True
True
“This is the time
For chasing my desires,
What’s in my heart is true.
And if my dreams set everything on fire,
Then I would still belong to you.”
True, Amaranthe.
Dolcezza.
L’avvertiva anche in quel momento, sentendo il contatto
della pelle nuda con le lenzuola; Sheridan amava svegliarsi assieme al
nuovo giorno, ed era molto contenta di non essere la sola ad apprezzare
tutto questo.
Lo aveva ammirato in silenzio, lo aveva desiderato da sempre, lo aveva
amato ancor prima di sapere di essere ricambiata, e adesso erano
finalmente sposati.
«Declan?» lo chiamò in un sussurro,
mentre cercava di capire se avesse dormito più del dovuto,
sentendo l’altra metà del letto fredda.
Un tocco gentile si posò sulla sua guancia destra, mentre un
dito giunse sulle sue labbra; Sheridan aprì gli occhi e
sorrise. Declan la sovrastava, sorridendo a sua volta; la cinse poi tra
le braccia, baciandola, a lungo. D’improvviso, lei
avvampò, attirandolo a sé e mordendogli le
labbra, il languore che crebbe.
Lui si staccò, mugugnando di finto disappunto, e si rivolse
alla ragazza: «Sbaglio o senti caldo, amore mio?»
«Veramente ho freddo; non dovevi togliermi la coperta, stavo
così bene...» si lamentò con fare
teatrale.
«Avrei detto che queste bruciature sulle mie braccia
attestassero il contrario, che mi sia sbagliato?» alludeva
chiaramente alle scottature ricevute da lei la notte appena passata: se
avvinta dalla passione, Sheridan non sapeva controllare la sua magia.
Colta sul fatto, replicò sincera: «Hai ragione, ma
le braci devono essere riattizzate di tanto in tanto, altrimenti
finisce che ci si raffredda, non trovi?»
«Oh, moglie mia, non posso darti torto! E non sia mai che io
ti faccia prendere un malanno!» Declan rise, ma sua moglie
rise più di lui.
Scoppiettante, sincera, dritta al cuore dell’uomo, quella
risata lo investì di un nuovo benessere, confermandogli che
la giovane donna che aveva sposato era felice e – al
tempo stesso – che la sua vita era,
dopo tantissimo tempo, finalmente illuminata da una
luce proveniente da una fiamma ardente.
Era l’essenza più determinata, litigiosa e
appassionata di una ragazza che bruciava come il fuoco eterno di una
fenice, portandola a ingaggiare battaglia ogniqualvolta sentiva che era
la cosa giusta da fare, e quella fenice aveva scelto di percorrere un
cammino assieme a lui, fatto di progetti, condivisione, passione: era
un sentimento che non avrebbe mai dato per scontato.
«Ti amo, Sheridan» sentiva il bisogno di dirglielo
spesso, come se ogni momento potesse essere l’ultimo. Non era
per la differenza di età – motivo di tante
chiacchiere indiscrete di vari detrattori – bensì
per la necessità di renderla partecipe del suo amore in ogni
istante. La giovane arrossì, per poi carezzarlo in volto.
«E dire che pensavo che il mio sarebbe stato un amore a senso
unico...» fece, piena di gioia.
«A senso unico?»
«Ti ho mai detto che, a lezione al Circolo, avevo paura che
tu mi facessi delle domande?»
«Perché mai? Avresti risposto, preparata come
sempre: avevi paura di me?»
«Avevo paura che tu riuscissi a capire che ero innamorata di
te sin da quando ero un’apprendista. Pensa che ho persino
pensato di chiedere di essere trasferita in un altro
Circolo.»
«E io ho aspettato così tanto anche solo per
parlarti? Mi sento un po’ stupido.»
Sheridan gli carezzò le braccia che aveva involontariamente
ustionato, medicandolo grazie alla magia di guarigione. Rise ancora,
contagiando anche lui.
«Siamo stati stupidi entrambi; io provavo a fingere,
perché non sarebbe stato
corretto» precisò lei, incontrando
l’assenso del marito.
«Sì, ma non ha importanza adesso. Sono qui con te,
e non ho intenzione di perdere nessun momento accanto a te.»
E riprese da dove si era interrotto, lasciando che i loro appetiti e la
loro voglia di amarsi esplodessero come gli incantesimi di fuoco per
cui Sheridan era portata.
[600 parole]
[Prompt:
“True” degli Amaranthe;
“primula” nel significato “non posso
vivere senza te”]
Fiori - Tanti altri
messaggi
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Effimero, Abbandono |
#2. Fiori d'arancio
- Matrimonio |
#3. Convolvolo
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attesa di una risposta
(Sperando sia quella desiderata) |
#5. Ortensia -
Ritorno
di fiamma |
#6.
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#22.
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#24.
Digitale - Questa cosa non s'ha da fare |
#25.
Achillea - Curare un amore spezzato |
Storie terminate:
2/25 |
Angolo autrice:
e rieccoci qui! Bene, questa storia ha una combo, ossia partecipa a due
iniziative di Torre di Carta. Per essere più precisi, sono
sia la seconda
edizione della corsa delle 48 ore e la challenge
floreale; siete ancora in tempo per partecipare anche alla
prima, sappiatelo! ;)
Che dire?
Vi ho già detto che sto elaborando una long con la mia
Custode dall'origine alternativa e qui la si vede in un momento
tranquillo, prima degli eventi di Origins: ha sposato l'uomo che amava,
e questa è un'immagine della giornata dopo il matrimonio.
Sarà che sto elaborando le "scene da un matrimonio", ma Cip
e Ciop hanno bussato alla mia spalla e hanno chiesto di scrivere di
loro; chi sono io per non ascoltare le loro voci?
Come sempre, con me i nomi sono parlanti: Sheridan vuol dire
"selvaggia, indomabile", mentre Declan vuol dire "buono di cuore" e
infatti ho giocato così anche sul suo cognome ovvero "Carus"
(dal latino, è del Tevinter lui, quindi è
calzante). La canzone, se non la conoscete, è questa qui;
la adoro, e vi consiglio anche la versione acustica!
Spero che questa storia vi piaccia e grazie di tutto.
Alla prossima!
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