18 Prompt per amare la Gruvia.
[Prompt 1 – Carte]
-Le carte parlano forte e chiaro,
Gray.- disse Cana prima di mandare giù dalla gola un altro
goccio di
birra. -Avrai dei problemi con l'acqua e una donna, in futuro.-
aggiunse afferrando le carte poste sul tavolo nel tentativo di
raggrupparle e di mescolarle nel caso Fullbuster le avesse domandato
di riprovare nuovamente.
Il mago del ghiaccio strabuzzò gli
occhi. Non solo lo strano tizio che aveva incontrato giorni prima gli
aveva detto la stessa ed identica cosa, ma… ora ci metteva
anche
Cana! Per caso stava impazzendo?
Ora, ripensandoci e guardando Lluvia,
non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse sbagliato e stupido
dare torto ad una previsione della figlia di Gildarts.
[Prompt 2 – Tovaglia]
-Allora… che ne pensa Gray-sama?
La domanda era arrivata velocemente
nella testa di Gray, ma altrettanto non si poteva dire della sua
risposta. Era rimasto con gli occhi spalancati davanti alla stessa
cosa che Lluvia gli stava mostrando con un dolce sorriso in volto e
le mani congiunte.
Una tovaglia! Una tovaglia fatta
proprio da niente di meno che dalla stessa maga dell'acqua. Una
tovaglia con lo stampo di una foto che ritraeva loro due
insieme…
-Ehm…
Non sapeva proprio cosa dire, l'ice
maker. Le avrebbe volentieri risposto che mai e poi mai avrebbe
pranzato o cenato su quella cosa!
Ma gli occhi speranzosi dell'ameonna
avevano letteralmente disintegrato ogni tentativo di farlo.
Si limitò quindi a mugugnare un
“carina” poco convinto, per lui, che lo fece
ritrovare con la
schiena sul pavimento e una Loxar gioiosa spalmata sul suo corpo.
[Prompt 3 – Nuvole]
-Non trovi siano bellissime?
Gray e Lluvia vivevano insieme già da
un paio di mesi nell'attesa che la cara Fairy Tail tornasse alla
“luce”. Dopo un pomeriggio passato ad allenarsi
Fullbuster aveva
avuto la brillante idea di prendere una pausa, accomodarsi sul manto
erboso fresco e mangiare i tramezzini che la ragazza aveva preparato
per lui.
-Cosa?- le chiese, mugugnando con la
bocca piena non riuscendo a capire a cosa si stesse riferendo la blu.
Quella ridacchiò.
-Le nuvole Gray-sama. Sembrano soffici
pecorelle oppure tanti dolci zuccheri filati…
L'ice maker alzò lo sguardo verso il
cielo trovandolo di un azzurrò luminoso e adornato di quelle
stesse
nuvole di cui Lluvia gli stava parlando.
Si limitò ad annuire, facendosi
sentire anche dall'amica che sorrise, prima di aggiungere:
-Però…
potrebbero anche assomigliare a della panna montata.
[Prompt 4 – Tuono]
Gray si ritrovò a camminare per casa
senza un'apparente motivo.
Aprì il frigorifero, lo chiuse,
camminò fino al divano e sobbalzò finendo a
sedersi di colpo
proprio su quello una volta che il rumore di un tuono
riecheggiò nel
cielo e nella sua testa.
Lluvia, che spaventata dai rumori in
casa si era svegliata e aveva raggiunto il salotto,
ridacchiò sotto
voce nel ritrovarsi il suo amato mago con le mani a coprire i
timpani.
-Lluvia non sapeva che Gray-sama avesse
paura del temporale…
Fullbuster sobbalzò nell'udire la
voce, non molto desiderata in quel momento, della maga dell'acqua.
-Non…- stava per dire prima di
trovarsi l'ameonna avvinghiata al corpo.
-Su, su Gray-sama… Il temporale
passerà presto.
La maga lo strinse a se senza fare caso
ai grugniti infastiditi dell'allievo di Ur che, dopo l'ennesimo
forste rumore, si strinse al corpo di lei come avrebbe fatto un bimbo
spaventato con la propria madre.
-Non osare fare parola con qualcuno di
questa storia!- ringhiò, alla fine, con le guance in fiamme
prima di
stringere gli occhi e affondare la guancia sul seno morbido della
donna.
[Prompt 5 – Lanterna]
Gray avanzò a passo lento lungo quella
lugubre strada fangosa immersa nella foresta. Il temporale rumoroso e
la pioggia che cadeva feroce dal cielo. I rami degli alberi si
muovevano talmente forte che, agli occhi del mago del ghiaccio,
pareva si potessero staccare dal tronco da un momento all'altro.
-Manca ancora molto, Gray-sama…?
Lluvia lo stava seguendo con una
lanterna in mano in modo che potesse illuminare almeno un po'
quell'oscuro sentiero.
Fullbuster notò una piccola nota di
stanchezza nella voce della maga. In fondo stavano già
camminando da
un paio di ore e il vento che dava loro contro non li aiutava di
certo a proseguire con facilità.
