MI CHIAMO MARTA (ED HO UN PROBLEMA)

Sentirsi così tanto sola,
Volere solo un'amica,
Partecipe e presente,
Del mio continuo penar,
Sentirsi così tanto sola,
E voler solo un'amica.

Non rammento nulla, sai,
Di come tu sia arrivata qui,
Solo d'averti avuta accanto,
E d'aver parlato, con calma,
Dei miei tormenti e paure,
Per divenir grandi amiche.
E poi serate intere passate,
A parlar, rider e scherzar,
Ed anche a pianger e ricordar,
Come tra le migliori amiche.

Ed in breve tempo, sai,
Ti ho cercata sempre più,
Voluta vicino ogni istante,
Stringerti a me, molto forte,
Tra le mie mani, secche,
Consumate, perdute,
Senza più via d'uscita.

Al mio amato figlio,
Ai miei cari genitori,
E a chi era contrario,
A questa bell'amicizia,
Non ho dato ascolto,
Nulla m'era importato,
E forse li ho perduti tutti.

E quanto tempo ho perso,
Prima di veder la realtà, sai?
Ma ora ho capito: è tempo,
Di dirsi addio, a mai più,
Ora conosco il tuo gioco,
E adesso è il mio turno.

E per nulla m'importa,
Di doverti dir addio, sai?
Mi sento così fiera di me,
E anche tanto orgogliosa,
È un grande passo, questo,
E non vedo l'ora di farlo.

Sei stata brava, sai?
Ad insinuarti, con calma,
E far di me la tua schiava,
Per tanto, troppo tempo,
Non te lo permetterò,
Mai più, davvero... Basta!

Non accadrà più, sai?
Non mi sedurrai più,
Col tuo rosso vibrante,
Col tuo bianco frizzante,
Non accadrà più, no.

E me stessa riavrò,
Col mio amato figlio,
E i miei cari genitori,
E chiunque era contro,
Alla nostra amicizia!

E volendo guarire,
E volendo smettere,
Volendo riuscirci, qui,
Ora io dirò a tutti voi:
“Mi chiamo Marta,
Ed ho un problema!”