Krem de la crème
Krem de la
crème
«Brutto
mezzosangue! Prendiamolo!»
Prevedo guai,
pensò, e svoltò rapido nell'angolo da cui
provenivano delle urla troppo disumane: sua madre avrebbe capito le
ragioni del ritardo.
«Mezz'elfo? Sembra un nano col bastone! Pure
storpio!» disse un ragazzo che, forte della sua stazza,
provò di nuovo a colpire il bimbo mingherlino, non
riuscendoci.
«Perché non te la prendi con me?» fece
Krem, bloccando il pugno.
Fissò duramente i bulletti, portando la mano all'elsa della
spada: il gesto bastò a far scappare via quei monellacci.
«È tuo, giusto?» chiese al bambino,
restituendogli il pupazzo.
Aveva il labbro spaccato; tremava, ma non aveva pianto.
«È tutto finito, mi chiamo Krem. Tu come ti
chiami?»
«M-matthias» balbettò.
«Andiamo, ti porto da un medico» e lo prese in
braccio, carezzandogli i capelli.
[125 parole; prompt
“pupazzo”]
***
Osservava di sottecchi il qunari che alcune ore prima gli aveva salvato
la vita, rischiando la sua al punto tale da rimetterci un occhio.
Ricordava le sue parole – spiritose anche in un momento
così drammatico – distintamente: «Siamo
stati creati con due occhi, uno posso anche perderlo. L'importante
è che tu stia bene.»
Non le avrebbe mai dimenticate, Krem ne era certo.
“Quale idiota
interverrebbe in una rissa per salvare uno sconosciuto?”
si chiese, anche se, a quanto pareva, la risposta alla sua domanda era
dinanzi a lui.
La stessa risposta gli aveva anche offerto un
lavoro come mercenario e
non gli sembrava vero. Non aveva mai conosciuto una persona generosa,
che non chiedeva nulla in cambio: nel Tevinter la frase “do ut des”
era molto chiara.
«Tieni,» fece Bull «mettilo in testa, ti
stanno ancora cercando.»
E indossando il berretto, Krem non poté far altro che
mormorare un “grazie”.
[125 parole; prompt:
berretto]
***
“Il clima del Ferelden
è orribile”, era solito dire Dorian
e, sebbene fossero anni che mancava dal Tevinter, il giovane concordava
appieno col mago, specie dopo essersi preso addosso – in
un istante – la pioggia che poteva
bastargli per un anno intero, mentre
tornava al suo alloggio.
Per quanto fosse abituato a dormire all'agghiaccio e a viaggiare sempre
– con le Furie era la prassi –
Krem pensava che non fosse così spiacevole avere un
letto comodo in cui riposare.
Non aveva mai avuto una camera tutta per sé: seppur piccina,
la trovava troppo grande.
Attizzò le braci del caminetto, ravvivando il fuoco, mentre
un pensiero andò a suo padre: gli mancava terribilmente.
“Qui ci
sarebbe spazio per un altro letto, il suo.”
[125 parole; prompt:
“caminetto”]
***
“Dovevo uscire per fare solo due passi, e invece sono stato
coinvolto nella grande bevuta dell'uccisione dell'alto drago. Accidenti
a me! Ho un tale cerchio alla testa…”
si rimproverò Krem uscendo dalla locanda per prendere aria,
seguito da Dalish, che a stento si reggeva in piedi.
«Il capo un giorno di questi finirà per farci
ammazzare dall'alcool» disse la ragazza «maledetto
lui e la sua fissa per i liquori che solo lui può
bere!»
«A noi è andata bene, direi, ma l'Inquisitrice
è stata praticamente sfidata a bere peggio di
lui.»
«Si sono trovati, quei due; sono sempre andati d'accordo, sin
da quando la conoscemmo nelle campagne dei Liberi Confini.»
«Già…» commentò
Krem, che però ammutolì, facendo segno a Dalish
di fare altrettanto.
Si nascosero dietro il muro della taverna e videro Bull con Delia
– sulle sue spalle – che rispondeva alle
battutacce del qunari.
«Cinque sovrane che il capo e l'Inquisitrice passano la notte
assieme.»
«Ci sto!» fece Dalish tendendogli la mano.
[125 parole; prompt:
spiare qualcuno]
***
«Ragazzi, ho
un annuncio da farvi» iniziò Bull, serio
«e spero vivamente che questa mia notizia non vi
addolori…»
«Capo, cosa succede?» chiese Dalish, preoccupata.