-Non molto, tranquilla.- la rassicurò
il moro afferrandole una mano e portandosi la ragazza al proprio
fianco.
[Prompt 6 – Candela – Continuo del
4]
-Dove cavolo è finita la luce,
Lluvia?!- sbraitò Gray aprendo di scatto gli occhi e
ritrovandosi
immerso nella più totale oscurità.
-Lluvia pensa che sia saltata a causa
del temporale, Gray-sama…
Il mago del ghiaccio pensava che
l'amica avesse ragione, ma la cosa non lo aiutava affatto a stare
meglio. Poi, all'improvviso, sobbalzò per l'ennesima volta
in quella
nottata.
-Lluvia…- la chiamò, non riuscendo a
percepire la sua presenza, mentre muoveva le braccia nel vuoto, nel
tentativo e nella speranza di riuscire a toccare qualcosa che gli
facesse percepire la presenza della donna. Nulla, Lluvia non si
trovava più nel suo raggio d'azione.
-Gray-sama… Lluvia è riuscita a
trovare una candela!
La vocina gioiosa della donna arrivò
come un fulmine nei timpani del moro prima di vederla comparire da
dietro la porta che dava al piccolo corridoio. Quella teneva in mano
una candela, probabilmente profumata, con tanto di vecchio candelabro
arrugginito.
-Almeno potremo vedere qualcosa fino a
quando la luce non torna.- spiegò lei appoggiando il tutto
sul
tavolino, posto davanti al divano, prima di accomodarsi accanto al
ragazzo.
Fullbuster annuì, sollevato, mentre
riprendeva anche lui il proprio posto tra le braccia accoglienti
della maga.
[Prompt 7 – Quadro]
Gray non capiva proprio perchè lui e
la sua ragazza si trovassero in quel vecchio negozio di antiquariato.
Da quando avevano affittato un appartamento insieme, dopo la fine
della battaglia contro Alvarez, la maga non faceva altro che
trascinarlo a destra e a manca in cerca di un qualcosa per arredare
al meglio la casa.
-Questa volta cosa stai cercando?- le
chiese guardandola, quasi curioso di cosa avesse in mente.
-Lluvia aveva in mente di mettere un
bel quadro in salotto… magari sulla parete dove si trova
quel
bellissimo mobile in legno!- spiegò lei sorridendogli. Gli
occhi che
le si illuminavano al solo pensiero che, presto, la loro dimora
sarebbe stata completa. Calda e accogliente, proprio come desiderava
da tempo.
Fullbuster non sembrava molto convinto
della cosa.
-Avremmo potuto chiedere a Redus di
dipingerne uno, no? Così avresti anche potuto scegliere il
paesaggio
o il soggetto…- le disse con la speranza di uscire presto da
quel
luogo pieno di polvere. Starnutì.
-Lluvia ci aveva pensato, Gray-sama.-
lo guardò e gli sorrise, -Però servirà
comunque una bella cornice,
non pensi?- gli chiese mostrandogli, appunto, una di quelle.
Era dura vincere contro la
testardaggine della maga dell'acqua… Gray doveva arrendersi,
non
c'era nulla da fare. Si limitò ad annuire speranzoso che la
sua
donna riuscisse a trovare ciò che stava cercando il
più presto
possibile!
[Prompt 8 – Gufo]
Gray se ne stava seduto sul divano di
quella piccola baracca a Rainfall Village, braccia incrociate e occhi
fissi davanti a sé.
Lluvia era uscita poco prima a fare
chissà cosa e lui era rimasto lì a fare da balia
a… un gufo!
Già proprio ad un gufo! Cose da
ridere, pensò l'ice maker mentre vedeva lo strano volatile
girare le
testa di quasi 360 gradi.
Da un po' di tempo quel pennuto aveva
deciso di fare visita nella loro dimora. Non era forse troppo strano
se si pensava che vivevano proprio vicino ad una foresta!
-Quando te ne vai?- domandò ad alta
voce al gufo quasi avesse la speranza che quello lo potesse capire e
gli rispondesse “Ora me ne vado.”
Fece quasi in tempo a finire questo
pensiero che una risatina leggera lo travolse facendolo scattare in
direzione della porta d'entrata di casa.
-Lluvia non dovrebbe lasciare solo
Gray-sama.- ridacchiò la ragazza chiudendosi la porta alle
spalle
con un colpo di fianco prima di dirigersi verso il tavolo per
appoggiarci sopra le buste della spesa.
-Non è come pensi…- cercò di
giustificarsi lui, raggiungendola in modo da darle una mano a
sistemare le varie cibarie.
-Cosa desidera Gray-sama questa sera
per cena?- gli chiese l'azzurra sorridendogli, mentre si occupava di
allacciarsi il grembiule bianco intorno alla vita.
L'allievo di Ur si illuminò voltandosi
con uno sguardo misto tra il truce e quello di un assassino verso il
loro nuovo e indesiderato coinquilino.
-Gufo arrosto! O al forno, se
preferisci.-
[Prompt 9 – Limone]
-Non mi piace, Lluvia.
