Era una grigia mattina di agosto. Oscar si trovava nel suo ufficio a scrivere, mentre pensava a quello che era successo dalla morte di Andrè fino a quel momento. Ogni notte era assalita da incubi e una volta si ritrovò a pensare che se quelle pallottole l'avessero ammazzata lei si sarebbe riunita ad André, per porre fine alle sue sofferenze ed essere finalmente felice.
I suoi cupi pensieri furono interrotti dal bussare della porta.
- Avanti- disse Oscar
- comandante i soldati sono pronti per l'addestramento -
si arrivo - Appena si alzò dalla sedia vide tutta la stanza girare e sentì un dolore lancinante nel ventre.
Vide il pavimento venire incontro e poi il buio più totale.
Il colonnello andò nel panico più totale:-Comandante, comandante, mi sentite? Svegliatevi, vi prego! - Oscar non si riprese, così il colonnello decise di portarla nei suoi alloggi e chiamare un dottore.
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Intanto Oscar sognava lei e Andrè da bambini, che andavano a cavallo sulla spiaggia di Arras. La sabbia candida si alzava a ritmo del cavallo e il mare cristallino brillava sotto i raggi del sole, riducendo di mille sfumature, per poi essere inghiottita dalle tenebre.
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Nota autrice
Scusate per il capitolo troppo corto ma i capitoli di passaggio non sono la mia specialità.
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