Alberi

di piccolimarcoakajohn
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Cresce in fretta e per questo è difficile, quand'è verde, accorgersi delle sue spine,
se non inciampando dolorosamente su alcuni rami secchi, strappati a forza dal vento.
Cresce in fretta ma impiega molto tempo prima di poter fecondare il terreno.
Se proprio è incontenibile e la docilità dei vicini lo permette,
ecco dalle radici, appena appena sotto al filo d'erba, crescere un nuovo tronco,
certo indebolito perché subalterno e forse già da principio destinato a breve vita, 
ma comunque sempre di un clone si tratta e pochi tra i viventi lo sanno fare.
Al settimo anno un acceno d'infiorescenza, scialba e insifignicante se paragonata
alle vistose regine di maggio, eppure è l'inverno che lo vede protagonista.    
Quando oramai tutte le minuscole foglioline ingiallendo hanno coperto il terreno
ecco il nudo tronco sinuoso, ecco i rossi artigli, ecco i grossi gusci simili al fagiolo,
prima verdi e inconsistenti, poi rossi e fragranti, quindi neri e roboanti. 
Dello spin del Cristo sto parlando, di chi con poco riesce a farsi ricordare. 




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