-Ma… almeno assaggiala Gray-sama!
-Non mi va.
Era da più di un quarto d'ora che
andavano avanti così.
La maga dell'acqua si era presentata in
gilda quel giorno con tanto di vassoio contenente una torta al limone
che aveva preparato per lui e che ora stava cercando di fargli
mangiare.
I loro compagni li guardavano
ridacchiando sotto i baffi e ciò rendeva Fullbuster nervoso.
Non
aveva nessuna intenzione di finire in trappola. Che ne
sapeva…
magari la ragazza aveva guarnito il dolce con una qualche strana
pozione che l'avrebbe trasformato in un rospo. Non poteva saperlo,
no?
-Se Gray non la vuole la mangio io!-
intervenne Natsu afferrando con velocità il vassoio dalle
mani della
donna della pioggia.
L'allievo di Ur non sapeva se essere
più spaventato dallo strano dolce della ragazza o arrabbiato
per il
fatto che quello stupido di Dragneel volesse mangiarselo al posto
suo.
Non sapeva nemmeno lui perché, ma la
cosa lo infastidiva… e parecchio anche!
Limitandosi a tirare un pugno in faccia
al drago di fuoco, e riprendersi ciò che era suo, il moro
decise che
avrebbe corso il rischio e avrebbe almeno assaggiato il dolce che
l'ameonna gli aveva offerto.
Ne tagliò una fetta e gli diede un
morso incerto, gli occhi chiusi dalla paura.
-Allora? Com'è, Gray-sama?- gli chiese
Lluvia con le mani congiunte e le dita incrociate, il cuore che le
batteva in gola.
-Non male… - le rispose lui mandando
giù il primo boccone per poi addentarne un altro, questa
volta più
convinto.
Non le avrebbe certamente detto che la
trovava squisita e che probabilmente, il dolce, non sarebbe arrivato
a fine serata.
[Prompt 10 – Tappeto]
Il giorno delle pulizie era quello che
più faceva impazzire Gray. Infatti, la maggior parte delle
volte,
riusciva a fuggire da lui e dalle grinfie della maga dell'acqua
alzandosi di prima mattina e andandosene da qualsiasi parte gli
venisse in mente.
Una volta, addirittura, si era messo la
sveglia alle tre della notte. Si era alzato, aveva recuperato alcuni
vestiti, che avrebbe indossato poi se se ne fosse ricordato, ed era
sgattaiolato fuori da casa in punta di piedi e silenziosamente,
ritrovandosi a passare le sue ultime ore di sonno sotto un albero nel
parco di Magnolia. Odiava le pulizie, insomma! Oltretutto, credeva
fosse compito delle donne occuparsene non certo suo.
Ma quella volta non gli era andata bene
come al solito. A quanto pareva Lluvia aveva capito qualcosa, o
tutto, ed era riuscita ad incastrarlo.
Ed ora si trovava in giardino munito di
batti tappeti davanti, per l'appunto, al tappeto che di solito
tenevano in salotto.
-Cosa ci dovrei fare io con questo?- si
domandò borbottando.
In realtà la risposta la conosceva.
Solamente avrebbe preferito usarlo, che ne sapeva, magari per colpire
Natsu giusto su una chiappa.
-Gray-sama… ci devi battere il
tappeto con quello. Cosa stai facendo?-
Come al solito la dolce ameonna gli
compariva alle spalle silenziosa come un fantasma facendogli
rischiare un infarto. E lo aveva pure trovato a brandire il batti
tappeti come fosse una spada o un qualcosa di simile mentre si era
perso nelle sue fantasie battagliere.
-Si. Lo so… - mugugnò arrossendo
leggermente per essere stato scoperto e avere fatto la figura del
mezzo scemo.
Per fortuna Loxar ridacchiò appena
portandosi una mano davanti alla bocca prima di incamminarsi in
direzione del mago, che se ne stava proprio vicino ai fili dove poi
lei avrebbe dovuto stendere il bucato.
-Se Gray-sama preferisce può fingere
che il tappeto sia un pericoloso nemico.- gli suggerì con un
sorriso, prima di abbassarsi verso il cesto contenente la biancheria
semi-bagnata.
Gray sorrise mentalmente. Probabilmente
quella era l'idea migliore della giornata. Se avesse pensato al
tappeto come a Natsu niente sarebbe andato storto, no? A parte che,
probabilmente, avrebbe potuto esagerare e ridurlo a qualcosa di
simile ad un ghiacciolo.
[Prompt 11 – Statuetta]
Gray aveva passato il pomeriggio in
riva al lago di magnolia con tanto di nervi a fior di pelle. Infatti,
poche ore prima si era ritrovato a litigare con Lluvia per una
sciocchezza, a suo modesto parere.
Se l'era presa con lui perchè,
accidentalmente, aveva fatto cadere a terra una statuetta in
porcellana che, ovviamente, era finita per frantumarsi in mille
pezzi. Ma non l'aveva fatto apposta! Spingerlo fuori di casa con un
getto di acqua bollente gli sembrava una reazione alquanto esagerata.
