Always I love you

di ethy
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note: siamo arrivati alla fine, in realtà avrei dovuto mettere questa parte nel capitolo precedente, ma non volevo mischiare la storia, con la sua parte finale, gli avvenimenti nel capitolo precedente non erano pochi.
a parte gli orrori grammaticali, spero di non aver sbagliato i riferimenti all'interno della storia, e di non aver lasciato le cose importanti in sospeso.. alcune forse avrei potuto raccontarle meglio, ma spesso scrivo di getto, e quando correggo troppo faccio piu danni che altro :-|
tutto quil.... allora grazie a tutti per avermi seguita fin qui in questa pazza AU.
alla prossima
Ethy







Brennan confessò che spinse Neal ad odiare ingiustamente Eithan e Killian, confessò di aver pagato il capitano del peschereccio per far salire Killian come mozzo, confessò di aver manomesso la petroliera e confessò che voleva far soffrire Eithan e che poi non potendo più farlo provò a fare la stessa cosa con Killian.
Confessò che non avrebbero mai avuto il suo pentimento.
Eithan a sua volta gli confessò che lo avrebbe tenuto dietro le sbarre a vita e che gli avrebbe tolto suo figlio.
Eithan pero’ non gli confessò che avrebbe aiutato quel bambino a crescere sano, e amato in una vera famiglia, non era certo se sarebbe stata la sua, ma lo avrebbe fatto amare, in fondo era solo un’altra vittima della pazzia di Brennan.
Neal venne processato quasi subito ed Eithan non fu tenero.
 
 
 
***
 
 
 
Il giorno dell’ecografia di controllo Killian chiamò Eithan
-papà avevo ragione! Non è  una  principessa ma sono due principesse!!- strillo cosi forte che intervennero per vedere cosa fosse successo nell’ambulatorio.
 
 
 
Emma a volte pensava ancora al momento in cui aveva confessato che aspettava due nuove vite, si chiedeva ancora perché Killian l’avesse abbracciata scoppiando a piangere come un bambino lui stesso, la sua reazione la rendeva felice e triste allo stesso tempo.
Forse tutta la situazione, l’intervento, la gravidanza, il matrimonio, Neal, la febbre.. forse lo stress gli aveva giocato un brutto scherzo, o semplicemente era un’emozione troppo grande per tenerla dentro. Ma lo amava profondamente per questo, lo aveva conosciuto dolce ed indifeso, lo aveva rivisto forte e spavaldo ed ora la mescolanza di questi suoi aspetti lo rendevano l’uomo meraviglioso che non avrebbe mai pensato di avere al suo fianco.
Non avrebbe mai pensato di sentirsi tanto amata, come in quel momento.
 
 
 
 
Un giorno Emma ascoltò inavvertitamente Eithan e Clarke parlare di Killian nel salotto della casa di Londra, Eithan si accorse della sua presenza e la invitò nella conversazione.
Clarke aveva un fratello piu piccolo, che morì tre anni prima in una missione, e Clarke non riuscì a proteggerlo e Killian per lui era come il fratello perso.
Ora capiva l’attaccamento che dimostrava nei confronti di suo marito, e del perché tentasse di proteggerlo da tutti oltre a quello che era il suo lavoro, e perché aveva rinunciato alla carriera per restare con loro.
Quella sera abbracciò Killian diversamente, tanto che lui se ne accorse,le chiese il motivo, ma lei gli rispose che c’era tempo per le spiegazioni.
 
Killian aveva ripreso a lavorare alle sue imprese, stava bene adesso,ed Emma aveva momentaneamente rinunciato al suo .
Henry non voleva più tornare in America, gli piaceva la scuola di Londra si sentiva a casa, diceva, sentiva che era la strada giusta, che i suoi nuovi compagni erano molto più simili a lui di quelli che aveva lasciato, e mentre Emma non capiva cosa intendesse, Killian le ricordava che era per metà europeo… e questo faceva una grande differenza.
 
 
Il giorno del  parto fu un giorno di corse frenetiche, le principesse avevano voglia di conoscere il loro papà diceva Killian, e vennero alla luce all’alba di una fresca giornata autunnale.
 
 
 
Un anno dopo Killian testimoniò contro Brennan per l’ultimo processo a suo carico, ma volle rimanere solo per tutto il giorno del processo dalla mattina fino alla sera. Aveva un padre vero adesso, ma gli sembrava di spezzare ancora una volta la sua famiglia e di perdere il suo cuore ancora una volta.
Faceva male.
Quella sera rientrò nella casa di Londra trovò la sua  famiglia accoglierlo tutta insieme, Henry, quelle due adorabili principesse che avevano preso i suoi occhi ma avevano l’oro nei capelli, Emma.. suo padre affacciarsi dal salone, Regina ed August sghignazzanti in cucina tanto da farlo sorridere, era sicuro che a breve avrebbe potuto punzecchiarla per l’anello che sapeva sarebbe arrivato presto…
 
Poi vide Cora poggiare la testa sulla spalla di Eithan, e pensò che il cerchio si fosse finalmente chiuso, e ne stava iniziando un altro, molto più felice, o semplicemente era pronto ad un nuovo e vero inizio.
Prese in braccio le piccole e chiese ad Henry di raccontargli le loro marachelle mentre lui gli raccontava che amava le lezioni di equitazione e che avrebbe desiderato un fratellino, perché le sorelline erano favolose ma erano femmine, che non avrebbero mai capito le storie di pirati come lo avrebbe fatto un fratellino.
 
 
 
Quando tutti i bambini furono a letto Killian abbracciò Emma sul ciglio della camera  cingendola da dietro, affondando il mento nell’incavo tra la spalla ed il collo, respirando il suo dolce profumo, sussurrandole
-ti amo infinitamente Emma Swan-Jones-
Lei si girò per perdersi nel cobalto dei suoi occhi, avrebbe potuto perdersi in quel cielo stellato per sempre, lo baciò sfiorandogli appena le labbra perché non voleva smettere di guardarlo, perché quel che provava doveva venir fuori senza perdere il contatto, perché ora non aveva più paura.
-ti amo anche io killian Jones-







 




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