dinastia dei Talbot era sempre stata ben fornita di figli maschi e di qualche femminuccia. Di tanto in tanto.
Ma ognuno dei discendenti portava un segno distintivo: il sopracciglio spezzato.
Ritornando alla nostra storia, l'Accademia Nottingham's Bow era famosa principalmente per essere stata vincitrice, per cinque anni di fila, al torneo nazionale di Tiro con l'Arco.
Non era uno sport molto popolare come il calcio o la pallavolo, ma aveva i suoi campioni e i suoi tifosi.
Intorno al 2000 fu vinto il primo torneo e da allora la scuola acquisì notorietà e popolarità, riuscendo ad ottenere moltissime iscrizioni. Questo anche negli anni a venire fino a che, durante le gare del 2006, un evento non causò il crollo delle vincite alle gare, e da li fu tutta una discesa per l'Accademia.
Per risparmiare fondi, il club che aveva tanto giovato all'Accademia fu chiuso e i ragazzi si concentrarono su altro. Benché fosse anch'essa una scuola prestigiosa, non riuscì più a classificarsi in altri tornei.
Girava la voce, anzi gira tutt'ora, che le attività sportive erano state maledette.
Anche se il corso di pallavolo era riuscito a classificarsi alle eliminatorie, purtroppo non era riuscito ad andare avanti. Un motivo in più per dare alla scuola in generale una parte dei fondi destinati ai club sportivi.
Ed ecco che nelle palestre non c'erano più palle decenti, reti, attrezzi vari, etc...
Fortunatamente il paese era attrezzato per gli sport, ma era pur sempre una spesa perché erano a pagamento.
Il campo che rendeva di più era quello da tennis, perché nell'Accademia l'unica cosa rimasta era la postazione dell'arbitro.
Ma passando al quadro generale l'accademia riusciva a rimanere in piedi, o almeno così si pensava.

E' un pochino corto, ma mi rifarò nei prossimi capitoli.
Spero che vi sia piaciuto.
Un bacio a tutti.


Sophie Robin Kendrick





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