La pioggia ha smesso di cadere

di Ori_Hime
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Cambiamenti in vista

 

Ichigo e Rukia avevano avuto una giornata intensa: avevano combattuto insieme diversi hollow che li avevano distratti più volte dalle lezioni, per di più gli impegni scolastici in quel periodo erano più numerosi del solito ed erano tornati a casa Kurosaki distrutti.

Dopo essersi messi il pigiama, rigorosamente in ambienti separati, si ritrovarono pronti per andare a nanna: avevano proprio bisogno di un buon riposo.

Rukia aprì l'armadio di Ichigo per rinchiudersi dentro, quando lui la fermò con un secco “no” e chiuse l'anta mettendosi in mezzo. La prese tra le braccia come una bambina e capì dal suo sguardo che Rukia aveva bisogno di spiegazioni per il suo comportamento, così, infilandola sotto le coperte del suo letto, le disse che aveva combattuto molto e che doveva dormire in un posto comodo. Si distese accanto a lei su di un fianco, stringendola a sé, come per proteggerla da qualsiasi eventuale pericolo.

Rukia era rimasta sorpresa da questo improvviso gesto di Ichigo, non si era mai lamentata di dover dormire nel suo armadio e per lei che era piccola di statura non era scomodo, ma rimase tra le sue braccia che in quel momento emanavano un calore nuovo. Mai prima di allora era stata nel suo stesso letto: le sue braccia le mettevano sicurezza e le pulsazioni regolari del suo cuore e il suo respiro la rilassavano, nonostante fosse tutto insolito.

Si immaginò le facce che avrebbero fatto le loro compagne se avesse osato raccontare loro di quella notte: tutte perplesse, che non potevano crederci, tranne quella di Orihime che avrebbe voluto compiere un omicidio... e questa immagine la fece sorridere. Sentiva che qualcosa stava cambiando tra di loro, che la parola “amici”, anche se era sempre stata riduttiva per descrivere il loro rapporto, ormai non bastava più. Che lo avesse capito anche Ichigo?!

Intanto lui dormiva beatamente, o almeno così sembrava a Rukia, stringendola al suo petto con le braccia che le circondavano la schiena. Si sentiva così tranquillo, come se la sua presenza fosse un calmante naturale, e in nessun altro modo avrebbe voluto passare la notte. Era tanto che lo avrebbe voluto fare, in fondo perché doveva dormire in quell'angusto armadio? Ci stava quando ancora non la conosceva e quando l'idea di averla in camera lo turbava... ma ora non erano più due conoscenti, nemmeno due compagni. Erano amici, no? Poi la sua mente venne assalita da un pensiero: si immaginò come avrebbero reagito i suoi amici se avesse detto che aveva dormito con una ragazza. Nessuno gli avrebbe creduto e gli avrebbero fatto domandine un po' imbarazzanti... Si chiese quindi se avrebbe fatto dormire con sé qualsiasi altra sua amica e la cosa gli sembrò ripugnante. Lei era l'unica con cui si sentiva di passare la notte, l'unica che lo conosceva nel profondo e che lo avrebbe sempre sostenuto. Non era una semplice amica, era qualcosa di più.

E se lo avesse capito anche lei? Possibile che non si fosse ribellata quando lui l'aveva presa in braccio e portata nel suo letto? Eppure giaceva serena tra le sue braccia come se lo avesse desiderato anche lei... sorrise al pensiero di averla lì e si addormentò.

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Note:
Finalmente ho pubblicato il primo capitolo! Spero vi sia piaciuto!

 




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