Don't cry, my little bird

di Jade Tisdale
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Don’t cry, my little bird

 

 

Pensieri e ricordi affollano il suo spirito distrutto, mentre il suono delle urla di Laurel fa eco nella sua testa.
In un attimo, le lacrime le rigano il volto. Hanno il sapore delle risate di Laurel e dei suoi occhi pieni di sogni e speranze per il futuro ‒ un futuro che le è stato strappato via senza ritegno.
Non è riuscita a salvarla, Sara.
Ha preferito viaggiare nel tempo per mesi ‒ seppur per una giusta causa ‒ anziché restare vicino alla sua famiglia, vicino a sua sorella.
Era lontana.
E ora non può far altro se non piangere.

 

[100 parole]








Titolo banalissimo perchénonavevoidee perché volevo incentrarlo sul pianto di Sara e sul suo ruolo come Canary, perché era una delle poche cose che legava pienamente lei e sua sorella.
Giustamente l'episodio non è ancora uscito, ma io ci ho già scritto una storia sopra perché ho un’ansia pazzesca. Ho troppa paura di vedere la reazione di Sara davanti alla tomba di Laurel. So già che piangerò.
E niente, ormai mi sto fissando con le drabble~

Piccolo appunto: il riferimento alle urla di Laurel nella prima riga non ha nulla a che vedere con la vera morte del personaggio. È una mia interpretazione di come Sara reagisce alla morte di sua sorella: c'è chi ha le allucinazioni o degli incubi quando perde qualcuno di caro, ma nel suo caso ho cercato di fare in modo che Sara immaginasse la morte di Laurel. Non so se mi sono spiegata bene, se avete dei dubbi chiedete. 





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