Certo, per la sua incolumità, non
aveva nemmeno tentato di rientrare nella sua dimora una volta che
ella ebbe sbattuto la porta con la forza di cento tsunami.
Però ora si era fatto tardi e aveva
assoluto bisogno di tornare, mettere qualcosa sotto i denti…
Decise cosi che forse era meglio andare
e affrontare la situazione di petto.
-Possiamo parlarne?
Erano passate due ore da quando
Fullbuster era entrato in casa, per sua fortuna l'ameonna l'aveva
fatto entrare senza problemi, ma l'aria là dentro non era
cambiata
affatto. Anzi!
Si era appesantita, peggiorata.
Lluvia non faceva altro che tenergli il
muso e lui detestava ciò.
-Senti… mi dispiace, okay?
Davvero non sapeva più cosa dire per
uscire da quell'imbarazzante e detestabile situazione. Che cosa
voleva che facesse? Che si inginocchiasse davanti a lei e la
implorasse di perdonarlo?!
-Posso ricomprartela non c'è nessun
problema…
-Gray-sama non capisce!- lo interruppe
lei, quasi gridandogli contro. Si era alzata dal divano e ora lo
guardava dall'alto al basso, gli occhi lucidi pronti al pianto.
Gray deglutì, la maga gli faceva quasi
paura.
-E allora spiegami…
Lluvia aveva tirato un lungo sospiro
sconsolato. Per quanto si impegnasse non riusciva proprio ad
arrabbiarsi del tutto con il suo amato.
Gray, dal canto suo, aveva ascoltato
tutta la spiegazione in silenzio dando il tempo alla ragazza di
fermarsi quando le serviva. Aveva capito che quella statuetta le era
stata regalata da Cana subito dopo Fantasia e che per lei,
ovviamente, aveva molto più valore di quello che poteva
avere a
livello di prezzo.
Si scusò nuovamente, Fullbuster,
abbassando lo sguardo in direzione del pavimento.
Lluvia sospirò per l'ennesima volta
prima di sorridere dolcemente. Sapeva che il suo mago era veramente
dispiaciuto dell'accaduto e che, insomma, non l'aveva fatto apposta.
-Non importa. E' stato un incidente, in
fondo.- disse lei per rassicurarlo mentre andava ad inginocchiarsi
per terra. Poi appoggiò la propria fronte su quella di lui e
gli
chiuse con dolcezza il volto tra le mani.
L'ice maker si ritrovò ad arrossire
per quel gesto e a provare un caldo che nemmeno le fiamme di Natsu
avrebbero potuto causargli, ma… non gli importava. In fondo
la
felicità di Lluvia veniva prima di tutto!
[Promtp 12 – Zaino – Continuo del
prompt 5]
Dopo un'altra buona mezz'ora di viaggio
finalmente Gray e Lluvia erano arrivati nel paese in cui il giorno
dopo avrebbero dovuto svolgere l'incarico.
Avevano cercato una locanda. Anzi…
diciamo che si era fiondati nella prima che avevano trovato per la
strada e avevano preso una camera.
Per grande sfortuna del moro,
purtroppo, era rimasta disponibile solamente una matrimoniale. Ma in
mancanza d'altro, ovviamente, aveva dovuto accontentarsi e farsi
forza mentalmente per riuscire a passare un'intera nottata nello
stesso letto con la dolce maga.
Ora, proprio lei, era entrata in bagno
per godersi una meritata doccia bollente in modo da togliersi di
dosso il freddo che l'aveva colpita a causa del mal tempo.
Fullbuster, dal canto suo, si era
limitato a sedersi sul letto in attesa che il bagno si liberasse.
Si era guardato in giro, annoiato, fino
a quando i suoi occhi non si posarono sullo zaino di Lluvia.
Non sapeva perché, ma gli sembrava
cosi strano! Ci pensò su, per un qualche minuto, continuando
a
fissarlo come un uomo fisserebbe il seno di una donna.
Chiuse gli occhi per un secondo e
sospirò leggermente. Era talmente grande, pensò,
che là dentro
poteva nasconderci di tutto, davvero…
Eppure, tornò a riflettere, quelle
volte che la vedeva andare in missione da sola, o con qualcuno che
non fosse lui, si limitava a portarsi appresso una singola borsa a
tracolla che non sembrava troppo pesante ai suoi occhi.
Invece quando andava con lui ecco che
compariva sulle spalle della donna quello zaino che sembrava pesare
una tonnellata!
Quasi non resisteva alla tentazione di
alzarsi da quel comodo materasso e di andare a sbirciare cosa
contenesse.
Peccato che non fece in tempo a finire
di formulare per bene quel pensiero che la proprietaria di quel
“masso” uscì dalla stanza da bagno, con
addosso solamente
l'asciugamano, informandolo che aveva finito e che poteva andare.
L'allievo di Ur sobbalzò e, veloce
come un razzo, si fiondò in bagno senza pensarci un paio di
volte.
