La tua luce è fioca.
Sei distante ormai eppur tanto
vicina.
Stella, nel tuo brillare hai accecato la tua
anima, i tuoi umori riverberano in lontananza.
In una nube collassante inerme sei, e inerme ti osservo.
Il tuo ardore ti ha consumato.
Ormai la tua luce è niente se non un riflesso del passato.
Nel battito del cosmo ti incontro di nuovo,
ogni notte al calar dell’umor, aspettando nel
sogno la luce del mattino. |