Fallen Agent

di Mokochan
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silenzio

  fallen agent

Il ronzio della comunicazione interrotta è un filo teso che ha finito per spezzarsi, un gemito prolungato che si unisce alle lacrime di Daisy e alla voce di Lincoln che riecheggia prepotente nelle sue orecchie.
Riempie il vuoto, quel ronzio, e nel petto di Daisy c'è solo dolore per quelle parole che avrebbe voluto e dovuto dirgli, ma che si sono perse negli ultimi istanti di una vita che probabilmente, ora, non c'è più.
Il ronzio riempie il silenzio, accompagna il terremoto nel suo petto – la fa cadere sempre più giù, non ci sono mani ad afferrarla.
Non c'è niente.

[100 parole – Daisy!centric – Lincoln/Daisy, 3x22 – quindi spoiler]








• Note dell'Autrice •

Non c'è l'ho fatta, dopo aver pianto su tremila video (questo è il principale responsabile, tra l'altro). Ho dovuto scriverci per forza, perché la scena è tremendamente dolorosa e crudere, e probabilmente era proprio l'intenzione dei Whedon (grazie, è dai tempi di Buffy che mi fate questo, grazie infinite, che vizio di famiglia che avete, vi odio, porc-). Farci a pezzi e rendere infelice Daisy era il loro scopo. Tra le altre cose, almeno.
Ho ripetuto più volte la parola ronzio per la comunicazione interrotta (il vuoto, il silenzio); e la parola terremoto è un ovvio riferimento ai poteri della nostra eroina, oltre a quel fallen agent che ormai è tutto, Lincoln, Daisy, lo SHIELD e così via... sigh. E niente, penso che mi dileguerò e piangerò in un angolino.
Alla prossima,

Mokochan





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