Il palazzo della Morte

di teeni
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Salgo quelle scale bianche, quasi accecanti.
Davanti a me, la stessa situazione del piano precedente: due stanze. Stanza della Luce, stanza del Buio.
Ricordo le parole dell’uomo all’entrata.
Ricordo gli orrori della prima stanza.
Mi avvicino alla stanza della Luce, tentato.
Eppure mi giro a sinistra, torno verso la stanza del Buio.
Non voglio mollare. Non così presto.
Entro nell’oscurità. La porta si chiude.
Brancolo nel buio, sentendo solo il rumore dei miei passi.

Charles?
Sento una voce familiare, ma non riesco a collegarla a nessuno.
Charles, sei tu?
Penso a chi potrebbe essere. E’ fin troppo familiare…
Charles, sono Anne.
Anne… Anne… Anne. Rallento.
Charles, ascoltami.
Mi fermo. C’è sempre più calore in questa stanza.
Mi manchi.
Io vorrei andare avanti, ma non posso. Non posso fare altro che appendermi al ricordo di colei che una volta era la mia migliore amica. Anche a me mancava.
Rimani qui con me. Ti prego.
Chiudo gli occhi. “E’ terrificante, raccapricciante, stressante”.
Li riapro, cercando la luce fioca che avevo visto nella prima stanza. Non posso farmi sopraffare dai ricordi.
Riprendo a camminare.
Sono passati cinque anni…
Mi fa male lo stomaco, i ricordi mi tolgono il fiato. Quel giorno l’avevo persa… quel giorno… avrei potuto evitarlo…
Ti penso sempre.
Continuo a camminare. Prima esco da questa stanza, prima tutto finirà.
Io ti ho sempre amato. Ogni giorno, da quando ci siamo conosciuti.
Non posso fare a meno di rallentare.
Se solo fossi sopravvissuta… avremmo potuto stare insieme.
La luce è sempre più vicina, ma è offuscata dalle mie lacrime.
Se mi seguirai, potremmo stare insieme. Per sempre.
Mi ricordo cosa era successo nella prima stanza. Devo scappare da lì.
Inizio a correre, nonostante le gambe doloranti e il caldo asfissiante.
Charles, no! Aspetta!
Non posso fermarmi, non ora che la luce è vicina.
E’ per colpa tua che sono morta.
Quel ringhio così potente mi fa raggelare il sangue. Sento la rabbia.
Calore alla nuca. Corro verso la luce, ma è troppo veloce.
La sento sfiorarmi la maglietta.
ASSASSINO” sento mentre apro la porta con violenza, e me la sbatto alle spalle.
Con gli occhi chiusi, respiro profondamente e mi asciugo la fronte.
Apro gli occhi, ed ecco un’altra rampa di scale.


Angolo dell'autrice: Hey! Dopo quasi un anno, finalmente il secondo capitolo! Spero di non metterci troppo a scrivere anche gli ultimi due XD
Ma comunque, spero vi sia piaciuto!

~teeni




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