Nessuno aveva mai visto e sentito il qunari così serioso
– per lo meno, non quando si beveva in allegria – e
tutti pensarono a qualcosa di davvero terribile.
«Ecco…» continuò
«mi spiace dirvi che non sono più sulla piazza.
Quindi, se volevate cavalcare il Toro, andate a risponderne a Delia
Trevelyan, la mia ragazza»
ghignò, ridendo delle facce dei suoi ragazzi che, da
preoccupate, risero felici per lui.
«Era ora!»
«Povera l'Inquisitrice che ti sopporta!»
«Ce l'hai fatta! Ma quanto sai essere stronzo,
capo?»
«Un brindisi per il capo che ha messo la testa a
posto!» urlò Krem facendosi sentire da tutta la
locanda.
«Salute!» replicarono le Furie in coro.
[125 parole; prompt: brindisi]
***
Quando i guerrieri
dell'Inquisizione si allenavano, la loro sfida diventava sempre uno
spettacolo e, come Delia sospettava, l'occasione ideale per Varric per
piazzare qualche scommessa.
Quel giorno, a quanto pareva, non faceva eccezione: attorno ai due
contendenti si era già radunata una discreta folla.
«Sono pronto per la mia rivincita, Cercatrice» fece
Bull sorridendole beffardo.
«Non è che ti batterò anche questa
volta?» Cassandra non fu da meno, punzecchiandolo.
«Cosa stanno combinando?» chiese Delia.
«Si provocano, semplice strategia psicologica: se funziona
l'avversario tende a commettere errori, traendone tu
vantaggio.»
«Molto interessante, ma parliamo di cose serie»
commentò Varric interrompendoli «Delia punta
sicuro sul suo qunari e tu, Krem?»
«Forza, capo!» urlò il ragazzo, dando
due sovrane al nano e certo che ne avrebbe vinte altre.
[125 parole; prompt
“tifare”]
***
«Oste, la
migliore birra per il mio amico!» urlò Varric,
sedendosi accanto a Krem, di modo che capisse che era lui
l'“amico” di cui stava parlando.
Qualcosa gli
diceva che avrebbe constatato se i due piccioncini avevano
ragione nel
sospettare che il nano gli avrebbe posto alcune domande che non era
sicuro di voler sentire.
«Allora, Krem…» iniziò Varric
«Saprai sicuramente qualche dettaglio scabroso che io non so,
vero?»
«Su cosa?»
«Su Delia e Bull, logicamente!»
«Essere
il secondo in comando non vuol dire sapere cosa fanno a letto quei due.
Il Creatore mi scampi dal saperlo.»
«Sapevi che ti
avrei chiesto qualcosa, dannazione.»
«Alle volte
avere a che fare con un qunari ha i suoi vantaggi. Salute,
Varric!»
«Salute» e Varric
soffocò una bestemmia nel boccale.
[125 parole; prompt: offrire da
bere]
***
Quando andava
nell'Orlais, Bull storceva sempre il naso davanti quella moda
tremendamente pacchiana, ma sapeva che nessuno batteva gli orlesiani
sulla qualità dei gioielli e voleva trovare qualcosa degno
della sua Kadan.
Avrebbe approfittato di quella missione nella capitale per cercare un
bel regalo per Delia, assieme a Krem: aveva gusto, per essere un
Tevinter, almeno più di lui.
«Guarda questi orecchini» disse Krem indicandoli
«sono molto semplici, l'Inquisitrice non è una
donna appariscente: sono verdi come i suoi occhi, le
donerebbero.»
«Da quando sei diventato un esperto
di ragazze? Ne hai mai avuta una?» chiese sarcastico, ma
ammettendo tra sé che il ragazzo aveva ragione.
«Se è per questo nemmeno tu prima
dell'Inquisitrice, idiota di un qunari.
Ma cosa ci trova in te?»
«Ti lascio immaginare» fece il guerriero
volutamente sibillino.
«Sei impossibile, capo.»
[125 parole; prompt comportamento
infantile]
***
Krem amava i lamponi e
quando Delia gli confessò di adorarli a sua volta
pensò che fosse lei la persona che gliene faceva sempre
trovare un piattino in camera.
«Non entrerebbe mai di soppiatto in camera tua» gli
disse Bull – conosceva la sua Kadan –
con sicurezza
quando gli espose la sua teoria.