Forse una bella doccia ghiacciata gli avrebbe levato dalla testa
tutti gli strani pensieri che si era fatto nell'ultimo quarto d'ora.
[Prompt 13 – Orologio]
-La vuoi smettere ghiacciolo? Mi stai
facendo venire la nausea!
Era ora mai da più di mezz'ora che
Gajeel era rimasto rintronato nel ritrovarsi davanti un Gray che, in
preda all'agitazione e al nervosismo, non la smetteva un secondo di
camminare avanti ed indietro come un soldato in marcia.
Va bene che la sua donna stava per
partorire dietro alla porta bianca, ma… ora stava proprio
diventando insopportabile quell'atmosfera, per lui.
Pensandoci su, Gajeel si disse che,
probabilmente, neanche lui si sarebbe ritrovato bene nei panni del
giovane mago del ghiaccio. Attendere la nascita di un figlio doveva
essere una cosa bellissima ,ma, nel vedere le reazioni del nakama,
gli stava quasi passando la voglia di averne uno.
-Perchè non chiudi un po' la bocca? Io
faccio quello che mi pare…- borbottò l'ice maker
fermandosi solo
l'istante in cui dovette dare una risposta al compagno.
Il dragon slayer lasciò perdere la
conversazione e si limitò a sistemarsi meglio sulla sedia e
a
chiudere gli occhi.
L'allievo di Ur, dal canto suo, si mise
ad osservare l'orologio appeso alla parete costatando che, ora mai,
era passata più di un'ora.
Il tempo sembrava essersi fermato. Era
una sua impressione? O forse le lancette non si muovevano
più?
Si sarebbe volentieri messo le mani tra
i capelli per poi strapparseli con forza. Stava impazzendo!
Quanti minuti, o ore, sarebbero dovute
trascorrere prima che avesse potuto nuovamente abbracciare Lluvia?
Quando avrebbe potuto prendere tra le braccia il figlio che la sua
amata stava mettendo al mondo?
-Possiamo sempre buttare giù la porta
ed entrare se la cosa riuscirebbe a mantenerti calmo almeno un po'.-
suggerì il fidanzato di Levy, aprendo solamente un occhio
per
guardarlo di sottecchi.
Gray sospirò e gli sorrise appena,
-Non penso sia il caso, sai? Anche se, forse, la cosa non mi
dispiacerebbe.
Gajeel ghignò prima di emettere la sua
classica risata.
-Non manca molto… e smettila di
guardare l'orologio che tanto non funziona nemmeno!
[Prompt 14 – Abbraccio – Continuo
del prompt 13]
Gajeel aveva dovuto dare una pesante
spinta a Gray quando l'infermiera li aveva avvertiti che potevano
finalmente fare visita alla neo madre. Quasi l'aveva lanciato
direttamente tra le braccia dell'infermiera che, sicuramente, non
sarebbe stata poi tanto dispiaciuta dal ricevere un abbraccio
–
anche se non proprio voluto - di Fullbuster.
Il tempo era trascorso un po' più
veloce nell'ultima mezz'ora. Il moro aveva fatto in tempo a
ringraziare i dottori, a vedere l'amata Lluvia e anche a tenere un
po' il piccolo tra le braccia prima che lo portassero altrove per gli
accertamenti che, di sicuro, non servivano.
Il piccolo Silver era sanissimo! Gli
era bastato un solo sguardo per capirlo.
Ma quello era il loro lavoro e quindi,
a malincuore, doveva lasciarlo e attendere ancora un poco prima di
poterlo stringere di nuovo.
L'allievo di Ur sospirò voltandosi in
direzione della moglie prima di chiederle: -Ti serve qualcosa,
Lluvia?
La ragazza scosse la testa, -No,
grazie. Lluvia è a posto cosi.- E sorrise dolcemente per
tranquillizzarlo.
Gray, però, era tutto tranne che
tranquillo e così, grattandosi appena la testa, glielo
chiese
nuovamente. Voleva rendersi utile in un qualche modo e stare in piedi
come uno scemo a fissare il volto stanco della ragazza non era
proprio di nessuna utilità a parere suo.
Loxar sospirò appena sistemandosi
meglio sul materasso.
-In effetti c'è una cosa che Lluvia
desidererebbe… - sussurrò stringendo piano le
lenzuola bianche,
nervosa.
Il mago del ghiaccio sobbalzò e sembrò
illuminarsi nel sentire quelle parole.
-Dimmi!- esclamò poi subito dopo.
-Lluvia… Lluvia… - disse piano,
incerta, con lo sguardo puntato verso la tela bianca con la quale
ancora stava giocando, -Vorrebbe un abbraccio!- esclamò poi
tutto di
un fiato diventando in volto dello stesso colore dei capelli della
maga delle armature.
Gray ridacchiò, -Guarda che non devi
fare tutte queste scene per chiedermi un abbraccio.
-Lluvia lo sa è solo che…
Non fece in tempo a finire la frase,
l'ameonna, che un paio di braccia muscolose e fresche, che lei
conosceva fin troppo bene, l'avevano intrappolata in un abbraccio
dolce e deciso allo stesso tempo.
