L'anima di una nazione

di Gwen Chan
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Anselma e Diethelm ~
 
Secondo Svizzera il mondo è pieno di pericoli, come non si stanca mai di ripetere alla giovane Liechtenstein. Se fossero in un altro universo forse Vash andrebbe in giro con una gamba di legno e un occhio magico color blu elettrico, a sbraitare “Vigilanza costante” a ogni pie’ sospinto.
“Fratellone, non era necessario” lo rimprovera gentilmente Liechtenstein, indicando il moschetto che Vash porta appeso sulla schiena.
“Ha ragione” fa eco Anselma il suo daimon, una capretta, prima di arrampicarsi agilmente lungo il sentiero di montagna. Del resto cosa mai potrebbe capitare di male in un luogo pacifico come quello? 
Di tutto.
Ci sono vipere, vespe, ortiche, camosci pronti a caricare chi li infastidisce, per non parlare delle frane improvvise e dei temporali imprevisti.
Ah, ci sono anche i rapaci. Vash solleva gli occhi verso il cielo per seguire un puntino che plana a cerchi concentrici e che ha la tutta l’aria di essere un’aquila: Svizzera non riesce a togliersi di testa l’impressione che l’uccello abbia scelto il daimon-lepre di Liechtenstein come proprio pranzo.
“Dov’è Diethelm? ”domanda con affanno, non appena si accorge della sua assenza
“È andato a controllare oltre la collina” risponde l’altra nazione con semplicità, col suo sorriso dolce e gli occhi intelligenti.
“Allora sar àmeglio raggiungerlo” suggerisce Svizzera, fingendo una tranquillità che non ha, mentre si affretta lungo il sentiero e se potesse si incollerebbe ad Anselma ed incollerebbe Diethelm a Liechtenstein. Così, tanto per stare tranquilli.
“Venite”
Da lontano giunge la voce trafelata del daimon di Lily, abbastanza da spingere Vash a correre lungo il pendio, ripetendosi che la gita in montagna è stata una pessima idea, immaginandosi già gli scenari peggiori.
Un fungo velenoso? Il morso di un serpente? L’antidoto funziona sui daimon, vero.
“Liech, stai bene?” domanda non appena raggiunge la sorella, afferrandola per le spalle. Lei annuisce, sorpresa ma calma.
“Diethelm ha trovato un edelweiss” risponde con semplicità.
“Oh, è una bellissima cosa.”
Non sta parlando del fiore, ma dell’espressione felice di Liechtenstein. E per vederla vale la pena affrontare la montagna e i suoi pericoli.


Note: Scusate il ritardo, ma l’ispirazione era momentaneamente scomparsa. Nel prossimo episodio: Vietnam e Thailandia.




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