“Chi dovrei
ringraziare allora?” si chiese, deciso
a risolvere il mistero.
Vedendo Cole dare del latte a un gatto, capì e decise di
ricambiare la gentilezza del ragazzo, lavorandoci su in ogni momento
libero.
«Questo è per te, Cole» disse
Krem porgendogli un giorno il regalo sui bastioni.
«È un cappello» commentò il
ragazzo confuso.
«Sì, il tuo è tutto rovinato e te ne ho
cucito uno nuovo.»
Cole sorrise, abbracciando Krem,
impacciato.
[125 parole; prompt: fare
un'azione
premurosa]
***
La sera a Skyhold era
l'occasione per scrollarsi di dosso la stanchezza della giornata appena
trascorsa davanti a un bicchiere e le Furie si concedevano sempre
volentieri una bevuta col loro capo alla locanda.
Krem avrebbe aspettato direttamente lì i compagni, definendo
prima con Bull i dettagli dell'ultima missione per l'Inquisizione.
Entrando, notò Delia ridere con qualcuno e la sua attenzione
si rivolse totalmente all'interlocutrice della giovane. Sorrise tra
sé, ammirandola, cosa che non sfuggì a un certo
ex Ben-Hassrath.
«Siedi con noi, Kadan, e dammi una mano» fece poi
Bull a Delia «Krem ha puntato l'esploratrice Harding. Quando
le parlavi si era incantato a lei: voglio aiutarlo.»
Krem sbiancò.
«È molto carina, hai buon gusto.»
«No, eminenza, non ci si metta anche lei!»
esclamò Krem imbarazzato.
[125 parole; prompt
“imbarazzarsi”]
Note:
salve a tutti e ben ritrovati! (?)
Questa volta non mi sono lasciata scappare l'occasione di "dipingere"
con piccoli ritratti quel tesoro che è Krem. Adoro questo
personaggio e assieme a Cole è uno dei miei patatini
amatissimi;
grazie ai prompt della seconda
edizione della corsa delle 24 ore
indetta da Torre di Carta, ho provato a scrivere di lui, concedendomi
il limite di 15 parole in più, come piccolo sfizio
personale,
rispetto alle 110 parole massime delle drabble. Essendo cretina quasi
quanto Bull volevo usare per il titolo il color crema, ma essendo
troppo chiaro non si vedeva, quindi ho optato per un rosa mescolato col
crema, perché il mio senso dell'umorismo è quello
che
è. XD
Essendo che l'Impero Tevinter è modellato sull'Impero Romano
(specie quello dell'epoca bizantina) e dato che vengono utilizzati
termini latini non credo che sia difficile capire il perché
mi sia permessa di usare la frase "do ut des".
Sì, so che l'esploratrice Harding, se non ti approcci a lei,
alla fine di tutto sta con Sera, ma è tanto bellina, quindi
ho
pensato che nel mentre Krem possa averla adocchiata, del resto
un'occhiata non ha mai fatto male a nessuno, no? Solo che quella
coppietta che io chiamo Sandra e Raimondo sono quelli che sono e ci
hanno goduto a far imbarazzare Krem.
Ho immaginato anche Krem che sappia cucire, dato che il padre (che pare
ricordi con affetto, o a me così è sembrato) era
un sarto, ipotizzando che gli avesse insegnato il mestiere e che si
sciogliesse davanti alle carinerie di Cole: chi non si scioglierebbe
davanti le sue buone azioni? L'abbraccio di Cole dice tutto poi
perché lui è portato a far del bene, ma riceverlo
scalda sempre il cuore. Krem che difende le persone innocenti e
indifese è un mio headcanon: se sappiamo che Bull lo fa per
davvero, immagino che questo sia un punto di incontro tra Bull-chioccia
e Krem-figlio. Chioccia e figlio che si scontrano come due bambini con
le loro battutine idiote quanto loro. XD
E se Cullen e Dalish sono una mia OTP, Dalish e Krem sono una mia
BROTP, che fanno le comari da ubriachi, ricordando che Bull e Delia si
conoscevano da prima delle faccende dell'Inquisizione. "Come?", vi
chiederete e io vi rispondo che lo scoprirete in "Gelsomino", la storia
che sto scrivendo, ambientata prima di Inquisition.
Spero che le storie vi siano piaciute e critiche e suggerimenti sono
sempre graditi, purché vi siano motivazioni ed educazione.
Alla prossima!
|