Lluvia sorrise mentre andava ad
appoggiare la fronte sul petto di suo marito - e finalmente poteva
dirlo - e si faceva piccola tra le sue braccia per ricevere quel
calore che solo lui poteva donarle.
[Prompt 15 – Luna]
La battaglia con Alvarez era giunta al
termine e, qualche giorno dopo la vittoria, la principessa e il re di
Fiore avevano deciso di aprire nuovamente le porte del palazzo a
tutti coloro che avevano combattuto.
Lluvia si era stancata ben presto di
tutta quella musica, festeggiamenti e di mangiare… davvero
non ne
poteva più nemmeno dell'aria che si respirava là
dentro.
Cosi decise di uscire per fare una
passeggiata nei giardini del palazzo fino a quando non trovò
un
posto adatto dove sedersi ad ammirare il paesaggio circostante.
-Com'è bella la luna, stasera…-
sussurrò a se stessa con gli occhi blu puntati verso il
cielo
notturno tempestato di stelle. In fondo lì con lei non c'era
nessuno… o cosi le era sembrato.
-Sono d'accordo con te.
L'ameonna quasi rischiò un infarto nel
sentire la voce del suo amato provenire proprio dietro le sue spalle.
-Gray-sama! Cosa ci fai qui?- gli
chiese una volta che si fu alzata in piedi e girata nella sua
direzione. Voleva guardarlo negli occhi quando gli parlava.
-Nulla. Mi annoiavo.- disse lui con il
suo solito fare mentre la raggiungeva e andava a sedersi sulla panca
in marmo sulla quale prima stava la ragazza.
-Lluvia capisce…- mormorò sedendosi
nuovamente anche lei.
Ci fu un qualche minuto di silenzio,
poi. Nessuno dei due aveva voglia, o coraggio, di spiaccicare parola
rendendo cosi l'atmosfera davvero nervosa.
Gray si passò una mano tra i capelli
giungendo alla conclusione che aveva perso fin troppo tempo anche
quella volta e che doveva assolutamente dare un taglio a quella
situazione una volta per tutte!
Era dall'inizio della battaglia che
l'aveva programmato ed era giunto il momento di mettere da parte quel
suo stupido orgoglio e di affrontare la donna. Certo che gli sembrava
anche più complicato di quando aveva dovuto combattere
contro di lei
a Phantom Lord…
-Lluvia!- la chiamò. Aveva cercato di
risultare il più calmo possibile, ma aveva fatto decisamente
il
contrario!
Lei si voltò lentamente nella
direzione di lui, le guance già tinte di un color porpora.
Eppure non disse assolutamente nulla,
dandogli il tempo di continuare e di dire ciò che doveva.
A Fullbuster, con l'incontro
ravvicinato degli occhi color mare della ragazza, si bloccarono tutte
le parole in gola. L'unica cosa che gli riusci di fare era quella di
deglutire per far sparire quel fastidioso nodo che si era creato.
Più passava il tempo e più si
autoconvinceva che non ce la poteva proprio fare!
Così, leggermente sconsolato, alzò
gli occhi al cielo per trovare in quella luna tanto bella e
splendente una soluzione. E la trovò! La più
semplice e banale del
mondo.
Senza dire niente, quella volta,
abbassò il volto per puntare nuovamente gli occhi in quelli
di lei.
In seguito appoggiò una mano sul collo
esile e bianco delle maga, si abbassò un poco e
appoggiò in un
gesto repentino le labbra fredde su quelle morbide di lei.
Sperava vivamente che, grazie a quel
semplice gesto, avesse capito quali erano i suoi reali sentimenti nei
suoi confronti.
Una volta separatosi da quel magico
contatto si guardarono ancora un po' in volto, arrossendo, senza dire
nulla. Ma, pochi secondi dopo, tornarono a baciarsi sotto quella luna
che non era mai sembrata tanto bella come quella notte.
[Promtp 16 – Profumo]
-Lluvia… che cos'è questo odore?
Gray non aveva potuto fare a meno di
porre quella domanda alla ragazza una volta entrato in bagno, subito
dopo che lei se ne fosse andata.
-Quale odore Gray-sama?- gli chiese lei
annusando l'aria che non le sembrava affatto strana.
Fullbuster si portò una mano tra i
capelli uscendo dalla stanza da bagno con addosso solamente un paio
di boxer scuri, -Qui non lo sento nemmeno io. Ma in doccia ti
assicuro che c'è!- esclamò. Non voleva
sicuramente essere preso per
matto, accidenti.
L'ameonna si alzò dal divano decisa ad
andare nell'altra camera per assicurarsi che non fosse successo
qualcosa di brutto. Da quel che diceva il suo amato sembrava ci fosse
un pessimo odore e non voleva che, magari, si fosse rotta una qualche
tubatura dello scarico, magari.
