Premessa dell’autrice : scusate, in
un attimo di follia avevo cancellato la fics. E ora la
riposto, aggiornata…e con un nuovo nick (sono Ayra, ora Angelee ^^)
Tu.
Nato dalla famiglia per me peggiore che possa esistere.
Tu.
Un Malfoy.
Ma perché proprio tu?
Perché tu e non Harry, e non Ron, e
non Vicktor?
Perché proprio tu dovevi stregarmi con quegli occhi di
ghiaccio, che sembrano privi di anima?
Perché proprio tu, un lurido e
razzista Serpeverde, dovevi farmi innamorare di te?
Perché proprio tu, un purosangue
che mi odia e con cui non avrò mai nemmeno una possibilità?
Perché quel maledetto giorno sei
stato gentile con me?
Quel giorno sta all’inizio di tutto. Quel
giorno tu, invece di insultarmi come tuo solito mi aiutasti, catturandomi nella
tua rete dalla quale non potrò più scappare. Ma
cominciamo dall’inizio.
Era un sabato, lo ricordo bene.
Sabato 11 dicembre.
Occasionalmente quel giorno i prefetti avevano una riunione.
Mi ero alzata come al solito alle
7.00 spaccate per non arrivare tardi. Mi ero vestita, truccata, lisciata i
capelli, per mostrarmi in tutta la mia bellezza a te, che a quel tempo eri
ancora il lurido Malfoy. Per farmi ammirare da te, per
provocare in te il sentimento (per te disgustoso) d’essere attratto da una
Mezzosangue. E invece, buffa coincidenza,
accadde il contrario.
Stetti ad aspettare Ron fino alle 7.30, poi, capendo che non
ne voleva sapere di alzarsi, scesi nella Sala Grande e vi trovai, per uno
strano caso, Malfoy. Solo.
Appena entrai non mi insultò, anzi,
mi si rivolse gentilmente. Credevo che il mio intento si stesse attuando e non capivo che in realtà stava accadendo il contrario di ciò che
avevo programmato.
“Ciao Gran…Hermione”.
“Beh, come mai questo saluto Malfoy? Come mai non i soliti
insulti? Avanti, sto aspettando” dissi, con tono
ironico. Poi, vedendo che non mi rispondeva, ritornai all’attacco: “Allora?
Come mai solo? I tuoi scagnozzi e il carlino si sono
stufati di te o si sono finalmente resi conto di essere troppo idioti per farsi
vedere in pubblico?”
“Ah ah ah…comunque la Parkinson mi
ha rotto le b***e e Tiger e Goyle saranno ancora a poltrire o a divorare
qualcosa da qualche parte…Grang…Hermione, non sono in vena di litigare, quindi lasciami in pace eh?”
Notai che, stranamente, non aveva la solita espressione
strafottente in viso. Anzi, per un momento, sembrò
addirittura triste.
“Malfoy…mi sorprendi…”
“Perché, non hai mai visto una
persona tr…ehm…taciturna?”
“Andiamo Malfoy, sappiamo sia tu che io che tu hai qualcosa
che non va?”
“Beh, effettivamente…ehm…volevo dire…cioè,
no…”
“Sì, e io sono tua nonna…”
“Ciao nonna!”
“Malfoy…” lo guardai truce. “Andiamo, cos’è che non va?” Per
la prima volta in vita mia sentivo di volerlo aiutare.
“Mah…niente…è solo che beh…mio padre mi farà sposare la
Parkinson…”
“Ma se è tutto qui non dovresti
essere così giù!” sorrisi “insomma, tuo padre mica ti può costringere!”
“Veramente sì…non sai quante volte mi ha
fatto la Cruciatus per puro capriccio…e poi non è solo questo…insomma, hai
presente che tutti dicono che sono un Mangiamorte? Beh, è vero…”
“COOOOOOOOOOOSA?”
“Calma Grang…ehm…Hermione…non lo sono ancora, ma presto lo
diventerò…purtroppo…tra tre mesi precisamente, ci sarà
la cerimonia per i nuovi adepti…e dato che ormai ho 17 anni…anche se non
voglio, devo…io in realtà non sono contro i Babbani ma…”
“No che non devi, insomma…”
Fummo interrotti dall’arrivo del carlino e di Ron. Anche se non avevamo finito il discorso, già qualcosa in me
stava cambiando, non pensavo più a lui come allo sporco razzista. Avevo capito
che era una persona diversa.