-Gray-sama… Lluvia continua a non
sentire nessun cattivo odore.- disse mentre andava a controllare ogni
singolo luogo della stanza dove si lavavano. -Lluvia proprio non
riesce a capire cosa…
-Non ho detto che è un brutto odore!-
gridò lui fermandola prima che potesse continuare a parlare,
-Ho
solo detto che è strano. Non l'ho mai sentito.- disse poi
sistemandosi con la schiena allo stipite della porta intento,
comunque, a non staccarle gli occhi di dosso.
A quel punto la maga ridacchiò,
alzandosi in piedi, e lo raggiunse, -Forse Gray-sama parla del nuovo
profumo di Lluvia?- gli chiese abbracciandolo in modo che lui potesse
effettivamente capire se l'aroma che aveva sentito potesse provenire
dal suo corpo.
-Si, è questo…- mugugnò,
imbarazzato, con il volto ancora appoggiato al collo niveo della sua
ragazza.
A quel punto la ex maga di Phantom Lord
ridacchiò di nuovo.
-E' un nuovo profumo. Lyon l'ha
regalato a Lluvia per il compleanno. Lluvia ha voluto
provarlo… -
gli spiegò separandosi un attimo dal contatto in modo da
guardarlo
in volto e cercare di capire quale fosse stata la sua reazione a
quelle parole.
-Lyon, eh?
Solo al pensiero che fosse stato il suo
fratellastro a regalarglielo gli faceva venire voglia di afferrare la
ragazza per i fianchi, e di peso, per poi buttarla nuovamente sotto
la doccia.
Si disse che, in fondo, quell'odore non
era sgradevole, ma che l'idea di una doccia in due continuava a
vincere nonostante tutto.
Così, senza proferire parola, diede un
veloce bacio sulle labbra di Lluvia per poi prenderla di peso e
portarsela tra le braccia in modalità principessa.
-Cosa stai facendo Gray-sama?!- chiese
lei, leggermente troppo ad alta voce, diventando dello stesso colore
dei capelli della Scarlet mentre dimenava le lunghe gambe.
Gray non le rispose nemmeno. Aprì
l'acqua calda della doccia, appoggiò a terra la maga proprio
dentro
ad essa, entrò e si chiuse alle spalle la porta scorrevole.
[Promtp 17 – Acqua]
Lluvia amava l'acqua! In fondo era il
suo elemento naturale, ciò di cui lei stessa era
composta…
Ma l'amava ancora di più se era calda,
vaporosa e, sopratutto, in compagnia del suo amato mago del ghiaccio.
Due giorni prima, la maga, aveva avuto
la fortuna di vincere un soggiorno per due in un resort con tanto di
sorgenti termali e, ovviamente, aveva deciso di invitare e portare
con se niente di meno che Gray Fullbuster.
Certo… all'inizio aveva storto il
naso, e non poco, iniziando a trovare fuori qualsiasi scusa pur di
non ritrovarsi per un intero giorno da solo con la donna.
Ma, alla fine, aveva dovuto rassegnarsi
davanti agli occhi imploranti di lei e aveva accettato… non
senza
sbuffare, comunque.
-Lluvia pensa che l'acqua di queste
sorgenti sia magnifica…- sussurrò lei affondando
nel suo elemento
fino a che quello non le coprì il mento.
Il moro si limitò ad annuire facendosi
forza mentalmente di non levarsi di dosso l'asciugamano bianco che
serviva a coprire la sua virilità. Non sarebbe stato di
certo carino
ritrovarsi nudo davanti a Lluvia… sopratutto se si trovava
da solo
con lei!
La maga ridacchiò sotto i baffi nel
vedere le mani del suo amato stringere il bordo dell'asciugamano.
-Gray-sama ha intenzione di spogliarsi del tutto?- gli chiese, una
volta riemersa, portandosi le gambe al petto per poi abbracciarle.
L'allievo di Ur sobbalzò diventando
rosso in volto, -Certo che no! Come ti vengono certe assurde idee!-
ringhiò balbettando a causa dell'imbarazzo. Quella donna era
un
genio quando si trattava di metterlo in difficoltà.
-A Lluvia sembrava così…
-Anche se fosse?- domandò lui
guardandola in volto. -Insomma… il bagno non si fa nudi, di
solito?- si corresse velocemente prima che le potesse farsi una
qualsiasi idea o aprisse bocca per dire qualunque cosa.
-Si. Lluvia non direbbe nulla.
Gray-sama può fare quello che vuole.- gli rispose,
sorridendogli
dolcemente, il volto appoggiato alle ginocchia.
-Non se ci sei tu…- borbottò lui
spostando occhi e viso altrove. Quando la ragazza lo guardava in quel
modo cosi carino si sentiva sciogliersi, letteralmente.
-Lluvia non guarderà nemmeno Gray-sama
se dovesse farlo. E poi anche volendo Lluvia non potrebbe…
c'è
troppo buio.- lo rassicurò lei alzando gli occhi al cielo
notturno.
Gray non sembrava troppo convinto della
cosa. Abbassò gli occhi per notare che, effettivamente,
l'acqua
riusciva ad oscurare completamente le nudità della ragazza
e…
Aspetta, si disse. Quando diamine si
era tolta l'asciugamano?!
Con la bocca spalancata dalla sorpresa,
Fullbuster, abbassò nuovamente lo sguardo in direzione delle
proprie
gambe, arrossendo a dismisura.
Si disse che probabilmente andava bene
cosi, doveva andare cosi. La stoffa bianca l'aveva già fin
troppo
stancato e non impiegò molto, poi, a levarsela di dosso e
lanciarla
da una qualche parte dove poi l'avrebbe potuta recuperare facilmente.
L'acqua era di sicuro il suo elemento
preferito, insieme al ghiaccio, pensò ammirando il corpo
bianco e
nudo di Lluvia immerso nel caldo di quella sorgente.
[Promtp 18 – Tatuaggio]
-Allora tesoro… hai deciso dove
fartelo?
-Ci stavo pensando, mamma.
Erano passati ben dieci anni dalla
nascita di Silver Fullbuster, il figlio dei maghi Gray e Lluvia. In
onore del suo decimo compleanno, proprio questi ultimi due, avevano
deciso di comune accordo con il master di fare avere al piccolo il
tatuaggio della gilda.
-In fondo ora è grande abbastanza per
cavarsela da… ma cosa sto dicendo?!- si corresse il moro
spalmandosi una mano sulla fronte e facendo ridacchiare la moglie.
-Non lo è. Ma Lluvia è sicura che
Gray-sama può allenare Silver affinchè presto
possa farcela anche
da solo.- calcò bene su quella parola, la maga.
Anche se avesse avuto vent'anni, suo
figlio, lei sarebbe intervenuta ugualmente in caso di bisogno e, ne
era sicura, anche il suo uomo avrebbe fatto lo stesso.
Gray sorrise stampando un bacio sulla
fronte di sua moglie, -Certo! E poi presto o tardi ne avrò
un'altra
da “addestrare”.- ridacchiò mentre
andava ad accarezzare il
ventre leggermente gonfio dell'amata.
-C'è ancora tempo per lei.- mugugnò
Loxar prima di baciare le labbra fresche di Gray.
-Quando avrete finito di fare tutte
quelle schifezze potreste degnarmi di una qualche attenzione!-
sbottò
il piccolo Fullbuster battendo un piede a terra, spazientito.
-Si, certo!- ridacchiò la donna
abbassandosi appena per guardare il figlio negli occhi per poi
sorridergli dolcemente.
-Allora… dove hai fatto il tuo
tatuaggio?- domandò l'allievo di Ur leggermente curioso.
Non aveva nemmeno visto scomparire il
figlio troppo preso dalle attenzioni amorevoli della sua maga.
-Qui!- esclamò il giovane alzando la
maglietta grigia e mettendo in mostra, fiero, il tatuaggio azzurro
sul petto.
Silver ci aveva pensato su bene prima
di decidere il luogo e il colore del suo marchio. Alla fine,
guardando i genitori, aveva deciso di farselo così. Aveva
scelto il
petto come il padre e il colore azzurro come la madre.
Lluvia lo abbracciò forte, rischiando
quasi di ucciderlo, per la gioia -Ahhhh. Il mio bambino sta
diventando grande!- esclamò con le lacrime agli occhi.
Gray ridacchiò andando a scompigliare
affettuosamente i capelli del ragazzino.
-Pensandoci bene…- disse il moro una
volta che il figlio scomparve nuovamente in mezzo alla folla della
gilda. -Ur avrà il tatuaggio nero sulla coscia?- chiese alla
moglie
con convinzione.
-Gray-sama…- sospirò lei. -C'è
ancora tempo!
SPAZIO DELL'AUTRICE CHE
NON PUBBLICA
PIU' UN TUBO DA SECOLI.
Salve a tutti! Eccomi
qui dopo secoli
che non pubblicavo niente di niente!
Della serie: Chi non
muore si rivede,
per vostra sfortuna uwu
Oggi sono qui a
pubblicare -In realtà
non sono io a farlo ma ben si Sophie_moore perchè la mia
connessione
è ancora assente- questa one-shot che comprende ben 18 flash
Gruvia.
18? Perchè
proprio 18? Ma perchè oggi
Fairy Ice compie ben 18 anni!
Ahhhhh la mia bambina
sta diventando
grande <3
Così ho
deciso di festeggiare questa
data importante con la sua coppia preferita in 18 situazioni
più o
meno dolci xD
Prompt offerti
gentilmente da
Sophie_moore. Lei è la maga dei prompt uwu GRAZIE!
Quindi… nulla!
Fairy ice! Voglio
augurarti un gioioso
compleanno e che sia per te la giornata più bella del mondo!
Tanti,
tanti, tanti auguri! Ti voglio un mare ghiacciato di bene <3
-Rimanendo in tema gruvia-
Detto questo mi dileguo
che vi ho già
fatto perdere fin troppo tempo uwu
E nulla. Se vi va fatemi
sapere cosa ne
pensate altrimenti nulla! Mica siete costretti, no?
Spero di far ritorno
presto sul fandom
-Quando la connessione tornerà, magari-
Un abbraccione a todos
<3
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